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    Operai Italcementi Vibo interrompono protesta

     

     

    Operai Italcementi Vibo interrompono protesta

    20 lug 13 Dopo 24 giorni hanno interrotto la loro protesta e sono scesi dal silos gli operai dell'Italcementi di Vibo Valentia Marina che manifestavano contro la decisione dell'azienda di chiudere definitivamente lo stabilimento calabrese. La decisione di interrompere la protesta è stata annunciata dagli stessi lavoratori che hanno tenuto una conferenza stampa davanti ai cancelli della fabbrica. I lavoratori da qualche giorno avevano intrapreso lo sciopero della fame ed erano intenzionati anche ad astenersi dal bere. Oggi apparivano stremati per il caldo e le condizioni che hanno dovuto sopportare in questi giorni. "Abbiamo deciso di scendere - ha detto Giovanni Patania dello Slai Cobas - concedendo un'apertura di credito a istituzioni e azienda rispetto alle possibili soluzioni per dare un futuro al sito e ai lavoratori. Riteniamo che quanto è stato definito ieri nel tavolo tecnico in Prefettura possa essere un punto di partenza. Attendiamo, però, ulteriori ragguagli e, in mancanza di soluzioni praticabili, siamo pronti a tornare alla carica a settembre". All'incontro che i lavoratori hanno avuto con i giornalisti erano presenti i parlamentari Bruno Censore del Pd, e Dalila Nesci di M5S e il consigliere regionale Pietro Giamborino. In questi 24 giorni di protesta trascorsi sulla torre della fabbrica a 90 metri di altezza, i lavoratori hanno ricevuto la solidarietà di esponenti politici locali e nazionali. Sabato scorso c'è stato anche il vice ministro Stefano Fassina. Ieri la società Italcementi ha annunciato l'affidamento a Nomisma di uno studio relativo a ipotesi di conversione dello stabilimento. Il cementificio di Vibo Valentia è chiuso da oltre un anno e gli 80 dipendenti sono in cassa integrazione.

    Nesci: ora fatti concreti. "Voglio essere realista, ancora non c'è niente di concreto per i lavoratori ma rispetto la loro decisione di scendere dal silo". Lo afferma la deputata Cinque Stelle Dalila Nesci, a margine della conferenza stampa in cui gli operai Italcementi di Vibo Valentia hanno annunciato la fine della loro lunga protesta in cima alla fabbrica. "Registro delle convergenze politiche - prosegue Nesci - ma finché non vedrò fatti concreti non mi sbilancerò in alcun modo, continuando nell'impegno, nel dialogo e nel coinvolgimento del governo. Ai lavoratori ho detto che possono sempre contare su di me. Ho raccontato che la mia candidatura nacque dalla sfiducia verso la politica, che può comunque dare degli esempi positivi. Auspico che in questa vicenda si passi dalle parole alle azioni. Ho ribadito la necessità che Nomisma consegni lo studio di fattibilità entro il primo settembre prossimo, per consentire alla politica di preparare rapidamente tutti gli interventi del caso". "Ancora una volta - sostiene la parlamentare - ho insistito sui fondi europei, che vanno usati nella legge per creare nuova occupazione, sia per i lavoratori Italcementi che per l'intero comprensorio. Ho il dovere di lavorare perché tutto il vibonese inizi a uscire dalla crisi, dalla disoccupazione, dalla mancanza di prospettive. L'obiettivo è prioritario e mi vedrà sempre in prima linea insieme a chi vuole, senza interessi, il bene comune".

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