NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    De Masi lascia attività, commenti e reazioni

     

     

    De Masi lascia attività, commenti e reazioni

    03 lug 13 "Chiedo ad Antonino De Masi di rinviare di alcuni giorni la sua decisione. La sua è una battaglia sacrosanta ed è comprensibile che la ponga in maniera perentoria ed urgente". E' quanto afferma, in una nota, la senatrice del Pd Doris Lo Moro. "Serve qualche giorno in più - prosegue Lo Moro - per porre in essere tutti gli strumenti e le azioni necessarie per far luce in maniera definitiva su questa vicenda, cercando di non creare ansia e panico nelle famiglie dei suoi dipendenti, oltre che nella sua. Chiedo a De Masi di tenere duro ancora qualche giorno perché la sua battaglia è un esempio per la Calabria intera e non è da solo". "Antonino De Masi è stato dichiarato vittima dell'usura bancaria - è scritto in un comunicato diffuso dalla parlamentare - ma non è mai riuscito ad accedere al mutuo antiusura richiesto nel 2006. Il Tar della Calabria si è pronunciato ben quattordici volte sempre a favore dell'imprenditore che oggi annuncia la chiusura dello stabilimento di Gioia Tauro se il fondo non verrà erogato entro pochi giorni. Recentemente, gli stabilimenti De Masi sono stati colpiti da 44 colpi di khalashnikov".

    "Il PD non intende lasciare solo il gruppo De Masi, società operante nella piana di Gioia Tauro. Nei giorni scorsi è stata presentata una interrogazione al Ministero dell'Interno dai colleghi del Senato, un'ulteriore interrogazione è stata depositata oggi alla Camera per sollecitare la definizione della vicenda denunciata dall'imprenditore calabrese". Lo rende noto l'on. Alfredo D'Attorre, primo firmatario dell'atto di sindacato ispettivo, sottoscritto anche dagli on. Bindi, Battaglia, Bruno Bossio, Censore, Covello, Magorno, Oliverio e Stumbo. "Abbiamo voluto rinnovare la solidarietà ai De Masi e ai dipendenti - prosegue D'Attorre - ma anche richiedere con forza che le Istituzioni preposte diano risposta urgente alle legittime richieste avanzate dal gruppo aziendale che rappresenta per la Calabria un esempio di capacità imprenditoriale e una voce coraggiosa di denuncia".

    "Denuncio con fermezza quanto sta accadendo ad Antonino De Masi. Non possiamo tollerare che un onesto imprenditore che lotta contro la criminalità organizzata, che lavora e crea posti di lavoro in un contesto difficile come quello calabrese, debba chiudere l'azienda perché il sistema bancario e l'insensibilità delle istituzioni, gli negano l'erogazione dei fondi antiusura". Lo afferma, in una nota, l'europarlamentare Pd Pino Arlacchi. "E' inaccettabile - prosegue - che De Masi, nonostante il Tar di Reggio Calabria si sia pronunciato per ben quattordici volte a suo favore, non sia mai riuscito ad avere accesso effettivo al fondo anti-racket. E' necessario che tutte le forze migliori delle istituzioni si impegnino con efficacia, per garantire l'accesso al credito antiusura a tutti quegli imprenditori che, come De Masi, decidono di investire nel nostro territorio e sono vittime di usura. Inviterò De Masi a Bruxelles, perché il suo impegno contro l'usura bancaria e per un Mezzogiorno migliore, riconosciuto tra l'altro da sentenze della Cassazione, ha valore europeo".

    "L'antimafia, quella vera e non di facciata, necessita di strategie di ampio respiro, di azioni sinergiche, di fatti chiari, univoci e concordanti. Di interpreti, a tutti i livelli, appassionati, indomiti, pronti a raccogliere il guanto di sfida delle organizzazioni malavitose. L'imprenditore De Masi, pur tra mille difficoltà, ha rappresentato sin qui tutto ciò". E' quanto affermano, in una nota, il segretario provinciale della Cisl di Reggio, Domenico Serranò e il segretario generale della Cisl calabrese, Paolo Tramonti. "E' stato ed è - proseguono Serranò e Tramonti - una luce nel tunnel buio in cui le 'ndrine ci hanno ricacciato. La sua decisione di 'gettare la spugnà va tuttavia nella direzione opposta. Rischia concretamente di spegnere quella flebile speranza che la sua azione, insieme a quella di altri coraggiosi imprenditori ed esponenti locali della magistratura e delle forze dell'ordine, aveva contribuito ad alimentare. La Cisl pur comprendendo le motivazioni che stanno alla base di questa decisione, verosimilmente sofferta, invita l'imprenditore De Masi a tornare sui suoi passi, a rivedere le decisioni maturate. Del pari 'esorta' le istituzioni a compiere ogni sforzo possibile affinché vengano garantite le condizioni di sicurezza e di agibilità perché l'impresa De Masi possa continuare ad operare sul territorio calabrese"

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore