Traffico di droga e banconote false dalla Calabria all'Emilia, 8 arresti a Bologna - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Traffico di droga e banconote false dalla Calabria all'Emilia, 8 arresti a Bologna

29 giu 13 Fiumi di droga, marijuana, cocaina e anfetamine, ma anche banconote false per decine di migliaia di euro, che dalla Calabria e dal Napoletano venivano smerciate sulla piazza bolognese. A smantellare il doppio traffico sono stati i carabinieri del Reparto Operativo di Bologna, al termine di un'indagine avviata nel giugno 2010 e chiamata 'Kroton', per la zona di provenienza di molti degli indagati: il crotonese. I militari hanno individuato due gruppi, in contatto fra loro: il primo dedito allo spaccio di sostanza stupefacente acquistata da calabresi, il secondo specializzato nella fabbricazione e nello smercio di banconote e documenti falsi, stampati a Napoli e immessi, come la droga, nel mercato bolognese. L'indagine, coordinata dal Pm Giampiero Nascimbeni, ha portato nei giorni scorsi a otto provvedimenti di custodia emessi dal gip di Bologna Letizio Magliaro, con accuse che vanno dallo spaccio di stupefacenti alla ricettazione di assegni, alla falsificazione di banconote e di documenti d'identità. In Calabria, per la droga sono stati messi ai domiciliari i fratelli Vincenzo e Vittorio Morello di 56 e 38 anni (il secondo già detenuto per altre vicende) e Francesco Barbaro, 38 anni, mentre un quarto soggetto, S.G., 33 anni, crotonese, è irreperibile. A Bologna le misure hanno interessato Lanfranco Piazzi, 66 anni, bolognese, e Diego Carlozzo, 29 anni, crotonese residente a Granarolo Emilia, anch'essi finiti ai domiciliari. Per altri due indagati, S.M., 66 anni, e U.P., 37 anni, entrambi residenti a Bologna, è scattata la misura dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Complessivamente, nel corso dell'indagine i carabinieri hanno sequestrato un chilo di marijuana, circa un etto fra anfetamine e cocaina, banconote false per 35 mila euro, oltre a decine di assegni rubati e documenti falsi. Le indagini proseguono per individuare la stamperia clandestina, che si sospetta possa trovarsi a Napoli, nei quartieri spagnoli.