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    Caserma CC di Rogliano intitolata a militare perito nella strage di Ciaculli

     

     

    Caserma CC di Rogliano intitolata a militare perito nella strage mafiosa di Ciaculli

    29 giu 13 La sede della Compagnia carabinieri di Rogliano, da oggi, è intitolata al carabiniere Eugenio Altomare, medaglia d'oro al merito civile, ucciso il 30 giugno 1963 nella "strage di Ciaculli". In quella occasione, 7 fra carabinieri e soldati furono uccisi, colpiti dall'esplosione di un'auto bomba destinata ad uccidere appartenenti alla mafia nell'ambito della guerra fra le famiglie dei Greco e dei La Barbera. L'intitolazione della caserma a Altomare, che era nato a Rogliano il 21 gennaio 1931, è avvenuta nel corso di una cerimonia alla quale hanno preso parte, assieme al Generale di Brigata Adelmo Lusi Comandante del Comando Legione Carabinieri Calabria, ricevuto al suo arrivo dal Col. Francesco Ferace, Comandante Provinciale di Cosenza e dal Cap. Giovanni Caruso, Comandante di quella Compagnia, le massime autorità civili militari e religiose della provincia, la moglie Caterina Filice e la figlia Eugenia. Inoltre sono intervenuti: una Rappresentanza del COBAR Carabinieri Calabria, i Sindaci del Savuto, le Autorità militari, civili e religiose della Provincia, e Mons. Pietro Maria Del Vecchio.

    La vedova Altomare con il gen. Lusi e il col. Ferace

    Eugenio ALTOMARE, nato a Rogliano il 21 gennaio 1931, è deceduto in servizio il 30 giugno 1963 in località Ciaculli di Palermo, Medaglia D’Oro al Merito Civile alla “memoria” con la seguente motivazione:
    “Con eccezionale coraggio ed esemplare iniziativa, nonostante il clima di forte tensione per il rischio di possibili attentati mafiosi, non esitava unitamente ad altri colleghi a ispezionare un’autovettura abbandonata, al cui interno un ordigno era stato disinnescato dai militari, venendo mortalmente investito dalla violenta deflagrazione di un ulteriore ordigno proditoriamente occultato nel vano portabagagli. Chiaro esempio di elette virtù civiche ed altissimo senso del dovere, spinti fino all’estremo sacrificio”.
    Località Ciaculli - Palermo 30 giugno 1963.

    Alla cerimonia ha preso parte la moglie del decorato Caterina Filice, la figlia Eugenia e i nipoti. I fatti riconducono al lontano 30 giugno 1963, nel corso della prima guerra di mafia, in località Ciaculli di Palermo, una Giulietta Alfa Romeo imbottita di tritolo e parcheggiata nei pressi dell’abitazione di un parente di un boss mafioso, esplose provocando la morte di sette servitori dello Stato tra Carabinieri, Poliziotti e militari artificieri. Rimasero uccisi il Tenente dei Carabinieri Mario MALAUSA e il Maresciallo Capo Calogero VACCARO, i Carabinieri Eugenio ALTOMARE e Marino FARDELLI, il Maresciallo della Polizia di Stato Silvio CORRAO, il Maresciallo dell'Esercito Pasquale NUCCIO e il Soldato Giorgio CIACCI. Viene ricordata come la “strage di Ciaculli”; il 30 giugno 2013 ricorre il 50° anniversario. Il 28 ottobre 2011 al Carabiniere Eugenio ALTOMARE è stata concessa dal Ministro dell’Interno la Medaglia d’Oro al Merito Civile “alla memoria”.

    Articolo Unità del 1963

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