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    Protesta operai Italcementi a Vibo, Prefetto propone tavolo tecnico

     

     

    Protesta operai Italcementi a Vibo, Prefetto propone tavolo tecnico

    27 giu 13 Tredici operai dello stabilimento Italcementi di Vibo Valentia stanno protestando da alcune ore su uno dei silos ad una altezza di novanta metri. La protesta è stata attuata dopo un incontro svoltosi nella Prefettura di Vibo Valentia durante il quale l'azienda ha ribadito la volontà di chiudere lo stabilimento. Durante la riunione si è appreso anche che la Regione Calabria non potrà riconvertire lo stabilimento per utilizzarlo nel ciclo dello smaltimento dei rifiuti. I tredici lavoratori, tra cui anche il rappresentante dello Slai-Cobas, Giovanni Patania, hanno quindi deciso di attuare la protesta sulla torre dello stabilimento. La protesta, secondo quanto si è appreso, proseguirà ad oltranza. Il cementificio di Vibo Valentia è chiuso da oltre un anno e gli 80 dipendenti sono in cassa integrazione.

    Prefetto propone tavolo tecnico. Il Prefetto di Vibo Valentia, Michele Di Bari, ha proposto l'istituzione di un tavolo tecnico per trovare eventuali imprenditori interessati all'area dello stabilimento Italcementi. La proposta è stata avanzata nel corso dell'incontro svoltosi stamane nella prefettura di Vibo Valentia al termine del quale un gruppo di lavoratori ha poi deciso di attuare una protesta su una torre dello stabilimento. Il tavolo tecnico sarà finalizzato a verificare, nel periodo residuo di cassa integrazione degli operai, che dovrebbe essere di circa un anno e mezzo, se sarà possibile trovare delle soluzioni imprenditoriali che utilizzino l'area di Italcementi per nuove iniziative produttive.

    Lavoratori scesi dal tetto. Sono scesi dal tetto del Municipio dove erano saliti nel pomeriggio, i dieci dipendenti della società Multiservizi che protestano per avere garanzie sul loro posto di lavoro. A convincere i lavoratori a sospendere la protesta è stato il questore di Reggio Calabria Guido Longo che è salito col tetto per parlare con loro. Ai lavoratori il Questore ha assicurato che tutte le parti in causa sono impegnate a cercare una soluzione.

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