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    Scopelliti e Tallini rinviati a giudizio per la nomina della Sarlo

     

     

    Scopelliti e Tallini rinviati a giudizio per la nomina della Sarlo

    21 giu 13 Il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Catanzaro, Giovanna Mastroianni, ha rinviato a giudizio il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, e l'assessore al personale, Domenico Tallini, per i reati di abuso d'ufficio in merito alla nomina di Alessandra Sarlo a dirigente generale del Dipartimento controlli della Regione. Non luogo a procedere, invece, per non avere commesso il fatto, per la vicepresidente, Antonella Stasi. Per Scopelliti e Tallini il gup Mastroianni ha fissato l'inizio del processo per il 4 novembre prossimo davanti ai giudici del tribunale di Catanzaro. Il Gup ha rigettato anche tutte le varie eccezioni che erano state formulate da accusa e difesa nel corso dell'udienza preliminare. L'inchiesta sulla nomina di Alessandra Sarlo è stata condotta dai sostituti procuratori Gerardo Dominijanni e Domenico Guarascio. L'accusa ha sostenuto che la nomina di Alessandra Sarlo, avvenuta nell'agosto 2011, fu decisa dopo che un avviso interno non aveva portato all'individuazione di un candidato che avesse i requisiti per l'incarico nella nuova struttura controlli. La stessa Sarlo, nel 2010, è stata, per un breve periodo, commissario dell'Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia. La dirigente regionale è la moglie del giudice Vincenzo Giglio, arrestato nel novembre 2011 nell'ambito dell'inchiesta della Dda di Milano sulle attività in Lombardia della cosca Lampada della 'ndrangheta.

    Tallini "Atto di ingiutizia". "Il rispetto che porto alla magistratura non mi impedisce di considerare questo rinvio a giudizio come un atto di profonda ingiustizia". Lo afferma, in una dichiarazione, l'assessore al Personale della Regione Calabria, Domenico Tallini, in merito al suo rinvio a giudizio per la nomina a dirigente generale di Alessandra Sarlo. "Pur essendo certo - aggiunge - di potere dimostrare in sede processuale la mia totale e completa estraneità ai fatti che mi vengono contestati, voglio esprimere tutta la mia delusione e la mia amarezza per una vicenda che ferisce la mia dignità di uomo e di politico che si è sempre battuto per la trasparenza e per la legalità. Devo dire, avendo assistito personalmente alle varie fasi del dibattimento, di non avere capito quali sarebbero state le mie responsabilità, visto che io non ho mai conosciuto, né sentito, prima della sua entrata in servizio, la dottoressa Sarlo. Sono sinceramente dispiaciuto, proprio perché credo siamo in uno Stato di diritto, che la pubblica accusa si sia basata su valutazioni o suggestioni che sembrano appartenere più alla politica che non all'esame obiettivo dei fatti e dei documenti. Solo chi non segue attentamente le vicende politiche regionali può dipingermi come 'succube' del presidente Scopelliti, quando tutti sanno del nostro rapporto sicuramente sincero e leale, ma molto spesso critico e vivacemente dialettico". "Quanto avvenuto - dice ancora Tallini - se da un lato mi lascia fiducioso nella giustizia in quanto ben consapevole della mia totale estraneità, dall'altro tende a sottrarmi la necessaria serenità che sottintende ad un impegno pubblico così rilevante come quello di assessore regionale. o sempre tratto linfa vitale dal consenso popolare, dalle migliaia di persone che mi hanno accordato la loro fiducia, senza nulla chiedere e nulla pretendere. Oggi subisco ingiustamente un processo in cui sotto la lente d'ingrandimento non ci sono i miei atti e i miei comportamenti, che continuo a reputare corretti e legittimi, ma probabilmente le mie posizioni politiche. Rifletterò nei prossimi giorni, a mente fredda, su quanto accaduto. Posso solo dire che questa vicenda mi ferisce ma non mi piega. Il tempo sarà galantuomo".

    Aiello: Fragli prove. "La notizia del rinvio a giudizio di Peppe Scopelliti e Mimmo Tallini mi lascia di stucco". Lo afferma in una nota il senatore del Pdl, Pietro Aiello. "Tutti sanno - aggiunge - quale profondo rispetto io nutra per la magistratura, ma in questo caso mi si consenta di sollevare qualche dubbio e qualche perplessità su un impianto accusatorio che mi appare fragile, non suffragato dai fatti e molto influenzato da considerazioni di ordine politico. Ho molta fiducia nella terzietà dei magistrati che giudicheranno Scopelliti e Tallini". "Ma, in attesa che la giustizia - prosegue Aiello - faccia il suo corso, restituendo la piena onorabilità ai due politici, voglio stringermi a Peppe e Mimmo, chiedendo loro di proseguire con serenità nella loro azione politica, dimostrando con i fatti la loro onestà, la loro trasparenza, la loro capacità".

    Solidarietà Abramo. Il sindaco Sergio Abramo ha commentato la notizia del rinvio a giudizio dell'assessore regionale Domenico Tallini. "Voglio esprimere, in tutta libertà e sincerità, la mia solidarietà - ha detto - e la mia vicinanza a Mimmo Tallini che oggi subisce un rinvio a giudizio per reati che sono estranei alla sua formazione e alla sua cultura politica. Conosco Mimmo Tallini da moltissimi anni ed ho imparato ad apprezzarne la lealtà, la sincerità, la passione che mette nella sua azione politica. Così come leale e sincero è il suo impegno a favore della città di Catanzaro e dell'Amministrazione che ho l'onore di guidare. Non ho alcun dubbio che il processo ristabilirà la verità dei fatti, restituendo all'assessore regionale, uno dei leader più apprezzati del Pdl in Calabria, la necessaria serenità per andare avanti nel difficile lavoro in Giunta regionale. I risultati ottenuti in questi anni nel suo settore, con apprezzamenti che sono arrivati anche in maniera bipartisan, testimoniano la sua serietà. Sento anche il dovere di esprimere solidarietà al presidente Scopelliti che, a sua volta, non avrà difficoltà a dimostrare la sua estraneità e la sua buona fede. Ad entrambi rivolgo l'invito a non abbassare la guardia, a proseguire con ancora maggiore impegno nel lavoro che hanno iniziato nel 2010 per il risanamento della sanità pubblica e la riduzione degli sprechi". Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente del Consiglio comunale, Ivan Cardamone. "Ben comprendo - ha affermato - l'amarezza di Mimmo Tallini per il rinvio a giudizio e sento il dovere, oltre che la necessità, di esprimergli tutta la mia vicinanza. Chi conosce appena minimamente Mimmo Tallini, sa bene che egli intende la politica come la passione della sua vita, a cui ha dedicato anni di lavoro, conquistandosi un consenso senza precedenti nella città di Catanzaro. E' un politico popolare, percepito dalla gente come 'uno di noi', che non ha mai tratto benefici dal suo status. Era ed è rimasto una persona del popolo e, come tale, rispettato per non avere mai tradito la sua genuina origine. E' una persona per bene, come riconoscono anche molti dei suoi avversari. E come tale dimostrerà la sua piena innocenza davanti ai giudici". I capigruppo di maggioranza al comune di Catanzaro, Marco Polimeni (Catanzaro da Vivere), Eugenio Riccio (Catanzaro per Abramo), Carlo Nisticò (Lista Scopelliti), Luigi Levato (PerCatanzaro), Andrea Amendola (AdC), hanno sottoscritto un documento di solidarietà. "I capigruppo di maggioranza al Comune di Catanzaro - è scritto - esprimono stupore per il rinvio a giudizio di Mimmo Tallini, al quale rivolgono sincera solidarietà, nella consapevolezza che il rinvio a giudizio non è comunque una sentenza preventiva e che dunque ai giudici di primo grado spetta il compito di pronunciarsi. Pur non conoscendo le motivazioni del rinvio a giudizio, i capigruppo sentono il dovere di sottolineare la dirittura morale e la linearità amministrativa di Tallini, dimostrata in anni di dedizione e di servizio nell'Amministrazione comunale. Tallini ha messo la sua esperienza e il suo prestigio a disposizione della sua città, acquisendo grandi risultati, come dimostra la recentissima e generosa battaglia per il finanziamento delle scuole di specializzazione dell'Università". "Ci auguriamo, per il bene generale del nostro Paese, che il rinvio a giudizio - concludono - non sia stato influenzato da valutazioni di ordine politico o da pregiudiziali posizioni ostili al presidente Scopelliti e alla sua maggioranza che continuano ad avere in Calabria il sostegno popolare".

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