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    Gratteri a Festival Trame "Informatica contro tempi morti processi"

     

     

    Gratteri a Festival Trame "Informatica contro tempi morti processi"

    21 giu 13 " I tempi morti del processo sono le notifiche, i rinvii che sono fatti apposta per non fare svolgere i processi. L'informatica abbatterebbe tante cose. L'informatizzazione è la parola magica per la farraginosità del processo penale". Lo ha detto il procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, nominato dal Presidente del Consiglio, Enrico Letta, nella task force per la lotta alla criminalità, a margine di un'iniziativa al Festival Trame in corso a Lamezia Terme. "Posso scrivere - ha aggiunto - e dire tutto ciò che ho fatto, risultato della mia esperienza di magistrato antimafia, anche se già molte cose le ho scritte nei miei libri. Mi auguro che queste modifiche normative che stiamo proponendo possano diventare legge. In questo modo, ho la presunzione di dire che potremo abbattere i tempi ed i costi del processo almeno del 50%".

    Parlare di mafia deve ssere un credo. ''Parlare di mafia non deve essere un mestiere, ma un credo". E' con questa dichiarazione che Nicola Gratteri, Procuratore aggiunto della Repubblica presso il tribunale di Reggio Calabria, apre il suo incontro alla terza edizione di Trame, festival dei libri sulle mafie, in corso a Lamezia Terme fino al 23 giugno, per discutere e presentare il suo ultimo lavoro, "Dire e non dire. I dieci comandamenti della 'ndrangheta nelle parole degli affiliati'', edito da Mondadori. Gratteri, insieme al giornalista Antonio Nicaso, descrive pagina per pagina con attenzione e dedizione i dieci comandamenti della 'ndrangheta attraverso testimonianze , pensieri e riflessioni di chi l'ha difesa, ma anche attraverso le intercettazioni di chi l'ha tradita. Sulla copertina del volume tre scimmie: non vedo, non sento e non parlo, ma in realtà il suo ultimo libro dimostra che i mafiosi parlano eccome. "Dopo Fratelli di Sangue - ha aggiunto Gratteri - è il miglior libro che abbia mai scritto, soprattutto dal punto di vista scientifico. Per la prima volta in queste pagine si descrivono persino i tic, le ossessioni, le fobie che tormentano gli 'ndranghetisti''. Un ultimo pensiero Gratteri lo rivolge ai giovanissimi in generale, a quelli lametini che affollano il festival Trame in questi giorni, ma anche a quelli che ancora guardano al tema dell'educazione alla legalità con diffidenza o peggio ancora con indifferenza. "Il mio approccio - afferma il magistrato - con i giovani studenti, da uomo in primis e non solo da magistrato, abituato a confrontarmi sempre con loro nelle scuole, è ribadire che non è per nulla conveniente delinquere. Questo non lo spiego parlando di morale, di etica, elencando ciò che è giusto e ciò che non lo è, ma piuttosto indicando solo ciò che è conveniente, con esempi pratici e concreti, augurandomi che possano estrapolarne il meglio. Perché i ragazzi di oggi sono sono addomesticati a valutare il mondo solo da ciò che si ha e non da ciò che si è".

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