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    Occupazione in calo nel 2012 in provincia di Reggio

     

     

    Occupazione in calo nel 2012 in provincia di Reggio

    18 giu 13 "Nel 2012, su 100 persone tra i 20 e i 64 anni residenti nella provincia di Reggio di Calabria, solo 44 risultano occupate, 3 in meno di quanto registrato nel 2008 e 6 in meno rispetto al 2004". E' uno dei dati contenuti nel rapporto UrBes sul benessere equo e sostenibile in 15 città italiane coordinato dall'Istat. Secondo lo studio, il livello occupazionale riscontrato nel 2012 nel Reggino risulta inferiore di quasi 4 punti percentuali rispetto a quello registrato nel Mezzogiorno e di 17 punti rispetto alla media nazionale. Preoccupante anche il dato relativo al tasso di mancata partecipazione al lavoro, che considera non soltanto i disoccupati ma anche le forze di lavoro potenziali (inattivi che non cercano lavoro ma sono disponibili a lavorare), e che si attesta nel 2012 su un valore del 39,7%. "Si tratta - è scritto nel rapporto - di un livello superiore di oltre 5 punti percentuali rispetto a quello del Mezzogiorno e di quasi 20 punti rispetto alla media nazionale. Per le donne, tale indicatore supera il 45%, mentre per gli uomini si attesta al 35,3%. Gli effetti della crisi economica dopo il 2008 hanno portato ad un incremento diffuso della mancata partecipazione al lavoro, che nella provincia di Reggio Calabria è stato di 1,6 punti percentuali; tale dato è influenzato principalmente dalla componente maschile (+6,9%) mentre per quella femminile (-5,0%) si rileva il fenomeno opposto". L'occupazione femminile risulta in leggero miglioramento, anche se il divario tra uomini e donne nel mondo del lavoro resta evidente. "La componente maschile e quella femminile - continua il rapporto - seguono entrambe la dinamica di decremento dell'occupazione fino al 2008, mentre nel quadriennio successivo l'occupazione femminile è in leggero miglioramento, a differenza di quella maschile che peggiora il trend negativo. Il divario di genere, sebbene si vada lentamente riducendo, resta anche nel 2012 di quasi 20 punti percentuali, ma inferiore rispetto a quello nazionale e ripartizionale".

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