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    Il Comune è morto: singolare protesta del Sindaco di Acquaformosa

     

     

    Il Comune è morto: singolare protesta del Sindaco di Acquaformosa

    Manoccio15 giu 13 Il sindaco di Acquaformosa, Giovanni Manoccio (nella foto), ha fatto affiggere un manifesto in paese in cui è scritto che "il Comune è morto all'età di 510 anni per assassinio premeditato. I mandanti - si aggiunge - sono i Governi Berlusconi, Monti e Letta". Manoccio, nel manifesto, attribuisce la colpa del "decesso" alla Tares ed al Patto di stabilità. Si dispensa dalle visite - dice - soprattutto di deputati e senatori. Non fiori, ma proteste e indignazione". "Il nostro è un grido di dolore perché a causa delle politiche adottate dai Governi che si sono succeduti negli ultimi anni si stanno uccidendo i piccoli Comuni virtuosi". Proegue il sindaco. "Martedì - aggiunge Manoccio - sarò a Roma, in Piazza Montecitorio, insieme ai sindaci di altri quattro centri della provincia di Cosenza, San Basile, Cerzeto, Civita e Frascineto, per chiedere che la politica si occupi dei piccoli Comuni e che venga modificata o bloccata la scellerata scelta di includere le nostre comunità nel Patto di stabilità". "I comuni virtuosi come i nostri - conclude Manoccio - vanno aiutati, mentre quelli spendaccioni, che creano solo disservizi e problemi ai cittadini, vanno puniti. Quello che non fa, in sostanza, il Patto di stabilità".

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