Lita tra ambulanti fini' a coltellate, 2 arresti a Catanzaro - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Lita tra ambulanti finì a coltellate, 2 arresti a Catanzaro

01 giu 13 Due fratelli sono stati arrestati dalla squadra mobile a Catanzaro per tentato omicidio di un altro commerciante che veniva accoltellato. I due fratelli, entrambi commercianti ambulanti, accusavano la vittima di essere il responsabile di un controllo subito da parte della Polizia Municipale. Al momento dell'accoltellamento un terzo fratello degli arrestati si è recato nella sede del Comando della Polizia Municipale danneggiando i locali, minacciando ed aggredendo con violenza alcuni Vigili Urbani presenti. Quest'ultimo era stato arrestato in flagranza.

Aggressione feroce. E' stata feroce l'aggressione subita dal commerciante ambulante di Catanzaro da parte di due fratelli, Roberto e Sandro Talarico, commercianti ambulanti di 32 e 40 anni, fermati dagli agenti della squadra mobile di Catanzaro con l'accusa di tentato omicidio. Il provvedimento di fermo è stato emesso dal sostituto procuratore della Repubblica, Gerardo Dominijanni. I particolari delle indagini sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa alla quale ha partecipato il questore di Catanzaro, Guido Marino, il capo della squadra mobile Rodolfo Ruperti ed i funzionari Angelo Paduano e Luca Scittarelli. Il 29 maggio scorso i fratelli Talarico, armati di un coltello, hanno aggredito un commerciante ambulante perché lo accusavano di avergli provocato un controllo amministrativo da parte dei vigili urbani. La vittima è stata picchiata con calci e pugni ed accoltellata alla testa ed al fianco sinistro. Contestualmente all'aggressione un terzo fratello dei Talarico si è recato negli uffici della polizia municipale e, dopo aver aggredito alcuni vigili urbani, ha danneggiato le vetrate ed alcuni mobili. Gli agenti della squadra mobile sono intervenuti nella sede del comando dei vigili urbani ed hanno arrestato il terzo fratello, Salvatore Talarico, di 48 anni. Successivamente è giunta la segnalazione dell'aggressione subita dal commerciante ambulante. Gli investigatori si sono recati sul posto ed hanno ricostruito l'accaduto, nonostante la scarsa collaborazione dei testimoni". "Quanto è accaduto - ha detto il questore Marino - è un fatto avvilente e deprimente. Principalmente perché c'é stato uno scarso senso civico da parte delle persone che hanno assistito all'accaduto. Nessuno, infatti, ha voluto collaborare per ricostruire l'episodio". Rodolfo Ruperti ha evidenziato che "l'aggressione è stata di una ferocia inaudita. I due hanno continuato a rivolgere alla vittima minacce di morte".