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    Rettore Catanzaro apre anno accademico "Conti in ordine ma penalizzati"

     

     

    Rettore Catanzaro apre anno accademico "Conti in ordine ma penalizzati"

    17 gen 13 Risultati positivi sul piano didattico, scientifico e logistico ma, anche, autentiche note dolenti come le penalizzazioni subite sul piano delle risorse statali malgrado i conti in ordine. E' stata a doppia lettura la relazione del rettore dell'Università Magna Grecia di Catanzaro Aldo Quattrone, in occasione dell'apertura dell'anno accademico, la prima della storia dell'ateneo (autonomo da 15 anni). La lectio magistralis sulla tutela dei diritti fondamentali, alla presenza delle autorità ai vari livelli, tra cui il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, è stata tenuta dal presidente della Corte costituzionale Alfonso Quaranta. Nella nuovissima aula magna dell'ateneo, inaugurata nell'occasione, Quattrone ha ripercorso in 23 cartelle, corredate da diapositive e filmati, la realtà e le prospettive dell'ateneo del capoluogo di regione. Dopo essersi soffermato sulle criticità del sistema universitario italiano, il rettore ha sottolineato il fatto che l'ateneo è stato il primo in Italia a modificare il proprio Statuto adattandolo alle novità della legge Gelmini e l'unico in Italia ad avere introdotto l'incompatibilità tra la carica di rettore e quella di presidente del Senato accademico. In materia di offerta formativa, il rettore ha rilevato la presenza di cento diversi percorsi (pre e post-laurea), ribadendo l'unicità dei corsi di laurea triennale, magistrale, specializzazioni e master nell'ambito delle scienze biomediche. "Anche l'Università di Catanzaro - ha lamentato Quattrone - ha subito una progressiva e costante riduzione del fondo di finanziamento statale. La diminuzione tuttavia non ha avuto lo stesso impatto in tutte le università italiane perché il fondo é ripartito secondo criteri che tengono poco in cosiderazione il numero degli studenti nelle diverse università". Attenzione da parte del Rettore al problema dell'emigrazione dei cervelli. "La Calabria è la regione - ha detto - che paga il prezzo maggiore in tal senso. Il 36% dei nostri giovani va a studiare fuori rispetto al 22% dei siciliani e all'8% dei laziali". In materia di ricerca "se la situazione italiana non é allegra, quella calabrese è disastrosa. La nostra regione è una delle ultime per investimenti in ricerca e sviluppo". Positivo, invece, il risultato delle pubblicazioni effettuate dall'ateneo negli ultimi anni. "Siamo passati - ha detto - dalle 300 del 2006 alle 600 del 2011 a testimonianza della vitalità dei nostri giovani". Un accenno anche alla questione della Fondazione Campanella. "Siamo lieti di affermare - ha concluso Quattrone - che gli sforzi di questi ultimi anni potrebbero essere in dirittura d'arrivo". Nel corso della cerimonia sono intervenuti il direttore generale Roberto Sigilli, il rappresentante degli studenti nel Senato accademico Eugenio Garofalo e l'ordinario di Diritto costituzionale Luigi Ventura, che ha introdotto i temi della lezione magistrale del presidente della Consulta. Al termine esibizione del coro del Conservatorio Torrefranca di Vibo Valentia.

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