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    Camera penale Palmi "No attacchi a diritto difesa"

     

     

    Camera penale Palmi "No attacchi a diritto difesa"

    16 gen 13 ''Il Procuratore aggiunto di reggio Calabria, Michele Prestipino, lancia un monito a consulenti e periti che osano contestare le trascrizioni della polizia giudiziaria nei processi di mafia. Notizie poco incoraggianti dal fronte caldo della libertà dell' ufficio difensivo nei procedimenti di criminalità organizzata". E' quanto scritto in una nota del direttivo della Camera Penale di Palmi. "L'intolleranza - prosegue la nota - all'idea del processo come luogo del confronto libero tra tesi contrapposte è stata manifestata con la massima forza simbolico - espressiva dal Procuratore aggiunto Prestipino Giarritta nel corso della conferenza stampa seguita all'arresto di un consulente tecnico della difesa, reo di avere prodotto in giudizio trascrizioni di intercettazioni ambientali dal contenuto difforme da quello ritenuto dalla Polizia Giudiziaria. "C'é da osservare - aggiunge il direttivo della Camera penale di Palmi - che purtroppo l'inequivocabile monito indirizzato a quanti 'stranamente' dissentono rispetto al punto di vista investigativo, produce il massimo della sua forza anche facendo leva sugli squilibri di un sistema in cui, come più volte denunciato, la debolezza della giurisdizione depotenzia l'efficacia dei controlli sulle iniziative dell'ufficio del Pm Antimafia. Si tratta dell'ulteriore conferma dell'attacco gravissimo in corso alle prerogative della difesa, attuato con la pretestuosa elusione delle garanzie di libertà previste dal codice, così da consentire l' irruzione dell'investigazione penale nell'ambito del rapporto tra l'avvocato difensore, i suoi ausiliari e il cittadino imputato. In tali condizioni, il diritto di difesa si trasforma in un simulacro così come accade nei regimi autoritari in cui il processo penale è strumento di sopraffazione e le garanzie dell'imputato sono puro apparato scenico. L'abuso delle intercettazioni in tale ambito è stato ripetutamente denunziato dalla Camera penale di Palmi, nel corso degli ultimi due anni anche con riferimento a procedimenti giudiziari che hanno colpito avvocati del Foro spiati nello svolgimento dell'attività professionale". "E la vicenda del consulente incarcerato - conclude la nota - e messo alla gogna è l'ennesimo segnale di una deriva pericolosa per la democrazia del processo e la qualità dei diritti individuali di ogni cittadino".

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