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Legambiente "Contro emergenza rifiuti serve differenziata"
Legambiente "Contro emergenza rifiuti serve differenziata" 10 gen 13 Un cambio di passo per risolvere la questione rifiuti, un impegno straordinario e l'assunzione di responsabilità da parte dei sindaci e della giunta regionale per chiudere l'infinita e assurda fase del commissariamento. Alla vigilia del confronto in Consiglio regionale sul tema dei rifiuti, Legambiente rilancia il tema della programmazione e propone con determinazione la soluzione della raccolta differenziata spinta 'porta a porta'. "Un modello, quello della gestione responsabile - è scritto in una nota - del ciclo dei rifiuti, che da anni garantisce risultati in quelle realtà, i cosiddetti 'comuni ricicloni', che hanno saputo mettere da parte il punto di vista emergenziale e trasformare i rifiuti in risorsa, grazie a un sapiente mix di raccolta porta a porta, riciclo, sensibilizzazione, consumi responsabili. Ma non in Calabria dove si è preferito puntare sulle discariche, sullo spreco di risorse pubbliche e di territorio, che hanno alimentato il malaffare e le ecomafie". Il Presidente di Legambiente della Calabria, Francesco Falcone, afferma che "é tempo di bilanci e un'analisi critica della situazione calabrese non può non sancire la più totale bocciatura dello strumento commissariale e l'immediata esigenza del ritorno a una gestione politica del ciclo integrato dei rifiuti: il ruolo del commissario straordinario si è limitato a quello di un maldestro smistatore di tonnellate di rifiuti da una buca all'altra del territorio regionale, con un gran dispendio di risorse e valzer di camion da una parte all'atra del territorio regionale". Per Legambiente "serve una forte e determinata inversione di tendenza, tale che il problema non sia più la stretta attualità che vede le strade invase dai sacchetti dell'immondizia ma la messa a regime di un sistema che sappia trovare un equilibrio". "Solo una programmazione di lungo periodo - dichiara il vicepresidente di Legambiente Calabria, Andrea Dominijanni - può invece assicurare una soluzione della crisi, figlia di un quindicennio sciagurato di anarchia e negazionismo. Perché una cosa è certa: la crisi del sistema non si può più nascondere, come si tenta di fare con il mare sporco. Non servono misure tampone, ma la presa di responsabilità di un'intera classe dirigente. E in seconda battuta della società civile e della cittadinanza tutta". © RIPRODUZIONE RISERVATA Cerca con nell'intero giornale: -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |