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    PG Reggio chiede 20 mln di danni per libro Forgione

     

     

    PG Reggio chiede 20 mln di danni per libro Forgione

    05 gen 13 Due magistrati di Reggio Calabria, il Procuratore generale Salvatore Di Landro e la figlia Francesca, giudice nella stessa citta', hanno chiesto venti milioni di euro di danni per diffamazione a mezzo stampa a Francesco Forgione, giornalista, ex presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, autore di un libro inchiesta sulla 'ndrangheta. Lo scrive il sito 'Ossigeno per l'informazioné. Il libro inchiesta di Forgione, dal titolo "Porto franco. Politici, manager e spioni nella repubblica della 'ndrangheta", e' stato pubblicato nel giugno del 2012 da Dalai Editore. Un paragrafo è dedicato a giudici e avvocati che sono imparentati con il Procuratore generale Di Landro e che lavorano nel Tribunale della città dello Stretto. "E' chiaramente un'intimidazione - afferma Forgione - ma con me le intimidazioni non hanno effetto". Di Landro e la figlia hanno presentato due distinte citazioni in giudizio facendo riferimento al capitolo del libro in cui l'autore ricostruisce le parentele acquisite dei due magistrati.

    Forgione: Sono sereno. "Forse il procuratore generale di Reggio Calabria, Salvatore Di Landro, pensava che la sua richiesta di risarcimento danni sarebbe rimasta un fatto privato ed invece contribuirà a rendere pubblica e confermare i rapporti personali e familiari che lo collegano a ben noti e più che discussi personaggi della città". Lo afferma, in una nota, Francesco Forgione, autore del libro "Porto franco. Politici, manager e spioni nella repubblica della 'ndrangheta''. "Rispetto alla richiesta di risarcimento danni - ha aggiunto - sono assolutamente sereno perché i fatti da me raccontati vengono confermati dalla stessa memoria depositata, stranamente, presso un ufficio di mediazione di una provincia laziale, possibilità questa ormai esclusa dalle ultime norme approvate dal parlamento".

    "Non ci si può fermare davanti al bisogno di verità e cambiamento in Calabria". Lo afferma il segretario regionale di Sel, Andrea Di Martino, facendo riferimento alla richiesta di venti milioni di euro del Procuratore generale di Reggio Calabria, Salvatore Di Landro, e della figlia Francesca, giudice nella stessa città, come risarcimento danni per diffamazione a mezzo stampa a Francesco Forgione, autore di un libro inchiesta sulla 'ndrangheta. ''Nel libro Porto franco - prosegue - si affronta con rigore e documentazioni alla mano un aspetto dell'intreccio tra economia e criminalità organizzata che, se non spezzato, impedirà sempre il riscatto della Calabria. Su questo terreno non ci possono essere timidezze nei confronti di nessuno".

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