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    Rifiuti: a Catanzaro bruciati cassonetti, a Crotone situazione insostenibile

     

     

    Emergenza rifiuti, a Catanzaro bruciati cassonetti, a Crotone situazione insostenibile

    04 gen 13 Sono circa cinquanta i cassonetti per la raccolta di rifiuti solidi urbani dati alle fiamme dall' avvio dell'emergenza a Catanzaro. A riferirlo è l'Aimeri Ambiente, società che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani nel capoluogo. Un danno significativo oltre che sul piano ambientale, per i fumi tossici sviluppati dalla combustione della spazzatura, anche su quello economico per l'Aimeri Ambiente, se si considera che il costo di un singolo cassonetto è di 500 euro. Sono ormai numerose le segnalazioni di recipienti incendiati insieme ai sacchetti e agli scatoloni ricolmi di spazzatura tuttora presenti in diverse parti della città, soprattutto nelle zone periferiche, che hanno reso necessario l'intervento dei vigili del fuoco. "Per quanto ci riguarda - fanno sapere dalla Aimeri Ambiente - stiamo lavorando incessantemente e tutte le nostre forze sono operative per riportare la situazione alla normalità. Teniamo a ribadire, comunque, che non c'é alcuna distinzione tra centro e periferia nei nostri interventi e l'unico criterio è quello stabilito per circuito di raccolta. Entro tre giorni contiamo di tornare al regime normale".

    A Crotone situazione insostenibile, "La situazione a Crotone non è più sostenibile. I rifiuti solidi urbani stanno invadendo le strade e la difficoltà ad operare diventa sempre più ardua, vista la non autorizzazione a conferire in discarica". E' quanto afferma, in una nota, Salvatore Lucà, presidente del cda di Akrea, società pubblica del Comune di Crotone. "La società, già autorizzata dal Commissario per l'emergenza dei rifiuti in Calabria - prosegue - aveva la disponibilità a conferire in discarica Sovreco spa fino al 31 dicembre 2012, considerati i problemi interni dell'impianto 'selezionatore' della Tec Veolia in località Ponticelli. Fino al 2 gennaio 2013 siamo riusciti a mantenere l'igiene e la pulizia nella normalità, cercando di ottimizzare il tutto con l'arrivo delle nuove attrezzature. Purtroppo, nonostante le scadenze perentorie e le sollecitazioni preventive al Commissariato regionale per l'emergenza dei rifiuti, non è stata firmata al momento né una proroga, né un provvedimento capace di poter gestire la situazione". "I mezzi dell'Akrea spa - sostiene ancora Lucà - sono pieni e non riescono a scaricare perché non autorizzati, facendo degenerare una situazione che sta diventando veramente esplosiva. Non è possibile far arrivare una comunità come Crotone a questo stato di cose gravi per ritardi di cui non né comprendiamo il motivo. Crediamo che non faccia piacere a nessuno vivere nella difficoltà per colpe di chi è preposto alla salvaguardia del bene pubblico e della qualità della vita. L'Akrea spa, in attesa di indicazioni e delle autorizzazioni istituzionali previste per il conferimento, mantiene prontissime le maestranze per ripristinare la normalità entro tempi brevi".

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