Legambiente "Impedire danno ambientale a Melicuccà" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Legambiente "Impedire danno ambientale a Melicuccà"

02 gen 13 Legambiente, in una nota, esprime "insoddisfazione per l'esito dell'incontro di stamane con il commissario Speranza in merito alla discarica di contrada 'La Zingara' di Melicuccà al quale hanno partecipato Domenico Rositani quale referente del circolo Legambiente di Sant'Eufemia e l'assessore provinciale all'urbanistica Pirrotta e nel corso del quale sono state ribadite le ragioni della contrarietà dell'associazione all'avvio della discarica". "Il Commissario - prosegue la nota - è stato evasivo e non ha esibito alcuna documentazione in merito alle autorizzazioni e al collaudo mancanti così come da noi denunciato. In merito poi all'accordo che sarebbe stato firmato dai Sindaci che autorizzano l'apertura della discarica a patto che l'Arpacal effettui dei monitoraggi con cadenza quindicinale insieme agli uffici tecnici, ricordiamo che i monitoraggi sono obbligatori per legge, ma al di là dei controlli consideriamo un controsenso pensare di monitorare il danno dopo che è stato fatto. Come Legambiente riteniamo che in questo momento la priorità sia infatti impedire l'inquinamento e il danno ambientale e alla salute della popolazione". "''Appare paradossale - afferma Rositani - che alcuni primi cittadini, tra i quali il sindaco di Bagnara e il sindaco di Sant'Eufemia che hanno firmato denunce contro la discarica oggi avvallano la scellerata decisione del commissario di aprire il sito nelle medesime condizioni che loro stessi hanno evidenziato. Ci chiediamo poi se è vero come verbalmente affermato che la vasca è stata collaudata, come sia stato possibile collaudare una vasca in assenza di un sistema antincendio funzionante". In merito poi all'atto doloso perpetrato nella notte ai danni del sito, Legambiente "ritiene molto grave l'episodio avvenuto, ma ammonisce i sindaci e il commissario sul fatto che aprendo questo sito in condizioni di assoluta illegalità si renderebbero responsabili di una drammatizzazione della situazione tra la popolazione. Se la situazione rimane tale, quindi, facciamo appello alla magistratura perché intervenga impedendo un danno ambientale senza ritorno".