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    Moglie e marito uccisi in un agguato, vittime della faida nel soveratese

     

     

    Moglie e marito uccisi in un agguato, vittime della faida nel soveratese

    19 feb 13 Un uomo, Giuseppe Bruno, di 39 anni, e la moglie, Caterina Raimondi, di 29 anni, sono stati uccisi in un agguato compiuto da sconosciuti a Vallefiorita, nel catanzarese. I due stavano uscendo dalla loro abitazione quando sono stati raggiunti da diversi colpi d'arma da fuoco. Bruno e la moglie sono morti all'istante. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno avviato le indagini. Le indagini si stanno concentrando negli ambienti della criminalità organizzata locale.

    Donna sfigurata. Sono oltre trenta i colpi di kalashnikov sparati dai killer che hanno ucciso Giuseppe Bruno e la moglie, Caterina Raimondi. Bruno è stato raggiunto al torace, mentre la moglie è stata colpita al volto ed i proiettili l'hanno completamente sfigurata. Quando i carabinieri sono giunti sul posto, hanno trovato una scena raccapricciante, con macchie di sangue ovunque. Marito e moglie stavano salendo a bordo della loro automobile, una Toyota Rav4, quando almeno una persona si è avvicinata ed ha iniziato a sparare con un kalashnikov. Bruno e la moglie sono morti all'istante. Subito dopo il killer ha abbandonato l'arma vicino ai cadaveri ed è fuggito. Una persona che si trovava casualmente a passare nei pressi dell'abitazione dei coniugi ha notato i fari dell'automobile accesi, ma non si è fermata. Successivamente, facendo ritorno da un distributore di carburante, ha deciso di avvicinarsi alla Toyota ed ha scoperto il duplice omicidio. Successivamente sono intervenuti i carabinieri. Bruno, che era noto alle forze dell'ordine, era proprietario di un'agenzia di viaggi e gestiva un bar. Caterina Raimondi, invece, gestiva un negozio per la vendita di detersivi. La coppia era sposata da diversi anni, ma non aveva figli. Subito dopo l'omicidio i carabinieri hanno sentito numerose persone, tra cui anche amici e familiari delle due vittime. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire gli ultimi spostamenti della coppia prima dell'agguato.

    Indagini alla DDA. E' la Dda di Catanzaro a dirigere le indagini dei carabinieri sul duplice omicidio di Giuseppe Bruno, di 39 anni, e della moglie, Caterina Raimondi, di 29, assassinati a Vallefiorita. Il Procuratore della Repubblica di Catanzaro e capo della Dda, Vincenzo Antonio Lombardo, stamane ha evidenziato che "l'obiettivo del duplice omicidio era Bruno, mentre la moglie é stata uccisa perché presente sul luogo del delitto nel momento sbagliato". "Nella zona di Soverato - ha aggiunto - dopo gli arresti compiuti c'é un vuoto di potere negli ambienti della criminalità organizzata. L'unica cosa che si può dire è che molte vicende nascono sulla volontà di predominio da parte dei gruppi criminali della zona. Il predominio del monopolio delle estorsioni è ritenuto fondamentale. Speriamo di poter dare una risposta in tempi brevissimi anche sul duplice omicidio avvenuto a Vallefiorita".

    Vittime della faida nel soveratese. Sarebbe collegato alla faida tra cosche della 'ndrangheta, che da anni imperversa nella zona del soveratese, il duplice omicidio di Giuseppe Bruno, di 39 anni, e la moglie, Caterina Raimondi, di 29 anni. E' questa la pista sulla quale stanno lavorando i carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro Per compiere il duplice omicidio è stato usato un kalashnikov. Bruno e la moglie stavano uscendo dalla loro abitazione quando sono stati raggiunti dalla raffiche di mitra sparate da una persona. Bruno e la moglie sono stati raggiunti in diverse parti del corpo e sono morti all'istante. Il duplice omicidio è avvenuto in una zona di campagna nella periferia di Vallefiorita. I carabinieri sono intervenuti dopo aver ricevuto una segnalazione da persone che avevano sentito la raffiche. Il fratello di Giuseppe Bruno era stato ucciso lo scorso anno in un agguato.

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