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    Morto Giuseppe Guarascio, cordoglio

     

     

    Morto Giuseppe Guarascio, cordoglio

    17 feb 13 Il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Talarico, ha inviato un messaggio alla famiglia Guarascio per esprimere il suo personale cordoglio e di tutta l'Assemblea regionale, per la scomparsa del senatore Giuseppe Guarascio. "Giuseppe Guarascio - ha scritto Talarico - è stato un protagonista di primo piano della vita politica della Calabria, negli anni impegnativi e difficili della costruzione del regionalismo e con lui scompare un testimone dei valori di civile convivenza e democrazia, un politico che ha lavorato con grande passione, contribuendo a rendere più forte e autorevole la massima istituzione regionale, della quale è stato anche vicepresidente. E' stato un consigliere regionale e un parlamentare nazionale acuto ed intelligente, ma resta anche la sua forte testimonianza e l'impegno, per lunghi anni, di presidente di Lega Autonomie Calabria, con cui ha favorito la crescita democratica e civile dei territori, promuovendo iniziative per il rinnovamento istituzionale e la valorizzazione delle amministrazioni locali e regionali". "Alla famiglia - ha concluso - desidero esprimere, a nome del Consiglio regionale, i sentimenti del più profondo cordoglio e della più sincera solidarietà"

    "Ho conosciuto Giuseppe Guarascio nei primi anni novanta, subito dopo l'elezione a Sindaco di Lamezia Terme. E non è un caso che quell'incontro sia nato in un periodo positivo per il sistema delle autonomie locali calabresi, che Peppino, convinto autonomista e allora Presidente di LegAutonomie Calabria, aveva colto". Lo afferma in una nota la parlamentare Doris Lo Moro. "Da subito - aggiunge - ho apprezzato le qualità umane e politiche di chi proveniva da una nobile e antica tradizione che sapeva investire nel futuro, nelle donne, nei giovani. La sua formazione ne facevano una persona severa ma non settaria che aveva un rapporto con gli altri aperto, scevro da pregiudizi ideologici. I suoi trascorsi politici il fautore di una chiara idea riformista che guardava alla Calabria come il "laboratorio" di una visione moderna di un nuovo meridionalismo che facesse leva sui poteri locali. La condizione era da ricercarsi nell'attività democratica locale e per questo, pur nell'apprezzamento del nuovo ruolo dei Sindaci, fu sempre uno strenuo oppositore dell'insignificanza che andavano assumendo le assemblee elettive, fossero consigli comunali o regionali". "Da calabrese autentico - prosegue Lo Moro - non sottovalutava la visione storica della realtà regionale, i difetti della società e delle classi dirigenti calabresi; ma ciò non gli impediva di cercare sempre una mediazione che ponesse costantemente al centro il primato della politica. Il suo costante richiamo e la sua concreta azione hanno riguardato, inoltre, la necessità di tenere collocata la Calabria e le sue esperienze più significative dentro un orizzonte di ampio respiro, dentro i processi di democratizzazione e di innovazione che stavano avvenendo nel resto del paese. Il bisogno a lui chiaro di costruire tra Calabria e resto del mondo una rete di relazioni ha fatto si che si adoperasse costantemente per favorire scambi e incontri tra le varie realtà del governo locale del nostro paese. Credo, infine, di non poter ricordare l'uomo senza metterne in risalto anche la signorilità del tratto e del comportamento, il senso autentico dell'amicizia e dell'impegno politico che era oramai un impegno civile". "Oggi, che la sua dipartita - conclude - mi porta a stringermi ai suoi cari, l'incitamento che continuo ad avvertire dalla sua storia è quello che anche noi dobbiamo essere all'altezza del compito che ci è stato affidato".

    "E' venuto a mancare all'affetto dei suoi cari, ai compagni e agli amici del Partito Democratico, Peppino Guarascio, dirigente stimato e amato del PCI, Senatore della Repubblica, Consigliere Regionale della Calabria, Segretario della Federazione di Crotone e della Segreteria Regionale". E' quanto scritto in una nota del Pd della Calabria. "Un pezzo di storia - prosegue la nota - della democrazia calabrese, dalla fondazione dell'istituto regionale, all'esperienza di governo della sinistra è stata scritta da Peppino insieme a quel gruppo dirigente che ha contribuito a costruire la nuova stagione del riformismo democratico calabrese e che oggi rappresenta uno dei fondamenti storici del Pd. Le bandiere del Pd listate a lutto, sottolineano il sentimento di partecipazione al dolore della perdita. Nello stesso tempo ribadiscono la continuità di valori e di ideali democratici che hanno segnato la storia calabrese e l'impegno a portare quegli ideali e quella storia nel governo dell'Italia e negli atti di quella politica per la quale Peppino Guarascio si è battuto".

    "In questo momento della vita del paese, così carico di antipolitica, la scomparsa di Peppino Guarascio dovrebbe far pensare a cosa è stato veramente, grazie a questa "antica" generazione di politici calabresi, l'impegno civile a favore della regione e delle comunità locali". Lo afferma in una nota il presidente di Legautonomie della Calabria, Mario Maiolo. "Sindaco di Cotronei - aggiunge - in giovanissima età, consigliere regionale, senatore della repubblica del Pci, presidente di LegAutonomie Calabria, ha avuto un ruolo significativo nella politica calabrese, nazionale e nella costruzione del regionalismo. Di lui ricordiamo il tratto elegante della persona, la costante ricerca del ragionamento e della comprensione, ma sopratutto il contributo significativo e innovativo offerto allo sviluppo delle autonomie, alla diffusione di quell'idea regionalista e autonomista che ancora oggi condiziona e plasma - naturalmente considerando i tempi che cambiano - l'idea di una Italia sempre più basata sulla valorizzazione delle esperienze regionali e locali collocate nel contesto di unità e indivisibilità della Nazione e dello Stato. Guarascio è stato un indiscusso protagonista nella costruzione di una Italia delle Regioni in grado di accettare e di gestire quelle che abbiamo definito in tante occasioni le sfide della modernità". "Fino all'ultimo, attraverso - prosegue Maiolo - la rivista che dirigeva - "CalabriAutonomie" - ha animato un dibattito originale e prezioso che mirava a far emergere le positività e le eccellenze della nostra regione, troppo spesso schiacciate e sommerse da una cronaca impietosa. Guarascio è stato senza dubbio un signore della politica, che non ha smesso mai di richiamare alla necessità di continuare ad ancorare fermamente il pensiero politico ad ideali ed utopie forti che possono nascere solo da chi, come lui, considerava la politica come l'organizzazione della speranza, con una forte carica profetica. Per noi di LegAutonomie, per Claudio, Gino e Pina, viene meno un sicuro e forte punto di riferimento. Alla moglie Lina, ai familiari ed ai parenti tutti un fortissimo abbraccio".

    "Ho appreso con profondo dolore la notizia della scomparsa di Peppino Guarascio". Lo afferma in una nota Renato Meduri. "E' stato, negli anni settanta - aggiunge - e primi ottanta collega Consigliere regionale e Vice Presidente del Consiglio, elegante nel portamento e distinto nel vestire tanto che mi piaceva chiamarlo baronetto inglese. Divenne poi senatore ma i nostri rapporti non s'interruppero e l'amicizia si rafforzò. Le mie condoglianze alla sua famiglia sono vivissime e sincere, con lui scompare un uomo ed un politico d'altro tempi. Un autentico gentiluomo"

    "La scomparsa di Peppino Guarascio lascia in tutta la popolazione crotonese un vuoto incolmabile per aver egli rappresentato, per oltre cinquanta anni, un autorevole riferimento politico, istituzionale ed umano per diverse generazioni". Così il parlamentare del Partito Democratico, Nicodemo Oliverio, ricorda il senatore Guarascio. "Il suo costante ed incisivo impegno politico a favore delle popolazioni più deboli e dei territori più svantaggiati - aggiunge - è stato il tratto distintivo della sua azione politica. La sua bella persona, il suo stile sempre elegante e l'eloquio moderato hanno sempre suscitato, anche negli avversari politici, sentimenti di rispetto e di stima. E ciò capitava anche negli anni in cui la passione politica e civile collocava persone, che pur si stimavano, su rive diverse, nel mezzo delle quali passava la passione politica e l'impegno nel lavorare per il bene comune". "Le sue battaglie politiche condotte prima come Sindaco di Cotronei, poi come amministratore di Crotone, successivamente come Consigliere regionale ed infine come Senatore della Repubblica - sottolinea il deputato del Pd - hanno sempre avuto come obiettivo principale il riscatto del popolo crotonese dalla secolare arretratezza economica, sociale e culturale. Impegno che Peppino ha proseguito, senza interruzione, nell'ambito della Lega delle autonomie locali, alla guida della quale ha profuso ogni energia, anche forte dell'esperienza maturata sul campo nel corso della sua attività politica. Peppino Guarascio rimane un esempio di responsabilità civile e politica che andrà raccolta e valorizzata come patrimonio da trasferire alle nuove generazioni democratiche e conservata tra le storie più significative del nostro territorio".

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