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    Pochi alloggi pubblici e più sfratti per morosità in Calabria

     

     

    Pochi alloggi pubblici e più sfratti per morosità in Calabria

    06 feb 13 Scarsa disponibilità di alloggi di edilizia residenziale pubblica ed aumento dei provvedimenti di sfratto per morosità. Sono questi i due principali dati emersi nel corso di una conferenza stampa sul disagio abitativo in Calabria tenuta dai segretari regionali della Fillea-Cgil, Luigi Veraldi, del Sunia, Antonio Spataro, e dal direttore scientifico dell'osservatorio sulla legalità del sindacato, Ivan Cicconi. Dai dati forniti dai rappresentanti sindacali è emerso che a fronte di una crescente domanda di alloggi di edilizia residenziale pubblica - attualmente sono 4.646 le richieste che stazionano nelle graduatorie Aterp - in Calabria la disponibilità stimata è di appena 171 immobili. Contemporaneamente aumentano i provvedimenti di sfratto per morosità incolpevole delle famiglie che non riescono a pagare i canoni di locazione: nel 2011 i provvedimenti emessi sono stati 1.014 in tutta la regione e 367 quelli effettivamente eseguiti. Secondo i sindacalisti, in aumento è anche il numero delle famiglie calabresi che hanno richiesto un sostegno per pagare il fitto. "Non abbiamo il dato del 2011 ma nel 2010 sono state ben 11.137 le domande dei calabresi per avere un contributo - ha spiegato Spataro - per un fabbisogno totale di 24.874.505 euro. La Regione, però, ha stanziato solo il fondo trasferito dallo Stato per un totale di 3.692.076 euro: quindi, i richiedenti si vedranno assegnati un aiuto pari ad appena il 15% rispetto alla somma richiesta. Si tratta di numeri allarmanti come nel resto del Paese. In Calabria, però, in pratica non esiste possibilità di assegnazione perché siamo di fronte a un paradosso: dove esiste qualche alloggio disponibile le graduatorie non sono pronte, laddove le graduatorie sono pronte, invece, non ci sono case da assegnare". Delle 4.646 richieste da parte delle famiglie calabresi per un alloggio Erp, 1.282 riguardano Reggio Calabria, 834 Crotone, 645 Rossano, 573 Catanzaro, 512 Cosenza, 298 Lamezia Terme, 152 Vibo Valentia, 122 Palmi, 120 Castrovillari e 108 Locri. Per quanto riguarda gli sfratti, invece, dei 1.014 provvedimenti emessi nel 2011, il numero maggiore interessa Cosenza (886), poi Crotone (87) e Catanzaro (41). Cosenza è in testa anche per gli sfratti eseguiti, che nel corso del 2011, sono stati 211, a seguire Catanzaro (88), Reggio (50), Vibo (17) e Crotone (1). "Pensiamo - ha detto Veraldi - che, non per risolvere il problema ma almeno per cercare di rintuzzare questa crisi, ci sia bisogno di un intervento pubblico, che possa essere da stimolo anche a investimenti privati. La nostra proposta non è di impegnare ulteriore suolo con nuove costruzioni ma piuttosto di riqualificare il patrimonio esistente e recuperare le aree urbane dismesse con interventi di qualità anche per quanto riguarda l'adeguamento energetico degli edifici". "Alla Regione - ha concluso - chiediamo un confronto per capire come impiegare alcune risorse residue disponibili che, se usate correttamente, potranno raggiungere due obiettivi: da una parte, dare un sollievo all'emergenza abitativa e, dall'altra, innescare un circuito virtuoso per l'occupazione nel settore dell'edilizia". A riguardo, i sindacalisti hanno annunciato una tavola rotonda sul tema in programma lunedì 11 febbraio nel salone Unioncamere di Sant'Eufemia-Lamezia alla presenza, tra gli altri, dell'assessore al Lavori Pubblici, Giuseppe Gentile, del segretario generale Cgil Calabria, Michele Gravano e del presidente Ance, Francesco Cava.

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