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    I futuri Maestri “esodati” dall’Unical

     

     

    I futuri Maestri “esodati” dall’Unical

    05 feb 13 Anche l’Unical produce i suoi “esodati”: sono gli studenti di Scienze della Formazione Primaria, ai quali, in maniera paradossale, non solo viene rifiutata l’attivazione del Corso di Sostegno, semestre aggiuntivo che gli spetta di diritto, ma per loro sfortuna, viene precluso anche l’accesso a quello degli altri Atenei per loro autonomia didattica. E’ incredibile come si possa penalizzare il futuro di molti giovani calabresi e le speranze di tante famiglie che con sacrifici economici li hanno sostenuti, ostruendo la strada ad una occupazione certa solo sulla base di una personalissima interpretazione di una normativa, assolutamente ininfluente perché senza effetto retroattivo. Tutto ha inizio estate del 2012, quando voci di corridoio avvisano che all’Unical per l’anno accademico 2012/2013 sarebbe stato difficile attivare il Corso di Sostegno. La notizia procura l’immediata reazione degli studenti di Scienze della Formazione che il 21 Settembre scorso inoltrano una richiesta di chiarimenti, allegando la raccolta di oltre un centinaio di firme nonché decreti e regolamenti, al Magnifico Rettore, al Presidente del Corso di laurea in Scienze della Formazione e al Preside della facoltà di Lettere e Filosofia, (in Rettorato protocollo n°23111, al Corso di Laurea protocollo n°476). Nella istanza, al quale non farà seguito alcuna risposta, viene fatto riferimento all’attivazione del suddetto Corso nel rispetto del D.M. 26 Maggio 1998 (art. 3, comma 6: […] Chi ha già conseguito la laurea nel corso può integrare il percorso formativo, ai fini indicati, con uno o due semestri aggiuntivi […]). Vani anche i colloqui con docenti e segreteria di CdL, chiusi nel più stretto riserbo, finché gli studenti non si rivolgono all’avvocatura d’Ateneo ed a diversi avvocati della provincia cosentina. Da questi incontri emerge che l’Università della Calabria, in controtendenza rispetto agli altri Atenei, intende avvalersi delle nuove direttive circa le modalità di attivazione del Corso di Sostegno previste dal DM 2 Aprile 2012. Tale normativa prevede tempi di attuazione molto lunghi, si parla del 2014, numeri di posti limitati e durata del corso raddoppiata (senza parlare dei costi). Intanto nelle altre facoltà (Milano, Roma, Torino, Macerata, Cagliari, Bolzano, l’Aquila e Napoli per ultima con scadenza il 31 gennaio) il Corso di Sostegno parte regolarmente con le modalità del vecchio ordinamento, e dalle loro segreterie viene confermata l’attivazione per il prossimo anno accademico. Il risultato è che gli studenti calabresi da “esodati” saranno bloccati in questo limbo per mesi, determinando un irragionevole prolungamento del corso di laurea, un eccessivo sacrificio economico, e la conseguente penalizzazione in termini di tempi e di opportunità di accesso ad un mondo del lavoro, come quello della scuola, soggetto a continui tagli e modifiche legislative. Gli studenti di Scienze della Formazione Primaria si chiedono impazientiti cosa sta succedendo? Perché si vogliono cambiare le carte in tavola nonostante gli altri Atenei non l’abbiano fatto? Continuano dunque le proteste e le manifestazioni di dissenso, mentre si intraprendono inevitabili percorsi legali volti a garantire il diritto all’uguaglianza dei traguardi formativi che solo l’Università della Calabria si è arrogata la facoltà di toglierli.

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