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    Il Vescovo di Cassano, mons. Galantino, nominato dal Papa segretario generale della CEI

    Mons. Galantino con il Cardinale Bertello

     

    Il Vescovo di Cassano, mons. Galantino, nominato dal Papa segretario generale della CEI

    30 dic 13 Il Papa ha nominato segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana ad interim mons. Nunzio Galantino, vescovo di Cassano allo Jonio. Lo riferisce il bollettino della sala stampa della Santa Sede. Il neo segretario generale della Cei succede a monsignor Mariano Crociata che ha mantenuto l’incarico dal 2008 fino allo scorso novembre quando il Santo Padre lo ha nominato Vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Priverno. ''La nomina di un nuovo segretario generale della Cei si è resa urgente per il funzionamento ordinario della segreteria generale e per tutta una serie di adempimenti che ne richiedono la presenza'', dice Padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana. ''La nomina - precisa padre Lombardi - è ad interim: mons. Galantino ha tutte le facoltà del segretario generale ma per ora non è stato stabilito quanto durerà il suo madato. Mons. Galantino - prosegue il direttore della sala stampa vaticana - dovrà trasferirsi a Roma per buona parte della settimana ma al momento rimane vescovo di Cassano allo Jonio''. Il Presule cassanese prenderà il posto di Mariano Crociata, il quale, dopo aver espletato due mandati come segretario della Cei, è stato nominato vescovo della diocesi di Latina.

    Il Papa ha avuto un bel coraggio a chiamarmi. ''Se penso a quanti, prima di me, hanno reso questo servizio, dico che c'è voluto un bel coraggio da parte del Papa a chiamarmi''. Lo afferma il neo segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino, sul sito della diocesi di Cassano. ''Siccome però sono uno che si fida degli altri, sono certo che, sostenuto dal buon Dio, certo della fiducia del Papa, accompagnato dall'affetto delle tante persone che mi vogliono bene e alle quali voglio bene, posso intraprendere anche questa bella e impegnativa avventura". La nomina di mons. Nunzio Galantino a segretario generale Cei è ''operativa'' da oggi. Lo dice lo stesso Galantino nell'intervista. ''Ho chiesto esplicitamente al Santo Padre - dice ancora Galantino - di poter continuare a camminare con la Chiesa alla quale, come uomo e come credente sono stato affidato, e che, come Vescovo mi è stata affidata. Certo, Roma è un po' lontana da Cassano. Ma questo non mi spaventa. Ho sempre viaggiato e continuerò a farlo. La scelta di rimanere Vescovo residenziale penso che mi aiuterà a rendere il mio servizio senza perdere mai di vista tutta la bellezza, ma anche tutta la fatica che comporta la vita ordinaria di una Chiesa Diocesana. Mi aiuterà certamente a dare più senso a quanto andrò dicendo e facendo''. Sulla lettera del Papa alla Diocesi mons. Galantino sottolinea: ''E' un fatto inedito, che ci riempie di gioia. Una lettera davvero bella e carica di affetto verso la Chiesa di Cassano e verso di me. Penso che Papa Francesco conosca la sofferenza che si può provare quando si sono intessute delle belle e leali relazioni tra persone. Sa cosa dico? Si vede che è un uomo che ha vissuto e continua a vivere relazioni intense con le persone. Un Parroco, un Vescovo o qualsiasi altro, se sono persone normali tendono a creare legami. E non basta un trasferimento per annullarli. Se certi legami si interrompono è perché non erano intensi. E solo chi non ha mai vissuto relazioni belle e costruttive, dentro e fuori della Chiesa, può ignorare quanta sofferenza possano comportare relazioni interrotte. Finché avrò le energie e finché potrò contare sull'aiuto di chi mi circonda, io sarò qui''. Sul presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, dice: ''E' una bella emozione'' lavorare con lui. Infine sul suo predecessore, mons. Mariano Crociata: ''Spero di avere la stessa intelligenza e la stessa mitezza''.

    Gli auguri di Mons. Nunnari e della CEC. S.E. Rev.ma monsignor Salvatore Nunnari, Arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano, Presidente della Conferenza Episcopale Calabra a nome dei confratelli Vescovi e dei fedeli della regione ha voluto immediatamente formulare al presule gli auguri per un fecondo servizio nella Cei e alle Chiese che sono in Italia. "Apprendiamo con gioia della nomina di monsignor Nunzio Galantino e siamo grati al Santo Padre Francesco che ha guardato con un occhio di grande benevolenza alla nostra terra calabra. La sua delicata lettera alla diocesi mostra quanto il Papa pone attenzione alle chiese locali. Qui in Calabria monsignor Galantino svolge il suo ministero episcopale con zelo di pastore appassionato e con grande dedizione. A nome dell'episcopato calabro e dei fedeli della regione esprimo l'augurio per un fecondo ministero a servizio della Conferenza Episcopale Italiana".

    Presidente Scopelliti "Nomina ci riempie d'orgoglio". "Con grande gioia ho accolto la notizia della nomina di monsignor Nunzio Galantino a segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana". Lo afferma, in una dichiarazione contenuta in una nota dell'Ufficio stampa della Giunta, il Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti. "Dopo quella di monsignor Santo Marcianò, nominato dal Papa Ordinario Militare per l'Italia - aggiunge Scopelliti - la scelta del Santo Padre è stata nuovamente indirizzata verso un presule della chiesa calabrese. Tutto ciò riempie d'orgoglio me e tutta la comunità cattolica di una terra che avverte una profonda e sincera vicinanza alla Chiesa e alla missione del Pontefice". "A Monsignor Galantino - conclude - rivolgo le mie congratulazioni e il mio augurio affinché assolva al suo nuovo incarico in continuità con il suo impegno pastorale sin qui contraddistinto dalla semplicità e dalla vicinanza alla gente e ad i suoi bisogni".

    Presidente Talarico "Riconosciuto impegno di galantino". "La nomina di monsignor Nunzio Galantino a segretario della Conferenza episcopale italiana rappresenta un riconoscimento importante che Papa Francesco ha inteso attribuire all'impegno del vescovo di Cassano allo Jonio, al suo spirito di servizio verso la comunità e alla sua crescita spirituale". Lo afferma, in una dichiarazione, il presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico. "E' significativo - aggiunge - che proprio dalla più piccola delle Diocesi calabresi parta questo messaggio di speranza concreta: Galantino, infatti, nei suoi due anni sulla cattedra episcopale di Cassano Jonio, ha sempre saputo interpretare, in mezzo alla gente, i bisogni del territorio e degli ultimi. La comunità calabrese ha bisogno di figure di questo spessore per edificare una società migliore e più vicina al prossimo. Ecco perché la designazione di Papa Francesco ha anche un valore simbolico che aiuta a credere nella risalita di un Paese attraverso i suoi valori più autentici". "Inoltre - conclude il presidente Talarico - il fatto che il segretario generale Cei abbia chiesto a Papa Francesco di poter continuare la sua missione pastorale in Calabria, insieme al nuovo e prestigioso incarico, costituisce un atto di amore per la nostra terra che deve servire da stimolo".

    Sindaco Papasso "Orgoglio e felicità". "A nome dell'intera comunità di Cassano manifestiamo tutto l'orgoglio e la soddisfazione e tanta felicità, per una nomina prestigiosa che premia l'uomo e il Pastore, il Servo di Dio, che attraverso il dono della sapienza, della semplicità, dell'umiltà e della severa e paterna benevolenza, nei confronti specialmente degli ultimi, ha saputo conquistare in poco tempo il cuore della nostra gente". Lo afferma, in una dichiarazione, il sindaco di Cassano allo Jonio, Giovanni Papasso dopo la nomina di mons. Galantino a segretario generale della Cei. "E' un dono grande, quello che Papa Francesco - prosegue Papasso - ha voluto concedere alla terra di Cassano che, da millenni, affonda le proprie radici nella tradizione cristiana e che oggi, per il grande valore ed il prestigio del compito assegnato a mons. Galantino, riceve ancora una volta, nella storia dell'antica diocesi, occasione di promozione e valorizzazione del suo nome. Il Santo Padre ci ha ormai abituati alla sua grande umanità, però è impossibile nascondere la tenerezza che hanno suscitato le sue umili parole di scusa, rivolte ai fratelli sacerdoti e alla comunità dei fedeli della Diocesi di Cassano, per aver chiesto a mons. Galantino di dedicare una parte del suo tempo in una missione importante a Roma. Esprimiamo, invece, sapendo di interpretare il sentimento di tutta la Comunità l'immensa gratitudine al Santo Padre per aver permesso a mons. Galantino di continuare a guidare la Diocesi di Cassano".

    Gallo "Una doppia buona notizia". ''Cassano e la Calabria citeriore conservano un vescovo eccezionale ed un amico fraterno che continuerà ad essere per noi tutti un sicuro punto di riferimento anche nel nuovo, importante, delicato ruolo". E' quanto afferma Gianluca Gallo, presidente della Quarta commissione consiliare regionale, in riferimento alla nomina di mons. Nunzio Galantino a segretario della Conferenza episcopale italiana. "Papa Francesco - prosegue Gallo - ha fatto un bel regalo alla Chiesa italiana e a quella diocesana cassanese: se da un lato ha affidato un ruolo decisivo a un Pastore che con la sua opera instancabile, vincendo insidiose resistenze e incrostazioni di carattere anche culturale, ha saputo accrescere l'autorevolezza morale e spirituale della Chiesa, spendendosi anche, e con successo, per la promozione di progetti di crescita e sviluppo, dall'altro ha lasciato che mons. Galantino, sacerdote teologo e profondo conoscitore della filosofia ma anche degli uomini e delle loro ansie e potenzialità, possa continuare a essere per tutti noi fonte di luce nel cammino lungo gli oscuri sentieri della quotidianità. Insomma, una doppia, buona notizia che non possiamo che accoglierla con gioia, stringendoci con la preghiera attorno al Pontefice e al nostro vescovo, perché non siano mai soli nella loro opera"

    Magarò "Orgoglio per tutta la Calabria". "La nomina di monsignor Nunzio Galantino, vescovo di Cassano allo Jonio, a segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, costituisce motivo di orgoglio per tutta la Calabria, considerato che quest'incarico, di per se molto prestigioso, assume un'importanza particolare nell'attuale fase impressa da Papa Bergoglio alla storia della Chiesa che il pontefice argentino intende come un 'cantiere' teso a un profondo rinnovamento». Lo afferma, in una dichiarazione, Salvatore Magarò, presidente della Commissione regionale contro la ndrangheta. Magarò ricorda "le salienti e proficue occasioni di collaborazione avviate nei mesi scorsi con il presule della diocesi cassanese, che ha anche partecipato fattivamente ai lavori della nostra Commissione consiliare offrendo una sua testimonianza relazionando alla celebrazione della Giornata della Memoria e dell'impegno, il 21 marzo scorso". "Scegliendo Galantino - aggiunge Magarò - Papa Francesco ha voluto lanciare altri segnali importanti, puntando su un nome nuovo, che non compariva nel 'totonomine' in circolazione nei mesi scorsi, un vescovo dalla spiccata personalità, teologo di spessore ma semplice e dialogante. Davvero in sintonia con lo spirito francescano di Bergoglio, Galantino si è sempre fatto chiamare don Nunzio da tutti, schermendosi dai titoli e dagli appellativi altisonanti. Ha chiesto di svolgere il suo nuovo incarico 'ad interim', rimanendo vescovo di Cassano allo Jonio. Ricordo che tre mesi fa, venendo per un incontro pubblico a Castiglione Cosentino, è arrivato a bordo di una vecchia Golf che guidava personalmente". "Due anni fa - dice ancora Magarò - quando ha fatto ingresso nella sua Diocesi di Cassano, ha rivolto un discorso incentrato sul dialogo tra le parti sociali. Ha detto 'il nostro futuro si gioca più nelle relazioni che non nella contrapposizione'. E mi piace anche ricordare che intervenendo a Palazzo Campanella, il 21 marzo scorso, ha affermato che 'la cultura dell'illegalità nasce e si sviluppa dove e quando si continua a chiedere 'per favore' ciò che è dovuto 'per diritto', nasce e si sviluppa dove la raccomandazione è considerata regola e sistema'". "Ritengo - conclude Magarò - che questi concetti gli saranno utili anche nei mesi che verranno, mesi cruciali per la definizione di quei cambiamenti strutturali che il Papa intende attuare anche nella Cei"

    Bianchi: saprà interpretare sua misione. "Un riconoscimento importante e meritato per l'impegno, la dedizione e lo spirito pastorale che mons. Nunzio Galantino ha sempre mostrato in questi anni a favore della collettività e del prossimo". Cosi' la deputata del Nuovo centrodestra, Dorina Bianchi, commenta la nomina da parte di Papa Francesco del vescovo di Cassano allo Jonio a segretario generale della Cei. "Una nomina - prosegue Bianchi - che riempie di orgoglio la comunità non solo di Cassano allo Jonio ma di tutta la Calabria. E che assume un significato ancora più particolare inserendosi all'interno di quel processo di riforma e di rinnovamento che Papa Francesco sta portando avanti nella Chiesa. A mons. Galantino vanno le mie confratulazioni, certa che saprà interpretare, come ha sempre fatto, con la massima attenzione e vicinanza alla gente e ai più deboli questa sua nuova missione nella Conferenza episcopale italiana, mantenendo il suo solido legame con la comunità calabrese"

    Magorno: Riscatto del Sud. ''La nomina di Mons. Nunzio Galantino, Vescovo della diocesi di Cassano allo Jonio, a Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana è una notizia che mi riempie di gioia e mi rincuora, come cattolico e come calabrese convinto che anche attraverso l'impegno della Chiesa il sud si possa riscattare'', afferma il deputato del Pd Ernesto Magorno, in una nota. ''Dobbiamo essere grati a Papa Bergoglio - prosegue Magorno - per avere scelto un Vescovo che viene da una diocesi della nostra regione, per portare avanti quell'azione di rinnovamento della quale egli è protagonista e che tanta speranza sta generando in tutto il mondo, non solo nei credenti. Sono certo che Mons. Galantino per il suo impegno pastorale e per la sensibilità sempre dimostrata verso i problemi dei nostri territori, sarà interprete e punto di riferimento di quell'ansia di rinascita che è il sentimento più diffuso tra i calabresi che vogliono guardare con speranza al futuro''.

    M. Oliverio "Un riconoscimento meritato". "La nomina da parte di Papa Francesco di monsignor Nunzio Galantino, vescovo di Cassano allo Jonio, a Segretario generale della Conferenza episcopale italiana ad interim, è il meritato riconoscimento ad una personalità che in questi anni ha saputo interpretare profondamente i sentimenti del popolo e testimoniare, con la propria fede e attraverso il suo ministero, la sua vicinanza ai più deboli e ai più bisognosi". Lo ha detto il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, che nel pomeriggio ha sentito telefonicamente mons. Galantino per porgergli i suoi "più sinceri e sentiti auguri". "Questa nomina così prestigiosa ed alta - ha aggiunto Oliverio - rappresenta anche il giusto premio alla Chiesa di Calabria, chiamata ogni giorno a vivere la propria testimonianza di fede con verità e passione in un territorio troppo spesso abbandonato a se stesso, marginalizzato e bistrattato, in cui i poveri sono sempre più poveri e sempre meno sono i giovani disposti ad immaginare il futuro nella loro terra".

    Pittella "Autorevole voce del Sud". "Grande gioia per la scelta di Papa Francesco di nominare il vescovo della diocesi di Cassano allo Jonio, mons. Nunzio Galantino, a segretario della Conferenza Episcopale Italiana". Lo dichiara Gianni Pittella (Pd), vice presidente vicario del Parlamento europeo. "Un'alta e autorevole voce del Mezzogiorno - prosegue - che vuole riscattarsi dando il meglio di se', rigenerandosi nei suoi valori migliori e operando per la coesione nazionale. L'attenzione di Nunzio Galantino al mondo giovanile e ai temi della crisi sociale meridionale ed italiana saranno sicuramente centrali nel suo nuovo delicatissimo ruolo". "La Chiesa di Papa Francesco - conclude Pittella - persevera nella strada virtuosa del rinnovamento e ció rappresenta una risposta importante alle attese dei cittadini".

    Monsignor Nunzio Galantino è nato a Cerignola (Foggia) il 16 agosto 1948. Teologo, parroco, è professore emerito di Antropologia presso la Pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale di Napoli (sez. S. Luigi), dove ha tenuto corsi anche nei bienni di specializzazione in teologia fondamentale e teologia dogmatica. All’attività accademica ha da sempre affiancato l’impegno pastorale prima come parroco a Cerignola e poi come Vescovo della Diocesi di Cassano all’Jonio. Dopo aver frequentato il Seminario diocesano di Ascoli Satriano, ha compiuto gli studi del ciclo istituzionale presso il Seminario Regionale di Benevento, conseguendovi nel 1972 il Baccalaureato in Teologia. Ha poi proseguito gli studi presso l'Università di Bari, conseguendovi, nel 1974, la laurea in Filosofia. Nel 1981 ha ottenuto il Dottorato in Teologia Dogmatica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (sez. S. Luigi). È stato ordinato sacerdote il 23 dicembre 1972 per la Diocesi di Cerignola - Ascoli Satriano (Foggia). Tra i numerosi incarichi pastorali svolti, dal 1974 al 1977 è stato docente al Pontificio Seminario Regionale di Benevento; dal 1977 parroco di “San Francesco d’Assisi” in Cerignola; vicario episcopale per la Pastorale, vicario episcopale per la Cultura e la formazione permanente. Dal 2004 responsabile del Servizio nazionale per gli Studi superiori di teologia e di Scienze Religiose della Conferenza episcopale italiana. Vice direttore della rivista “Rassegna di teologia”. Dal 1° agosto 1996 Cappellano di Sua Santità. Ha fatto parte del gruppo di ricerca internazionale per lo studio degli aspetti etico-antropologici e scientifici degli xenotrapianti. Il 9 dicembre 2011 il Santo Padre Benedetto XVI lo ha nominato 84esimo Vescovo della Diocesi di Cassano all’Jonio. Il 25 febbraio 2012 è stato ordinato nella cattedrale di Cerignola dal cardinale Angelo Bagnasco e il 10 marzo dello stesso anno ha fatto il suo ingresso nella Diocesi calabrese. È autore di diversi volumi e saggi di antropologia.

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