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    Guccione scrive al Ministro "A Cosenza sanità al collasso, sistema sta per implodere"

     

    Guccione scrive al Ministro "A Cosenza sanità al collasso, sistema sta per implodere"

    27 dic 13 ''A Cosenza ed in provincia persiste e peggiora col passare dei giorni la situazione di grave emergenza sanitaria che più volte è stata denunciata nei mesi scorsi. Prima che l'intero sistema sanitario imploda definitivamente, le autorità competenti hanno il dovere di intervenire''. E' quanto sostiene il consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione in una lettera inviata al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, al sottosegretario Paolo Fadda, al prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, al sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, in qualità di presidente della Conferenza dei sindaci della provincia di Cosenza e, per conoscenza, all'Ispettore capo del Tavolo Interministeriale, Francesco Massicci e al Comitato nazionale Lea (Livelli essenziali di assistenza). "La grave situazione di cui parla Guccione - riporta la nota - emerge, tra l'altro, in maniera chiara ed incontrovertibile dall'osservazione della realtà e dalle verifiche, dagli atti e dai provvedimenti compiuti in questi mesi dagli uffici e dalle autorità competenti"". ''La verifica sugli ospedali 'Spoke' di Castrovillari, Corigliano-Rossano, Cetraro-Paola - è scritto nella lettera - ha evidenziato che, degli 805 posti letto per acuti e post acuti assegnati, oltre un terzo di quelli previsti dai decreti non sono stati ancora attivati e la provincia di Cosenza risulta completamente sguarnita di varie Unità operative ospedaliere come Urologia chirurgica, Chirurgia vascolare, Chirurgia maxillo facciale, Chirurgia ortopedica, Emodinamisti, etc. Da quasi due anni sono stati chiusi o disattivati in provincia di Cosenza i presidi ospedalieri di San Marco Argentano, Mormanno, Lungro, Trebisacce, Cariati e Praia a Mare e sono stati depotenziati i presidi ospedalieri di San Giovanni in Fiore ed Acri, senza che, ai servizi ospedalieri erogati da questi presidi, siano stati sostituiti, contestualmente, altrettanti servizi sanitari alternativi territoriali. Anche la prevista trasformazione degli ospedali dismessi in Capt e Case della Salute non è stata realizzata. All'Annunziata di Cosenza, che ha avuto assegnato 645 posti-letto per acuti (Decreto 107 del 2012), alla data odierna ne risultano essere attivi solo 427, cioè 218 posti-letto in meno per acuti (Delibera n.12/74 del 21.11.2013, Azienda ospedaliera di Cosenza. Oggetto: posti-letto attivi) che, sommati alla mancanza di 204 dirigenti medici e di 453 tra infermieri, tecnici-radiologi e assistenti sociali sta creando, di fatto, una situazione che potrebbe, da un giorno all'altro, provocare la chiusura o l'accorpamento di numerosi reparti, come ha recentemente dichiarato anche il direttore generale dell'Azienda Ospedaliera cosentina". ''Da questo quadro - afferma Guccione - emerge una situazione di grave e continua minaccia alla salute dei cittadini della provincia di Cosenza, poiché è a rischio l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza e la stessa continuità assistenziale. Il Commissario Giuseppe Scopelliti, non avendo garantito ciò che è previsto dal Piano di Rientro e dai Decreti, ha creato una vera e propria situazione di emergenza sanitaria che, a breve, rischia di fare implodere l'intero sistema sanitario della provincia di Cosenza".

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