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Federfarma "Allarma indifferenza Asp Catanzaro"

23 dic 13 "E' sconcertante, se non allarmante, la totale indifferenza dell'Asp in vista dello sciopero delle farmacie proclamato per il 7 gennaio". Lo afferma, in una nota, il presidente di Federfarma Catanzaro, Vincenzo Defilippo. "Proprio l'ente istituzionalmente preposto alla tutela della salute del cittadino - aggiunge - non sta facendo assolutamente nulla per fare in modo che le farmacie restino aperte. I responsabili dell'Asp di Catanzaro possono anche parlare di trasparenza ed altri ottimi principi, ma nella situazione in cui ci troviamo le parole e i buoni propositi da soli, purtroppo, non bastano. Occorrono fatti concreti ed urgenti. I titolari di farmacia vivono anch'essi le difficoltà del 'particolare momento storico' e ogni ritardo nei pagamenti, anche 'di soli 90 giorni', assume una particolare gravità, contabilmente e compiutamente documentabili. Proprio per amore di trasparenza, abbiamo ritenuto doveroso avvisare la popolazione delle gravi conseguenze che si verificheranno nei prossimi giorni a causa dell'inadempienze dell'Asp, quando i cittadini troveranno le farmacie chiuse e dovranno, poi, pagare di tasca propria tutti i medicinali e aspettare il rimborso. Perchè la chiusura è solo la prima iniziativa di protesta. Non sono lontani i tempi in cui gli odierni governanti, allora consiglieri di minoranza, manifestavano solidarietà nei confronti dei farmacisti calabresi, troppo spesso messi da parte nelle scelte discrezionali degli enti preposti alle ripartizione delle risorse economiche disponibili". "I nostri bravi e premiati amministratori - dice ancora Defilippo - devono spiegare perché i catanzaresi devono avere meno diritti rispetto agli altri cittadini calabresi visto che nelle altre Asp settembre 2013 è stato pagato e ottobre è in pagamento. I farmacisti catanzaresi, oramai, sono disillusi ed avviliti, perché quella 'nuova stagione' che era stata promessa come un'isola felice, è rimasta nelle righe degli articoli di stampa datati marzo 2010. Se la coerenza avesse prevalso, la comunione di intenti tra i farmacisti e l'Asp avrebbe raggiunto livelli storici. Ma per scrivere la storia, bisogna avere coraggio e senso di responsabilità. Per questo oggi, come farmacisti e come cittadini, diciamo basta".