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    Estorsioni della ndrangheta in Lombardia 8 arresti dei CC, equestrati beni per 3 mln

     

     

    Estorsioni della ndrangheta in Lombardia 8 arresti dei CC, equestrati beni per 3 mln

    18 dic 13 Otto persone sono state arrestate in Lombardia dai carabinieri a seguito di una operazione contro la ndrangheta che ha portato alla luce un giro di estorsioni legate ad ambienti della criminalità organizzata. L'indagine, denominata 'Grillo parlante 2', secondo quanto si è appreso fa specifico riferimento al fenomeno ''dell'infiltrazione mafiosa nel tessuto economico-imprenditoriale locale'' della Lombardia, argomento al centro ieri, a Milano, della Commissione Antimafia. Nasce dall'attività investigativa conclusa nell'ottobre del 2012, quando furono arrestati 23 soggetti ritenuti appartenenti o collegati alla criminalità organizzata di origine calabrese operante in Lombardia vicini alla cosca Mancuso, attiva stabilmente in Milano e provincia. I carabinieri del Comando provinciale di Milano stanno eseguendo le ordinanze, oltre che in Lombardia, anche in alcune province del Sud Italia.

    I destinatari dei provvedimenti in carcere sono Sabatino Di Grillo, di 38 anni, Vincenzo Evolo, di 51 (entrambi già in cella rispettivamente a Opera e Torino), e Rocco Barbaro, di 41, preso sulla strada per Roma. Altre due persone sono finite ai domiciliari e a tre è stato imposto l'obbligo di firma. Tra questi c'è anche un pluripregiudicato 60enne, M.D., originario di Vibo Valentia, ritenuto un prestanome della cosca e accusato di gestire "tramite intestazioni fittizie immobili e terreni riconducibili alle attività illecite poste in essere dall'organizzazione mafiosa". L'autorità giudiziaria gli ha per questo sequestrato, ai fini della confisca, 3 villette, 2 capannoni industriali, 10 appartamenti e 13 terreni agricoli ubicati nei comuni di Cuggiono, Boffalora Ticino, Renate Ticino, Castano Primo e Robecchetto con Induno, per un valore complessivo che supera i tre milioni di euro.

    Sequestrati 3 mln di beni. Nell'operazione dei carabinieri di Milano che ha portato alla luce un giro di estorsioni legate ad ambienti della criminalità organizzata, è rimasto coinvolto anche un pluripregiudicato 60enne, M.D., originario di Vibo Valentia, ritenuto un prestanome della cosca Mancuso di Limbadi (Vibo Valenza). L'uomo, secondo le accuse ''tramite intestazioni fittizie gestiva immobili e terreni riconducibili alle attività illecite poste in essere dall'organizzazione mafiosa''. All'interessato è stata applicata la misura della sorveglianza speciale e sono stati sequestrati, ai fini della confisca, su disposizione del Tribunale di Milano, 3 villette, 2 capannoni industriali, 10 appartamenti e 13 terreni agricoli ubicati nei Comuni di Cuggiono, Boffalora Ticino, Renate Ticino, Castano Primo e Robecchetto con Induno. Il valore complessivo dei beni in sequestro supera i tre milioni di euro.

    Imprenditori si rivolgevano ai clan per aiuto. Gli imprenditori della Lombardia, non solo quelli originari del sud, si rivolgevano spontaneamente agli 'ndranghetisti per riscuotere i crediti nei confronti dei propri debitori. È il quadro che emerge dall'inchiesta 'Grillo Parlante 2' condotta dalla Procura di Milano, che ha portato a otto ordinanze di custodia cautelare. Secondo gli inquirenti, gli imprenditori preferivano rivolgersi all''antistato' piuttosto che alla giustizia ordinaria per ottenere giustizia, perché consapevoli che in questo modo avrebbero recuperato rapidamente parte della cifra.

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