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    Dal 26 dicembre scatta norma per meno piombo in acqua potabile

     

     

    Dal 26 dicembre scatta norma per meno piombo in acqua potabile

    15 dic 13 Meno piombo nell'acqua potabile: e' con questo obiettivo che dal prossimo 26 dicembre scatteranno in Italia i nuovi limiti previsti da un Decreto legislativo del 2001 che ridurranno da 25 microgrammi per litro a 10 microgrammi per litro, la presenza tollerata per legge. In sostanza, si riduce di oltre la meta' la quantita' massima tollerata in questi anni di transizione. Il piombo e' un metallo tossico. Causa disturbi neurologici e del comportamento, ma anche malattie cardiovascolari ed e' recentissimo l'ultimo allarme dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' per proteggere i bambini dall'esposizione ambientale al piombo che puo' causare ritardi nello sviluppo neurologico, come ricorda anche la ''Nota informativa in merito alla potenziale contaminazione da piombo in acque destinate a consumo umano'' pubblicata dall'Istituto Superiore di Sanita'. E nel documento si ricorda che ''e' importante evitare l'assunzione di acqua contenente livelli di piombo superiori ai limiti di legge, soprattutto per le donne in stato di gravidanza, neonati e bambini al di sotto dei 6 anni di età''. Il vero rischio, alla luce di tutti i controlli realizzati in questi anni, e' legato alle vecchie tubature nei vecchi palazzi, come quelli ad esempio dei centri storici. I controlli a monte, nel percorso dagli acquedotti fino agli edifici, infatti non hanno registrato problemi. A Firenze - e' questo il caso citato nel documento - e' stata stimata una quota di circa il 30% di edifici a rischio ed e' stato trovato un superamento del valore di 10 microgrammi per litro nel 5% dei campioni analizzati. In caso di edificio pubblico la Asl puo' interviere per obbligare ad un intervento, anche se non e' chiaro quali possano essere le eventuali sanzioni. ''La rimozione del piombo in contatto con l'acqua è l'unica soluzione definitivamente efficace per eliminare il rischio'', spiega l'Istituto Superiore di Sanita' consigliando la sostituzione dei materiali contenenti piombo a contatto con l'acqua potabile con gli altri materiali in regola con le norme. Nel frattempo per evitare il rischio, in caso di sospetto che le tubature di casa non siano a regola, come soluzione temporanea si consiglia di non utilizzare per bere o preparare alimenti l'acqua che ha ristagnato nelle tubature per un tempo prolungato (orientativamente superiore alle 4 ore). Qualora l'acqua non sia stata utilizzata per un periodo di tempo prolungato (ad esempio nel caso del primo flusso della mattina dopo la stagnazione notturna o dopo un periodo prolungato di assenza dall'abitazione) è necessario lasciar scorrere l'acqua per alcuni minuti prima di utilizzarla per bere o cucinare. Ma serve ricordare che il tempo necessario per il ricambio dell'acqua nell'impianto domestico dell'edificio è differente a seconda della lunghezza e complessità dell'impianto.

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