Riferimenti: Pentito arrestato e poi rilasciato

08 dic 13 "Risulta sconcertante quanto accaduto al collaboratore di giustizia Luigi Bonaventura di Crotone". Lo afferma in una nota la Presidente del Coordinamento nazionale antimafia 'Riferimenti', Adriana Musella. "Due giorni fa - aggiunge - mentre Bonaventura dava testimonianza in un convegno presso l'università statale di Brescia è stato arrestato e definito un pericoloso boss latitante da circa 10 anni. C'è voluto poi l'intervento di un magistrato della Dda di Catanzaro per farlo liberare. Ma quando lo Stato diventerà credibile?". "Non c'è coordinamento sul territorio - conclude Musella - e finisce che chi primo si alza in questo Paese comanda. E' una vergogna. A Luigi Bonaventura la mia solidarietà e quella dell'associazione che presiedo"

Arrestato per sbaglio. "Sono entrati nella stanza poco dopo le 6 del mattino. Ho impiegato tanto per far capire che non ero latitante facendogli anche chiamare dal mio caposcorta di Termoli. Nulla da fare e sono stato portato in Questura. Solo dopo la chiamata di un magistrato di Catanzaro mi hanno liberato. Tutto paradossale". Lo ha detto Luigi Bonaventura, il collaboratore di giustizia arrestato per sbaglio a Brescia dopo un convegno contro le mafie al nord, in una intervista a Giuseppe Spatola del quotidiano Bresciaoggi, in edicola domani, che ne ha diffuso un'anticipazione. "La polizia non ha colpa - ha spiegato Bonaventura -. Ad oggi non ho ancora avuto le scuse di nessuno...".