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    Mareggiata danneggia parco antica Kaulonia

     

     

    Mareggiata danneggia parco antica Kaulonia

    03 dic 13 Una violenta mareggiata ha danneggiato il parco archeologico dell'antica Kaulonia, a Monasterace. La mareggiata ha divorato la duna che aveva protetto finora gli antichi resti del parco archeologico. Il basamento del tempio dorico ed il mosaico ellenistico di recente scoperta, il più grande della Magna Grecia, si trovano ora a poco più di venti metri dal mare. L'archeologo Francesco Cuteri, che sta lavorando agli scavi nel parco, ha lanciato un appello per chiedere interventi urgenti.

    Archeologo: Proteggere aerea. "E' urgente l'immediata realizzazione di opere di protezione". E' l'appello rivolto dall'archeologo Francesco Cuteri dopo che una violenta mareggiata ha danneggiato il parco dell'antica Kaulonia. "La recentissima mareggiata - ha aggiunto - ha danneggiato in maniera forte l'area archeologica, divorando la duna che ha protetto finora gli antichi resti". Cuteri ha lanciato un appello attraverso Facebook per chiedere aiuto. "Ci serve qualcuno - ha detto - che ci dia una mano a salvare l'antica Kaulonia. Dopo lunghi anni, Poseidon il possente, dalla social pagina dell'Olimpo, ha preteso dall'antica città di Kaulonia il pagamento di un pesante tributo di memorie". E poi l'archeologo, in modo provocatorio, ha rivolto un invito: "Alla prossima tempesta - scrive - ritroviamoci sulla spiaggia di Monasterace. Se saremo in tanti, soffiando tutti insieme contro vento riusciremo in qualche modo a contenere i danni". Nel luglio scorso Cuteri ha riportato alla luce il piu' grande ed articolato mosaico ellenistico della Magna Grecia. Nel 2012, inoltre, furono trovati alcuni riquadri raffiguranti un drago ed un delfino. Gli altri riquadri scoperti quest'anno raffigurano un piccolo delfino, un nuovo drago ed un grande delfino che fronteggia il drago scoperto lo scorso anno. L'ambiente è stato ribattezzato "La sala dei draghi e dei delfini" e la scoperta conferma che ci si trova in presenza di uno dei più grandi mosaici ellenistici di Magna Grecia, con una estensione di circa 30 metri quadrati. La sua cronologia oscilla tra la fine del IV ed i primi decenni del III sec. a.c. Ai lavori, coordinati da Cuteri, stanno partecipando studenti provenienti da universita' italiane e dall'ateneo di Bahìa Blanca, in Argentina. La direzione scientifica è affidata a Maria Teresa Iannelli, della Soprintendenza per i Beni archeologici della Calabria.

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