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    Imprenditore di Belvedere disperato, "Vanto crediti per un mln di euro"

     

     

    Imprenditore di Belvedere disperato, "Vanto crediti per un mln di euro"

    23 apr 13 Vanta da almeno tre anni un credito di un milione e 200 mila euro col Comune di Belvedere Marittimo per i lavori fatti in occasione dei danni provocati dalle alluvioni avvenute tra il 2009 ed il 2010. Il protagonista è Filippo Natale, di 49 anni, amministratore unico della società New Building srl, che ora si trova disperato minaccia di occupare la sede del Comune perché deve far fronte a pagare una serie di imposte e tasse. Equitalia, dal canto suo, si è attivata per contattare l'imprenditore e provvedere alla compensazione dei debiti con i crediti. "Morirò ucciso per effetto di uno Stato usuraio e tiranno - afferma Filippo Natale - che sopprime i suoi cittadini anziché tutelarli. A nulla sono valse le mie proteste civili per chiedere l'eventuale compensazione tra debiti e crediti. Dopodiché ho di fatto impedito che il pignoramento venisse effettuato senza la presenza del mio legale. Ma dico di più: se il pignoramento diventasse esecutivo, vi preannuncio sin d'ora che provvederò ad occupare subito il Comune di Belvedere Marittimo per effetto del debito che lo stesso ha nei miei confronti". La situazione vissuta da Filippo Natale è simile a quella di una quindicina di imprenditori che, tra il 2009 ed il 2010, eseguirono i lavori urgenti in occasione di frane e smottamenti provocati dalle alluvioni. Tutti gli imprenditori attendono dal Comune le somme che, al momento, nonostante la Presidenza del Consiglio dei Ministri abbia emesso due decreti, non sono state pagate. "Per effetto dei miei debiti ascritti alle loro spettanze - aggiunge l'imprenditore - mi hanno contattato per effettuare il pignoramento delle poche attrezzature rimaste e grazie alle quali effettuiamo piccole lavorazioni per la sopravvivenza non dell'azienda, ma personale e della mia famiglia. La sommatoria di tali interventi, contabilizzati, fatturati, verificati e pure certificati, ammonta a circa un milione e 300 mila euro, per i quali a tutt'oggi non abbiamo ricevuto neanche un euro. Per effetto di tali esorbitanti esposizioni, mio malgrado mi sono trovato ad accumulare debiti verso gli enti dello Stato, verso i fornitori e verso le maestranze". "Poiché - conclude Natale - i tempi di riscossione di tali crediti si dilatavano all'infinito, per effetto di coscienza e giustizia ho dovuto alienare numerosi beni e macchinari per poter pagare le maestranze e parte dei fornitori, omettendo di ottemperare al pagamento delle spettanze degli enti pubblici per una cifra inferiore ai 200 mila euro, oggi diventati nelle mani di Equitalia pari ad oltre 350 mila euro, per effetto di interessi e sanzioni ai limiti di tassi usurai". Sulla vicenda, in serata, è intervenuta Equitalia affermando che "non è stato effettuato alcun pignoramento dei beni dell'impresa del signor Filippo Natale. Gli uffici di Equitalia Sud di Cosenza stanno contattando il signor Natale per fornirgli tutte le informazioni e l'assistenza necessarie per provvedere alla compensazione dei crediti e dei debiti come previsto dalla normativa vigente"

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