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    Falsi rimborsi a clinica, 10 indagati a Crotone

     

     

    Falsi rimborsi a clinica, 10 indagati a Crotone

    15 apr 13 La Digos di Crotone ha notificato dieci avvisi di conclusione indagini nell'ambito di un'inchiesta della Procura su una presunta truffa alla Regione Calabria in relazione ai rimborsi percepiti dalla clinica Villa Giose, poi fallita e adesso acquistata da una nuova società, e pagati dall'Azienda sanitaria provinciale. Nel corso delle indagini, oltre alla truffa ai danni dell'Asp, che secondo l'accusa sarebbe stata attuata dai fratelli Giovanni, Alfonso e Anastasia Ussia, di 64, 62 e 59 anni, titolari della casa di cura Villa Giose, sono emersi anche presunti tentativi di truffa ai danni degli stessi Ussia. I titolari della clinica, per l'accusa, nel 2008 e 2009 avrebbero dichiarato di avere eseguito operazioni chirurgiche per patologie complesse in realtà mai effettuate. Inoltre avrebbero indotto alcuni pazienti a riferire ai medici curanti l'esistenza di di false malattie per ottenere la prescrizione necessaria a chiedere il rimborso. Alcuni pazienti sarebbero stati costretti a sostenere il costo dell'intervento nonostante la clinica avesse ricevuto il rimborso dell'Asp. In questo troncone di indagine è indagata per favoreggiamento anche la segretaria di uno studio Ussia, Rossella Anania (44) perché avrebbe contattato alcuni pazienti della clinica, promettendo la restituzione delle somme pagate a patto di dichiarare il falso agli investigatori. Il consulente finanziario Vincenzo Speziali (39), è indagato, per estorsione e millantato credito perché avrebbe estorto 12 mila euro a Giovanni Ussia facendogli intendere che senza il suo intervento, la Regione Calabria avrebbe revocato le convenzioni stipulate tra villa Giose e l'Asp. In un altro filone di indagini sono coinvolti un impiegato di Italgas, Giuseppe Scicchitano (43), un commercialista, Umberto Conforto (56), di Catanzaro, e due fratelli Ussia, che avrebbero simulato la vendita della clinica sostenendo che la maggioranza delle quote era detenuta dalla società Villa Giose Hospital Finance che in realtà non aveva alcuna quota di Villa Giose. Un consulente finanziario, Giuseppe Mazzullo (53), Scicchitano, un impiegato assicurativo Ina-Assitalia, Marco Andreotti (40), di Sesto San Giovanni (Milano) e un consulente finanziario, Sergio Pisaneschi (70), residente a Montecatini (Pistoia), infine, sono accusati di tentata truffa aggravata perché avrebbero tentato di consegnare a Ussia false polizze dell'Istituto Ina-Assitalia al fine di creare una linea di credito bancaria presso una non meglio specificata filiale della Bnl di Milano.

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