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    Intimidazione azienda De Masi, Commenti e reazioni

     

     

    Intimidazione azienda De Masi, Commenti e reazioni

    14 apr 13 "Preoccupazione ed inquietudine per il grave atto violento contro l'imprenditore De Masi ed il suo gruppo". Lo afferma in una nota don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera. "Le modalità dell'intimidazione - aggiunge - con utilizzo di armi non convenzionali e dopo solo poche settimane dall'avvio di una nuova attività sono brutti segnali che non possono essere sottovalutati. A nome delle oltre 1600 associazioni della rete di Libera continueremo, oggi più che mai, ad essere affianco all'imprenditore De Masi impegnato da tempo in un' opera di riscatto sociale e civile in un territorio difficile come quello della Piana di Gioia Tauro". "Auspichiamo e siamo fiduciosi - prosegue don Ciotti - che le Autorità preposte avvieranno tutte le opportune iniziative per garantire tutela e sicurezza all' imprenditore De Masi ed al suo Gruppo"

    Il senatore Antonio Caridi esprime piena solidarietà all'imprenditore Antonino De Masi, alla famiglia ed al personale dell'azienda così fortemente colpiti da un grave atto intimidatorio. "Lo Stato - afferma - nelle sue diverse articolazioni, le istituzioni e l'intera classe politica devono sostenere il gruppo De Masi impegnato in una realtà territoriale particolare a lavorare quotidianamente per la crescita di questo territorio ed il riscatto sociale della sua gente. Occorre garantire adeguate condizioni di sicurezza per l'imprenditore Antonino De Masi e per le sue aziende e per questo il senatore Caridi chiede l'attivazione delle misure necessarie per assicurare la tutela di quanti continuano ad operare in mezzo a tante difficoltà e davanti a rischi concreti". All'intero gruppo De Masi il senatore Caridi rivolge l'invito a "proseguire nel suo impegno, anche per dimostrare che si può crescere insieme in una Calabria migliore e soprattutto libera dai condizionamenti e dalle pressioni delle forze oscure rappresentate dalle organizzazioni criminose che tentano di dettare legge a tutti i calabresi onesti".

    "Giorni fa avevo espresso il mio plauso nei confronti dell'iniziativa di Nino De Masi, con cui si chiedeva alla Camera e al Senato della Repubblica l'istituzione d'una commissione d'inchiesta sul credito". Lo afferma in una nota Agazio Loiero (Ad). "Tema - aggiunge - quanto mai scottante, quello del rapporto tra mondo bancario ed impresa, tanto più in una Regione come la nostra. Non siamo stati in tanti a farlo, ma io avvertivo forte l'esigenza di esprimere il mio sostegno pubblico (come del resto avevo già fatto da Presidente) per questa situazione in cui De Masi è stato messo dalle banche. Adesso ci si mette anche questo gravissimo atto criminale, che suscita tutta la mia indignazione, consapevole dell'estrema difficoltà in cui è costretto ad operare oggi in Calabria chi lavora in modo serio ed onesto". "A Nino De Masi - conclude Loiero - dico di non cedere, di andare avanti, a testimonianza che esiste una Calabria diversa, migliore, operosa e libera".

    "La grave intimidazione di cui è stato fatto oggetto l'imprenditore Antonino De Masi richiede una ferma reazione delle Istituzioni e delle forze democratiche". Lo afferma in una nota il parlamentare e commissario regionale del Pd, Alfredo D'Attorre. "De Masi - aggiunge - è un esempio per i tanti imprenditori che non intendono cedere al ricatto della criminalità organizzata. Lo Stato è chiamato da subito a fare la sua parte perché siano assicurate condizioni di sicurezza a chi afferma con coraggio l'idea che in Calabria si possa fare impresa in condizioni di legalità. A Nino De Masi testimoniamo la nostra solidarietà e vicinanza. I poteri criminali che lo minacciano sappiano che terremo alta sul piano politico l'attenzione attorno alla sua esperienza e impediremo che si determinino condizioni di sottovalutazione o isolamento dopo quanto è avvenuto".

    Il Coordinamento Nazionale antimafia Riferimenti esprime il proprio sconcerto per l'attentato perpetrato ai danni dell'imprenditore De Masi. "E' questa - è scritto in una nota - una guerra dichiarata dal potere del sistema criminale allo stato di diritto e ai suoi cittadini. E' un fatto gravissimo che crea sconforto grande a chi è in trincea e deve nel quotidiano registrare la propria solitudine. Proprio due giorni fa Nino De Masi aveva richiesto ad Adriana Musella il sostegno dell"associazione da lei diretta nella denincia da lui avviata contro i crimini finanziari del sistema bancario. Il Coordinamento Riferimenti, facendo propria la denuncia dell'imprenditore l'ha rilanciata con un comunicato alla Stampa e alle massime istituzioni dello Stato. Oggi, alla luce di quanto accaduto, ancora una volta, il Coordinamento Riferimenti inoltra con forza la richiesta di Antonio De Masi, chiedendo alle Istituzioni attenzione e responsabilità nei riguardi dei drammi vissuti in questo momento dal popolo italiano. La storia insegna che nei momenti di vuoto di potere avvengono le cose peggiori. Non è più ammissibile essere ricattati dai sistemi criminali,tra i quali non si esclude quello finanziario".

    "Il grave atto intimidatorio perpetrato nei confronti dell'azienda del Gruppo De Masi Global Repairs ubicata a Gioia Tauro, nei confronti del cui capannone sono stati sparati oltre 40 colpi di Kalashnikov, suscita sdegno e preoccupazione". Lo afferma in una nota Girolamo De Maria del Pd. "Il Gruppo De Masi, la cui azienda - prosegue la nota - presa di mira si occupa di lavori di riparazione di manutenzione di mezzi portuali compresi container, già in passato è stato vittima di numerosi atti intimidatori. Tali gesti vigliacchi, che vanno deplorati fermamente, colpiscono non solo gli imprenditori vittime del violento attentato ma l'intera comunità pianigiana e della provincia reggina, impegnata in una difficile opera di riscatto sociale e civile al quale il territorio provinciale aspira. A nome mio e del Partito Democratico reggino manifesto la propria vicinanza e solidarietà al Gruppo Demasi, un gruppo imprenditoriale d'eccellenza il quale, pur operando in un contesto territoriale difficile, si è da sempre distinto per dinamismo e capacità d'innovazione oltre che per le coraggiose ed impegnative sfide a difesa della legalità. Con l'auspicio che vengano rapidamente individuati e puniti i responsabili del grave gesto intimidatorio".

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