Arresto Ispettore Polizia, il legale: no a gogna mediatica - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Arresto Ispettore Polizia, il legale: no a gogna mediatica

11 apr 13 Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni dell’avvocato Manlio Caruso in riferimento all’arresto dell’Assistente Capo Katia Elia, in servizio presso la Questura di Cosenza.
"Katia Elia è un membro delle forze dell'ordine della Polizia di Stato con uno stato di servizio eccellente. È stata nominata pochi mesi fa Cavaliere dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Si tratta di una persona nei confronti della quale vengono svolte al momento indagini preliminari. Ciò significa che non è stata ancora emessa una sentenza di condanna per cui, da difensore di fiducia dell'assistente capo Katia Elia, vorrei chiedere di concedere alla stessa, come è giusto che sia e come prevede il nostro ordinamento giuridico, il beneficio del dubbio indipendentemente dal fatto che sia un'appartenente alla Polizia di Stato: una persona è innocente fino a quando non viene emessa una sentenza definitiva. In alcuni articoli pubblicati oggi sui principali quotidiani calabresi si parla di "pianto della vergogna" che la mia assistita avrebbe inscenato al momento dell'arresto. Se un pianto c'è stato è sicuramente da ricondurre allo stato d'animo e psicologico di chi, non avendo nulla da temere, si è vista arrestare dagli stessi colleghi con cui aveva lavorato fino a cinque minuti prima. Chi, da persona onesta e perbene come è l'assistente capo Katia Elia, non avrebbe versato una lacrima? La gogna mediatica è qualcosa da evitare soprattutto in casi del genere. Ogni cittadino ha diritto al beneficio del dubbio fino a quando non viene pronunciata una sentenza definitiva. Siamo ancora in fase di indagini preliminari, non dimentichiamolo. Questa vicenda dovrà essere scandagliata fino in fondo e verrà fatto".