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    Il pizzo sul turismo, 4 arresti dei carabinieri a Tropea

     

     

    Il pizzo sul turismo, 4 arresti dei carabinieri a Tropea

    10 apr 13 Quattro persone sono state arrestate dai carabinieri a Tropea nel corso di una operazione chiamata 'Rocca Nettuno'. Gli arrestati, di cui due in carcere e due ai domiciliari, viene contestato il reato di estorsione aggravata dalle modalità mafiose nei confronti di titolari di strutture ricettive nella zona di Tropea. Tra le persone finite in carcere ci sono esponenti della cosca di 'ndrangheta dei Mancuso di Limbadi (Vibo Valentia). L'ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti dei quattro arrestati stamane dai carabinieri di Tropea è stata emessa dal Giudice per le indagini preliminari distrettuale di Catanzaro. Le indagini dei carabinieri, coordinate dal sostituto procuratore della Dda del capoluogo calabrese, Simona Rossi, hanno portato ad individuare gli autori di numerose estorsioni nei confronti dei titolari di strutture ricettive della zona di Tropea. In alcuni episodi le vittime erano costrette a pagare somme di denaro mentre in altre circostanze gli veniva imposto l'assunzione di persone presso le loro attività commerciali.

    Richieste estorsive fino a gennaio 2013. Sono andate avanti fino a gennaio del 2013 le richieste estorsive ai danni delle strutture ricettive Rocca Nettuno di Tropea e Garden Resort di Pizzo, nel vibonese. E' quanto emerge dalle indagini dei carabinieri che stamane hanno arrestato quattro persone per il reato di estorsione, aggravata dalle modalità mafiose. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata notificata al boss dell'omonimo clan Antonio La Rosa, di 51 anni, detto Ciondolino, ed al fratello Francesco, di 42, detto U Bimbu, entrambi di Tropea. Agli arresti domiciliari sono finiti, invece, Gerardo Piccolo, di 41 anni, e Giuseppina Costa, di 36. Ad Antonio La Rosa viene contestato anche il reato di danneggiamento ai danni di un'autovettura dell'albergo. I particolari dell'operazione sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, e dai carabinieri di Tropea e Vibo Valentia. "A volte succede - ha detto Lombardo - che la giustizia arrivi tardi, ma questa volta è stata tempestiva visto che le condotte di reato sono riferite fino al gennaio scorso. Antonio La Rosa voleva riprendersi il controllo del territorio sia del Rocca Nettuno che del Garden non solo attraverso le assunzioni imposte ma anche con la protezione dell'attività, per una somma di 40 mila euro annuali".

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