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    Rimborsi Regione, Scopelliti "Infedeli pagheranno"

     

     

    Rimborsi scandalo Regione Calabria, Scopelliti "Infedeli pagheranno"

    05 apr 13 "Noi non abbiamo elementi ad oggi se non quello che è emerso sui giornali. Certo è che se sono stati commessi questi errori, sono gravi e ognuno dovrà prenderne atto e trarne le dovute conseguenze". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti incontrando i giornalisti in una conferenza stampa indetta all'ultimo momento questa mattina a proposito ai consiglieri regionali indagati per peculato dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria per la vicenda dei falsi rimborsi. "E' anche vero però - ha aggiunto Scopelliti - che leggendo le dichiarazioni del procuratore aggiunto di Reggio, Ottavio Sferlazza, un magistrato molto serio, emerge il fatto che ci vorrà ancora qualche tempo per capire chi sono gli eventuali responsabili. E, quindi, se ci sono degli infedeli nella politica, credo che anche su altri livelli ci siano degli infedeli che hanno trasmesso notizie che ancora oggi devono avere conferma dagli atti che la Procura giustamente porterà avanti". "Credo che questo - ha detto Scopelliti - sia un fatto che ovviamente crea scompiglio, che crea e genera una confusione, forse voluta da alcuni per i quali tutto è melma. E noi non siamo d'accordo su questo. Penso che si tratti di un ennesimo gesto che certamente non aiuta questa Regione e la sua classe dirigente, che non è solamente quella politica, così come non aiuta le istituzioni calabresi. Chi è responsabile, certo, dovrà assumersi le sue responsabilità. Noi siamo garantisti, ma di fronte a errori così evidenti, qualora queste cose dovessero essere vere, non c'é altro da fare. Pare, comunque, che già qualcuna di queste situazioni cominci a smontarsi, come sembra essere il caso della 'lap dance, che altro non sarebbe che la pubblicita' del taxi o di un ristorante. Tutto questo serve a creare soltanto caos e a enfatizzare, in una regione che non ne ha bisogno, per la sua condizione sociale". "E' gravissimo - ha concluso Scopelliti - enfatizzare in questo modo situazioni che forse non sono di tale gravità, ma che se dovessero essere sono di natura personale, ognuno dovrà risponderne non soltanto alla magistratura, ma anche ai partiti e ai cittadini". Insoma, nella sua chiosa il Presidente Scopelliti tira in ballo la stampa che ha l'unica colpa di fare il suo dovere, perchè se una notizia c'è il giornalista ha il dovere di pubblicarla. E' il suo mestiere.

    --- Video Il video della conferenza di Scopelliti

    No a svergogna. "Sono tre giorni che si pubblicano notizie su indagati, mentre la magistratura dice che ha bisogno di tempo per valutare le cose. Credo che adesso ci sia la necessità, con urgenza, di non dover sputtanare l'intera classe dirigente mettendo tutti nel calderone e pensando di fare una comunicazione che svergogna l'intera classe dirigente e l'intera regione". Lo ha detto il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti in relazione all'inchiesta della Procura di Reggio Calabria sui rimborsi. All'incontro hanno partecipato anche i senatori Antonio Gentile, Piero Aiello e Antonio Caridi e l'assessore regionale all'Agricoltura Michele Trematerra. "Siamo dinanzi ad un fatto grave - ha aggiunto Scopelliti - e se c'é qualcuno che dovrà trarre le conseguenze sul versante politico, spero che questo venga fatto al momento opportuno da chi è responsabile. Credo anche, però, che si debbano trarre le dovute conseguenze anche da parte di chi queste notizie le mette in circolo". "Sulla vicenda dei rimborsi - ha detto ancora il Governatore - si è detto che Scopelliti non parla. Non parlo perché ho aspettato per capire: ma qui non si capisce ancora nulla. Comunque non potevo stare nemmeno zitto perché può darsi che i tributi che qualcuno ha pagato, e di cui qualcun'altro ha scritto, sono i tributi magari della segreteria politica che uno ha preso. E' così, non è così? Non lo so. Vado pure io a naso perché escludo che una persona intelligente, un politico, paghi i tributi di casa sua con i soldi del gruppo. Sarebbe una follia. Ecco perché dico che ciascuno dovrà trarre le sue conseguenze". "Se noi ci fossimo trovati davanti a dieci indagati con nome e cognome - ha detto ancora il presidente della Regione - ognuno avrebbe avuto la possibilità di difendersi o di assumersi le sue responsabilità, dandone conto, oltre che alla magistratura, anche ai partiti di provenienza. E' inconcepibile, però, che si possa apprendere una notizia senza che ancora si sappiano i nomi perché vuol dire che si vuole sputtanare la classe dirigente di un'intera regione in maniera vergognosa e che si debba ancora attendere 10-15 giorni per sapere chi sono gli eventuali responsabili di queste nefandezze. Non devo difendere nessuno: chi sarà indicato come colpevole dovrà dimostrare la sua innocenza e noi, per quanto ci riguarda, saremo inflessibili. Consentitemi, però, di difendere chi non ha abusato di nulla, é persona perbene e fa politica onestamente". "Il messaggio dunque - ha concluso Scopelliti - è che non si può generalizzare, soprattutto in un momento particolare della vita di questa regione, così difficile e così infuocata"

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