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    Beni per 1.5 mln confiscati dalla Finanza nel vibonese

     

     

    Beni per 1.5 mln confiscati dalla Finanza nel vibonese

    04 apr 13 Beni per quasi un milione e mezo di euro sono stati confiscati dal Nucleo di Polizia Tributaria di Vibo Valentia che ha dato esecuzione ad un provvedimento, emesso dal Tribunale di Catanzaro – Sezione Misure di Prevenzione, a carico di un imprenditore di Francavilla Angitola (VV), unitamente al coniuge, nell’ambito dell’operazione “Gioiello”, Giorgio Gigantino, 44 anni, e Rosetta Lanzafame (38), marito e moglie, arrestati nel 2012 per bancarotta fraudolenta per il fallimento della loro gioielleria a Filadelfia, e a Milena Montoro (45), ritenuta una loro prestanome. I due coniugi, già destinatari di un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari di Lamezia Terme, si erano resi responsabili dei reati di concorso in bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, commessa nell’ambito della gestione di una gioielleria con sede in Filadelfia (VV). Nel prosieguo delle investigazioni, i Finanzieri hanno accertato ulteriori ipotesi di reato in capo ai predetti coniugi, in concorso con altri soggetti, sempre nell’ambito della gestione fraudolenta di imprese commerciali e dell’intestazione fittizia di beni e attività economiche, i cui proventi erano stati impiegati per l’avvio di nuove società operanti nel settore dei giochi e delle scommesse, ritenute ad alto rischio di utilizzo ai fini di riciclaggio. A conclusione delle indagini sul patrimonio degli indagati, le Fiamme Gialle vibonesi, coordinate dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, hanno avanzato una proposta di applicazione di misura di prevenzione personale e patrimoniale, ai sensi del D.lgs. 6 settembre 2011, n. 159, in capo al gioielliere di Francavilla Angitola, ritenuto soggetto socialmente pericoloso, il cui tenore di vita è apparso palesemente sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati. L’attività odierna ha ad oggetto la confisca di cespiti patrimoniali intestati a terzi, ma riconducibili al destinatario della misura di prevenzione, costituiti da due attività economiche, operanti rispettivamente nel settore del commercio di preziosi e nella gestione di sale giochi e scommesse, di n. 3 autovetture, tra le quali una Porsche Cayenne, n. 2 autocarri, n. 2 motocicli e altre disponibilità finanziarie depositate su conti correnti e libretti di deposito, il cui valore complessivo è pari a circa 1,5 milioni di euro. Con il medesimo provvedimento, il Tribunale di Catanzaro ha sottoposto l’imprenditore di Francavilla Angitola alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.

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