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    Chiesta condanna a 7 anni e 4 mesi per Varacalli

     

     

    Chiesta condanna a 7 anni e 4 mesi per Varacalli

    03 apr 13 Chiesta a Cagliari la condanna a 7 anni e 4 mesi per il pentito di 'ndrangheta Rocco Varacalli (42 anni, detenuto in Piemonte) accusato di associazione per delinquere, rapine, furti e abusi su una minore. Il pubblico ministero Alessandro Pili, nel corso dell'udienza preliminare davanti al Gup del Tribunale, Giuseppe Pintori, ha sollecitato anche la condanna a 3 anni e 2 mesi per i cagliaritani Massimiliano Melis e Angelo Cao (31 e 24 anni, a cui comunque non è stata contesto il reato associativo), accusati solo di una tentata rapina a una tabaccheria di Monserrato, oltre che dieci mesi per il marocchino Marouane Zaaouar, 22 anni, imputato di furto. Venerdì prossimo parlerà l'avvocato difensore di Varacalli, Stefania Bandinelli, e quel giorno il giudice potrebbe anche chiudersi in camera di consiglio per pronunciare la sentenza. Detenuto in Piemonte, il collaboratore di giustizia è da tempo impegnato con la Procura torinese, coordinata dal magistrato Giancarlo Caselli, nell'inchiesta "Minotauro" sfociata tempo fa in 150 arresti. A Cagliari, invece, il presunto boss Varacalli è stato indagato dalla Procura del capoluogo sardo quale possibile autore dell'omicidio di Alberto Corona, pastore ventenne ucciso con un colpo di pistola alla bocca nel 2009 in un ovile a Serdiana. Il processo che si sta celebrando con rito abbreviato davanti al gup Pintori, invece, riguarda una presunta banda costituita dall'ex 'ndranghetista calabrese che, secondo l'accusa, sarebbe responsabile di furti, rapine e traffici di droga nel Cagliaritano. Nelle precedenti udienze sette imputati avevano patteggiato la pena, mentre Ignazio Cocco (40 anni, di Monserrato) è stato rinviato a giudizio. A scegliere la via del patteggiamento erano stati i bosniaci Tajib Seferovic e Valentino Sulejmanovic, oltre al sardo Alessandro Asunis, condannati a quattro anni e mezzo di carcere. Sei mesi in meno per il marocchino Ait Ali Khalid (che ha patteggiato 4 anni), mentre due anni e dieci mesi sono stati decisi per il calabrese Antonio Staltari, due anni - infine - per i fratelli Antonello e Andrea Prasciolu. La banda guidata da Varacalli, secondo le accuse, avrebbe commesso rapine e furti, ma per il collaboratore di giustizia pesano anche presunti abusi su una minore. Venerdì parla la difesa, poi la sentenza.

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