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    Operazione Dark ink, sequestrati dalla Gdf beni per 900 mila euro nel lametino

     

     

    Operazione Dark ink, sequestrati dalla Gdf beni per 900 mila euro nel lametino

    28 ago 13 Beni per circa 900 mila euro sono stati sequestrati questa mattina dal gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia terme a seguito dell’inchiesta “Dark ink” sul tarocco di cartucce del toner che avveniva in uno stabilimento di Martirano per truffa aggravata per il conseguimento di contributi pubblici, reati tributari e falso. Il gruppo delle Fiamme Gialle di Lamezia ha eseguito il sequestro, disposto dal G.I.P. del tribunale lametino, su richiesta della locale procura, nei confronti di sei imprenditori, due societa’ ed una ditta individuale della zona, responsabili della truffa. L’operazione, denominata “Dark ink”, era stata avviata dalle fiamme gialle nel 2011 ed ha gia’ condotto, nello stesso anno, all’individuazione ed al sequestro di uno stabilimento industriale, sito in Martirano (cz), in cui venivano illegalmente prodotti, fra l’altro, inchiostri e “cartucce” di “toner” contraffatti, falsificando anche un noto marchio riconducibile ad una multinazionale operante nel settore. Approfondendo e completando le investigazioni anche sotto i profili della verifica della corretta concessione di erogazioni pubbliche, i finanzieri hanno ben presto accertato che lo stabilimento predetto, oltre a fabbricare generi contraffatti, era stato anche realizzato mediante l’indebita percezione di un ingente contributo gravante sul bilancio comunitario e nazionale. Infatti, si e accertato che tale finanziamento (richiesto per oltre 1.200.000 euro e gia’ erogato per oltre 650.000 euro) e’ stato ottenuto mediante l’esibizione di fatture per operazioni in tutto o in parte inesistenti, documentazione bancaria e quietanze di pagamento fittizie ed altri documenti ideologicamente o materialmente falsi, in quanto destinati – nella maggior parte – a comprovare spese, oneri ed adempimenti vari non effettivamente sostenuti. A seguito alle risultanze investigative di polizia giudiziaria, sono stati sviluppati anche i profili fiscali, i cui esiti hanno prodotto la constatazione di violazioni tributarie penalmente rilevanti, nel contesto soprattutto dell’iva, per oltre 250.000 euro. Sulla base delle investigazioni compiute dal gruppo della guardia di finanza di Lamezia terme, su richiesta della locale procura, e’ stato quindi emesso dal G.i.p. alla sede, un apposito e complessivo decreto di sequestro preventivo di beni e disponibilita’ finanziarie degli indagati, fino alla concorrenza di circa € 650.000, inerenti le quote del finanziamento percepite, e di circa € 250.000, riferiti alle violazioni in materia di iva. In esecuzione del provvedimento, i finanzieri di Lamezia terme hanno sequestrato saldi attivi di conti correnti, quote societarie, appartamenti, terreni ed altri beni immobili e mobili per un importo tale da raggiungere quelli cautelari stabiliti dall’a.g., finalizzati ad assicurare il pieno recupero delle risorse finanziarie illecitamente conseguite dagli indagati.

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