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    Il Ministro Kyenge 'bloccata' al Cara di Crotone dai migranti

     

     

    Il Ministro Kyenge 'bloccata' al Cara di Crotone dai migranti

    21 ago 13 Il ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge, è stata "bloccata" all'interno del Cara di Crotone dalla protesta pacifica di una trentina di ospiti che si sono messi davanti al cancello impendendo l'uscita dell'auto in cui si trova il ministro che stamani ha visitato la struttura. I manifestanti, gli stessi che ieri hanno bloccato la statale 106, chiedono che la Kyenge visiti tutto il centro per constatare le loro condizioni di vita. Le forze dell'ordine stanno parlando con i manifestanti per fare concludere la protesta. Il ministro, in Calabria da lunedì scorso, è giunta stamani al Centro di accoglienza richiedenti asilo di Isola Capo Rizzuto, nel crotonese, accompagnata dal prefetto di Crotone Maria Tirone, e ha visitato alcune strutture del centro e dell'attiguo Cie, chiuso nei giorni scorsi dopo le devastazioni provocate da una protesta scoppiata per la morte di un cittadino marocchino. Il Cara di Isola è il più grande d'Europa con i suoi 1.450 posti ed è occupato attualmente da circa 1.800 persone.

    Protesta terminata alle 12. E' terminata verso le 12 la protesta di una trentina di migranti che impedivano al ministro Cecile Kyenge di uscire dal Cara di Isola Capo Rizzuto. La protesta è finita dopo che il ministro ha parlato con tre manifestanti che le hanno chiesto di visitare l'intera struttura. Dopo il colloquio, l'uscita è stata liberata e il ministro, che aveva già visitato la struttura riservata a donne e bambini, si è diretta nelle altre zone della struttura. ''I migranti si sono lamentati con me per le condizioni in cui vivono, ma le ragioni della protesta non sono ben specifiche. Certo, c'è qualche pecca da affrontare con i responsabili della struttura, ma l'ospitalità c'è''. A dichiarato poi il ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge, prima di lasciare il Cara di Isola Capo Rizzuto dove ha incontrato alcuni migranti.

    Applausi e proteste all'uscita. Applausi e proteste per il ministro Cecile Kyenge al momento di lasciare il Cara di Isola Capo Rizzuto. Mentre molti migranti applaudivano la Kyenge che si è intrattenuta con loro per 40 minuti, una ventina ha cercato di bloccare il corteo di auto buttandosi per terra. I manifestanti sono stati allontanati dalle forze dell'ordine ed il ministro ha potuto proseguire il viaggio che la porterà a Crotone per la consegna di attestati di cittadinanza simbolica a 4 bambini stranieri nati in Italia.

    Siriano al Ministro "Voglio rimanere in Italia". "Sono scappato dalla guerra e voglio restare nel vostro Paese". Sono alcune delle parole dette da un immigrato siriano ospite del Cara di Crotone al ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge in visita nella struttura, aggiungendo che nel centro si trova bene. Il ministro, dopo la protesta di una trentina di migranti, ha deciso di visitare tutta la struttura, comprese le aree destinate agli uomini. La Kyenge è stata in uno dei container in cui sono ospitati alcuni migranti e ha visitato anche i servizi igienici. Poi si è spostata nel Centro territoriale permanente, l'ufficio dedicato a rilasciare i permessi di soggiorno, intrattenendosi a parlare con il personale.

    Garante infanzia: Chiesto accesso Cara. Il Garante dell'Infanzia della Regione Calabria, l'ex parlamentare Marilina Intrieri, ha chiesto l'autorizzazione ad entrare nel centro di accoglienza richiedenti asilo di Isola Capo Rizzuto per incontrare i minori che si trovano nella struttura. ''La protesta dei migranti al Cara di Isola Capo Rizzuto - afferma Intrieri - sulle insufficienti forme di assistenza oltre la prima accoglienza non mi meravigliano. Ho già verificato che anche ai minori stranieri non accompagnati degli sbarchi del 20 e 29 luglio oltre la prima accoglienza l'ente gestore del Cara non ha garantito altra forma di assistenza e ciò non va bene. Oggi quei minori sono assistiti dal comune di Cutro nel rispetto dei loro diritti e vogliono andare a scuola''. ''Da informazioni assunte, sono diverse decine - prosegue - i minori presenti con i genitori al Cara. Questi bambini e ragazzi sono titolari di diritti fondamentali, al pari dei bambini italiani, a partire dal diritto alla salute ed alla istruzione. Auspico una forte collaborazione con le atre istituzioni deputate alla loro tutela nell'interesse di questi minori presenti e degli altri che giungeranno''.

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