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    Scomparsa Pasquino Crupi, reazioni

     

     

    Scomparsa Pasquino Crupi, reazioni

    20 ago 13 ''Pasquino era un uomo di straordinaria umanità, un socialista autentico, pugnace, mai banale, che ha dedicato l'intera sua vita di uomo di studio, di militante e dirigente politico, alla causa del riscatto del Mezzogiorno e della sua Calabria''. Lo afferma il segretario nazionale del Psi, Riccardo Nencini, in riferimento alla scomparsa di Pasquino Crupi. ''Ai famigliari di Pasquino - conclude Nencini - il mio più sincero e profondo cordoglio per la scomparsa di un uomo eccezionale. Ci mancherà''

    ''La scomparsa di Pasquino Crupi rappresenta una grave perdita per la cultura e la politica calabrese''. Così il senatore Marco Minniti ricorda lo storico della letteratura scomparso ieri. ''Profondo studioso della Calabria e della sua cultura ed esponente di rilievo del meridionalismo italiano - prosegue Minniti - Pasquino Crupi è sempre stato una figura di spicco della sinistra calabrese. Una voce, spesso fuori dal coro, ma sempre caratterizzata da grande rigore intellettuale e morale''.

    ''Con Pasquino Crupi scompare un intellettuale vero ed onesto. Un galantuomo che ha lottato per difendere il Mezzogiorno e la Calabria e lo ha fatto raccontando, senza ipocrisia e con estremo realismo, una Calabria vera''. Lo afferma in una nota l'assessore provinciale di Reggio Calabria, Gaetano Rao. ''Mi legava a lui - aggiunge - un solido rapporto di amicizia e la comune matrice socialista del nostro agire politico. Un uomo ed un amico vero, che non ha mai ceduto alla facile tentazione della ipocrisia e del qualunquismo. La Calabria ha perso un calabrese vero. Ne sentiremo la mancanza''.

    ''Se ne è andato un uomo e un intellettuale di altra epoca, ma dotato di una lucidità che gli ha permesso di leggere anche i nostri tempi. Un letterato e un intellettuale non organico al potere, anzi uno dei pochi che hanno saputo coniugare cultura ed impegno politico fuori da ogni servilismo nei confronti dei vari gruppi di potere che hanno caratterizzato la nostra regione negli ultimi decenni''. Lo affermano in una nota congiunta il consigliere regionale, Giuseppe Giordano, e l'ex consigliere comunale di Reggio Calabria, Aldo De Caridi. ''Pasquino Crupi - aggiungono - è stato un intellettuale scomodo, una penna tagliente fuori da ogni compromesso, rispettato anche dai suoi avversari che gli hanno sempre riconosciuto una onestà intellettuale e una libertà di pensiero. Per questi motivi nella sua vita ha abbracciato battaglie difficili, andando spesso controcorrente, ma avendo come bussola del suo agire la tutela degli interessi delle classi subalterne. Non è un caso che i suoi lavori letterari siano sempre impregnati e impastati dal richiamo del dolore e della sofferenza degli uomini, convinto, com'era, che solo un forte impegno sociale e politico avrebbe portato al riscatto di intere categorie sociali''.

    "Con la scomparsa prematura di Pasquino Crupi, molti di noi hanno perso un fraterno amico ma, certamente la Calabria si vede privata di un fine intellettuale, di rara passione civile e di straordinaria lucidità". È quanto afferma il presidente della Commissione "Bilancio, Attività Produttive, Fondi Comunitari e Rapporti con l'Estero" Candeloro Imbalzano. ''Pasquino Crupi - aggiunge - aveva una sola bussola: l'eterna questione meridionale e quindi calabrese, nonché la voglia di contribuire, con i poderosi strumenti intellettuali di cui disponeva, allo sviluppo della nostra Regione e della nostra Provincia. A quella scuola, abbiamo avuto la fortuna di attingere a piene mani. Con Pasquino, il rapporto è andato ben oltre quella comune e proficua esperienza. Anche di recente, negli incontri, pur meno frequenti, era assai piacevole confrontarsi e mi sentivo gratificato sempre dalle sue acute riflessioni sia sulla condizione del Mezzogiorno che su quella del nostro territorio. Per questo - conclude Candeloro Imbalzano- mancherà tanto a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di esserne amico".

    '''Un intellettuale in trincea'. Così amava definirsi Pasquino Crupi, autorevole e raffinata espressione del mondo culturale calabrese che al termine di una lunga malattia ci ha lasciato. Con la sua scomparsa la nostra regione e più in generale il Mezzogiorno, perdono una figura di indubbio carisma e di riconosciuto spessore umano e intellettuale''. Con queste parole il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Andrea Cuzzocrea, ricorda la figura di Pasquino Crupi. ''Il meridionalismo di cui egli si è sempre fatto testimone - prosegue Cuzzocrea - attraverso brillanti e apprezzati contributi in ambito letterario e giornalistico, da oggi deve fare a meno di una voce che senza alcuna retorica, si è fatta espressione di un Sud capace di conseguire un autentico riscatto sociale. Una voce animata esclusivamente dal desiderio di innescare attraverso la cultura, la conoscenza, l'impegno civile, un moto d'orgoglio in una terra troppo spesso incapace di imprimere autonomamente una vera svolta al proprio destino. Di questi sentimenti e passioni Crupi era diventato portavoce negli ultimi anni della sua esperienza terrena intensificando la sua antica passione per il giornalismo''.

    "Con Pasquino Crupi scompare una delle figure più carismatiche e straordinarie della cultura calabrese" E' quanto afferma il Segretario Questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera, che si dice "estremamente costernato dalla improvvisa quanto prematura scomparsa di un uomo, di un calabrese, ma soprattutto di un ellenofono, che ha saputo incarnare in se caparbietà, passione, impegno e studio. Pasquino Crupi, da oggi, va annoverato tra i calabresi più illustri. Alla sua famiglia invio i miei più fervidi e sinceri sentimenti di cordoglio e di affetto''. ''Un abbraccio - prosegue il Segretario Questore del Consiglio regionale - che deve accomunare tutti i calabresi autentici. Fu un figlio di questa terra di cui andremo sempre orgogliosi. Un attento osservatore delle vicende della storia meridionale, viste attraverso l'occhio di un socialista convinto che non abbandonò mai i suoi ideali, ma non abiurò mai la ricerca scrupolosa della verità, attraverso una oggettiva analisi dei fatti ed un equilibrato giudizio degli uomini che ne furono protagonisti. Pasquino Crupi consegna alla Calabria un'imponente produzione letteraria dedicata alla letteratura meridionale e calabrese, in particolare. Ma più di tutto restano grandiose e pregevoli le sue numerose opere che restano il patrimonio di un grande studioso. Da giornalista fu un graffiante commentatore delle vicende calabresi e nazionali. Il meridionalismo lo ha sempre appassionato. Mi resterà indelebile il ricordo del suo sorriso, della sua disponibilità, del suo coraggio al confronto con chiunque. La Calabria ha il dovere di onorarlo come merita''.

    "La scomparsa del professor Pasquino Crupi, intellettuale finissimo, amato e stimato per la sua immensa passione civile, lascia un vuoto incolmabile nel mondo culturale calabrese e nazionale". E' quanto afferma il presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio. "Giornalista scomodo e controcorrente, senza peli sulla lingua, sempre arguto e tagliente in tutti i suoi interventi - aggiunge Oliverio - non ha mai esitato un momento quando si doveva difendere la Calabria e la sua gente. Lo ricordo sempre in trincea, sulle barricate, sempre dalla parte dei più poveri e delle classi subalterne. La sua unica bussola era il riscatto della Calabria e dei calabresi, con riferimento soprattutto alle giovani generazioni a cui spesso non ha risparmiato anche severe critiche e rimproveri. Con lui se ne va un uomo tutto d'un pezzo che ha saputo testimoniare il suo amore per la cultura e per la politica non lasciandosi mai ingabbiare nei vecchi e nei nuovi schemi dell'appartenenza, mai cedendo alle lusinghe del potere e della convenienza. Quella di Pasquino Crupi, in un momento in cui i diritti elementari dell'uomo vengono quotidianamente minacciati e negati è una perdita gravissima di cui, come calabresi, sentiremo fortemente la mancanza''.

    ''Far diventare la 'questione meridionale' una 'questione europea' per far uscire il Mezzogiorno e in particolare la Calabria dalla condizione di grave arretratezza''. Lo afferma in una nota Domenico Logozzo, ex capo redattore Rai. ''E' questo il modo migliore - aggiunge - per rendere omaggio al prof. Pasquino Crupi,uno degli ultimi grandi meridionalisti calabresi. Una vita per la cultura, per il giornalismo e per la politica dei fatti. Sempre al fianco degli ultimi. La Calabria non può dimenticare. La Regione, le Università e l'Ordine dei Giornalisti devono mettersi subito insieme per far nascere la Fondazione Pasquino Crupi. Una istituzione culturale che deve coinvolgere e valorizzare le giovani intelligenze calabresi e non solo. L'impegno comune dovrà essere quello di portare avanti il progetto meridionalistico che tanto stava a cuore a Pasquino Crupi. Ottenere maggiore attenzione dall'Europa. Se cresce la Calabria, avanza il Sud. E l'Italia avrà maggiore autorevolezza a livello internazionale''.

    ''La Calabria perde oggi uno dei suoi figli migliori, 'intellettuale in trincea' come amava definirsi, meridionalista convinto, "rivoluzionario" nell'anima e sempre oltre gli schemi, il Prof. Pasquino Crupi rappresenta una delle più affascinanti espressioni del panorama culturale calabrese". Lo afferma Francesco Bevilacqua, presidente del Coordinamento regionale di Fratelli d'Italia. "Pasquino Crupi - aggiunge Bevilacqua - lascia di sé un ricordo carico di stima ed affetto. La sua figura, affascinante ed altera, va ben oltre la storica militanza di sinistra, il suo pensiero ha infatti attratto ed entusiasmato quanti hanno avuto la fortuna di incontrarlo, indipendentemente dalle appartenenze politiche o dai "colori". Innamorato della sua terra, che ha sempre difeso con estrema passione in ogni ambito e circostanza, da studioso del pensiero e della letteratura regionale, da giornalista, oratore, ma, soprattutto da calabrese, con la generosità di chi sta sempre dalla parte dei più deboli e poveri, nella profonda convinzione che l'unico "dovere" sia "difendere" in qualunque modo e sempre la propria terra''.

    ''Esprimo alla famiglia le più sentite condoglianze per la scomparsa del prof. Pasquino Crupi, prestigioso intellettuale meridionale e spirito libero della sinistra. Le sue idee, spesso criticate da settori di benpensanti, restano come patrimonio indelebile per chi intende continuare a battersi per la giustizia e la libertà''. Lo afferma in una nota il segretario generale della Filt-Cgil della Calabria, Nino Costantino.

    Pasquino Crupi era un uomo del Meridione. Un intellettuale di sinistra che ha raccontato con la sua vita l'orgoglio di essere calabrese''. E' quanto si afferma in una nota del Pd calabrese. ''Un meridionalista convinto - prosegue la nota - che ha guardato con impegno e dedizione ai deboli e agli ultimi, che attraverso il pensiero meridionalista ha spinto al riscatto del Mezzogiorno, da realizzare non solo a parole. Quelle parole che imbastiscono nel tempo il valore delle opere di Crupi che andrebbero approfondite e valorizzate dal punto di vista storiografico come chiave di lettura del presente. Soprattutto oggi, nel momento in cui la comunità meridionale vive uno dei periodi più difficili dal punto di vista sociale e culturale. Il tempo saprà rendere il giusto riconoscimento al valore dell'uomo, dello storico e dell'intellettuale che tanto ha amato la Calabria''.

    ''Viene a mancare un grande punto di riferimento del socialismo meridionale''. Lo afferma Gianni Milana, segretario provinciale del Psi di Reggio. Quando eravamo giovani socialisti - aggiunge Milana - era per noi un uomo dal quale trarre esempio e al quale somigliare da grandi. Era il corsaro, un fratello della filibusta. Un sentimentale. Quello zio che tutti i ragazzi vorrebbero avere per assecondare i propri sogni e al quale confessare i dubbi e i turbamenti. Ereditiamo da lui grandi insegnamenti. Ha lasciato un grande vuoto''. ***''Al mio caro amico Pasquino che voglio salutare con la semplicità che lui amava tanto''. E' quanto afferma il segretario regionale del Psi, Luigi Incarnato. ''A me il compito - prosegue Incarnato - di ringraziarlo a nome di tutti i socialisti calabresi per il grande apporto culturale che ha offerto a tutti noi. Ciao Pasquino ci mancherai''.

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