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    Muore Pasquino Crupi, grande intellettuale meridionalista

     

    Pasquino Crupi con Carmine Abate

     

    Muore Pasquino Crupi, grande intellettuale meridionalista

    19 ago 13 E' morto oggi Pasquino Crupi. Nato a Bova Marina nel 1940, era uno dei maggiori studiosi della cultura meridionale e calabrese. Crupi raccontava della sua terra amata con i tratti di chi questa terra amara ha amato e vissuto. Con lui se ne va un fine intellettuale calabrese che del meridionalismo ha sempre fatto la sua bandiera.

    Scopelliti "Scompare un fine intellettuale". Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, in una nota, ha espresso il ''più profondo cordoglio per la scomparsa di una tra le figure intellettuali di maggiore prestigio della nostra terra''. ''Con Pasquino Crupi - ha aggiunto - se ne va una tra le più vibranti ed appassionate espressioni del panorama culturale calabrese. Il mio ricordo, intriso di stima ed affetto, è rivolto a quello che è ampiamente riconosciuto come un grande maestro meridionalista. Intellettuale contemporaneo, Pasquino Crupi è stato un convinto militante di sinistra dal pensiero ben definito che ha però affascinato ed entusiasmato, ben oltre la sua sfera di appartenenza, per la sua instancabile e trascinante volontà di ricercare la verità andando oltre ogni steccato. Negli ultimi tempi ho avuto il privilegio di intensificare il confronto dialettico con Pasquino Crupi sul terreno della nascita di un nuovo meridionalismo del quale egli stesso mi riconosceva come uno dei promotori. Abbiamo trovato convergenza di pensiero e di intenti, primo tra tutti sfatare il paradigma della questione meridionale come questione criminale e confutare la serie inesattezze finalizzate a penalizzare il Mezzogiorno''. ''Ero stato invitato - prosegue il Presidente Scopelliti - alla presentazione del suo ultimo prodotto letterario sulla questione meridionale e mi rattrista l'idea che questa occasione pubblica di confronto non avverrà più. Allo stesso tempo desidero ricordare, con commozione e riconoscenza, che ha avuto la forza di essere presente e dare il proprio contributo partecipando recentemente all'incontro organizzato dalla Lista Scopelliti Presidente a Reggio Calabria su "La democrazia sospesa" nonostante la sua condizione di salute fosse assai compromessa. Un generosità che si è espressa anche in questi termini e che detta la misura della statura morale di un uomo che non ha lesinato energie e risorse per alimentare il dibattito in una terra tanto bisognosa di dialogo e partecipazione pubblica. La Calabria ricorderà sempre questa figura di autorevole intellettuale''.

    Sindaco Occhiuto "Pensatore della nostra terra". ''E' con dispiacere che apprendo della scomparsa di Pasquino Crupi, eccellente pensatore della nostra terra''. Il sindaco Mario Occhiuto esprime, a nome suo e della Giunta, cordoglio per la morte dell'intellettuale. ''Ero fra i lettori - aggiunge - della sua celebre rubrica giornaliera 'Luna rossa' e ne apprezzavo gli stimoli acuti e sempre puntuali nel trattare fatti di attualità. Con lui scompare un irriducibile meridionalista, sinceramente appassionato della Calabria e dei calabresi. I suoi libri, per la maggior parte attenti scritti su una realtà che resta sospesa nella storia dell'immutabilità, continueranno ad accompagnarci nella conoscenza di un mondo che ci appartiene ma che spesso fatichiamo a capire''.

    Talarico "Eminente meridionalista". "Con Pasquino Crupi, scompare una personalità eminente della cultura meridionale che ha svolto con grande passione, coerenza e onestà intellettuale il suo impegno di studioso, dedicandosi totalmente a valorizzare e difendere la grande ricchezza della letteratura e della storia calabrese". Così il presidente del Consiglio regionale della Calabria, ricorda lo storico della letteratura scomparso oggi. "Ho avuto il privilegio di poter apprezzare - dice Talarico - la dimensione umana, oltre che il valore intellettuale di Pasquino Crupi e credo di poter affermare che la sua figura, insieme alle sue opere, resteranno un punto di riferimento per la vita culturale e sociale della Calabria. C'era in lui - prosegue Talarico - una tensione ideale e una ricerca costante della verità, doti che ha sempre riversato nei suoi scritti e nei suoi interventi che rimangono, adesso, come un tesoro culturale di immenso valore per le nuove generazioni e per tutta la società meridionale, della quale, come meridionalista e storico della letteratura, è stato uno dei più degni rappresentanti nel solco di una grande tradizione culturale meridionalista"

    "La scomparsa di Pasquino Crupi mi rattrista fortemente. Un combattente socialista, che ricordo sin dagli anni Settanta, carico di passione civile, caratterizzato da un grande impegno e dall'attenzione mai sopita nei confronti del Mezzogiorno. Un intellettuale fine di cui sentiremo a lungo la mancanza". Lo afferma in una nota Agazio Loiero (Autonomia e Diritti).

    ''La Fondazione Giacomo Mancini partecipa al lutto della famiglia, degli amici e degli estimatori, dolorosamente colpiti dalla notizia della scomparsa di Pasquino Crupi''. Lo afferma Pietro Mancini, presidente della Fondazione 'Giacomo Mancini'. ''Il giornalista diresse, nei difficili anni 70, con passione - aggiunge - e professionalità, il settimanale politico-culturale "Calabria Oggi", che si impegnò, con tante inchieste ed articoli, nelle battaglie per il progresso e lo sviluppo della regione, portate avanti dall'allora 'Ministro del fare' e poi segretario del Psi, Giacomo Mancini. Crupi fu polemista di razza e giornalista fuori dal coro, firmando saggi interessanti e di rilievo, nel panorama culturale della Regione e del Sud. Lo ricordiamo come un amico e come profondamente legato, dopo la morte dello statista, alla diffusione e alla divulgazione delle tante battaglie del leader socialista, che fu un caro e amato compagno, nel vecchio PSI, di Pasquino Crupi''.

    ''I compagni e le compagne del Partito dei Comunisti Italiani addolorati e rattristati, piangono l'immatura scomparsa del compagno prof. Pasquino Crupi''. Lo afferma in una nota il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi. ''Straordinaria personalità - aggiunge - di intellettuale meridionalista, storico e scrittore che si è sempre battuto per il riscatto e il progresso della nostra terra. La sua perdita lascia un vuoto incolmabile nel pensiero e nell'azione del movimento comunista calabrese e meridionale. In questo momento di grande tristezza, il Pdci ammaina le proprie bandiere in deferente omaggio, esprime i sensi del più profondo cordoglio e porge le più sentite ed affettuose condoglianze alla moglie, ai figli ed a tutti i familiari e parenti''.

    ''Con Pasquino Crupi scompare prematuramente un intellettuale di primissimo ordine, un grande giornalista senza padroni né padrini, uno spirito libero, per noi un fratello''. Lo affermano in una nota congiunta Saverio Zavettieri e Pietro Melia. ''Fermato - aggiungono - da male incurabile (i funerali si svolgeranno il 20 agosto, ore 16,30, Chiesa di don Bosco a Bova Marina), lascia di se tracce indelebili. Intellettuale vero, militante sempre in campo, comunista e uomo di sinistra (pur a modo suo), garantista, scrittore infaticabile, personaggio di straordinario spessore, unico nel suo genere, ha dato molto alla sua terra, la Calabria, che mai abbandonò pur avendo potuto farlo in epoche non sospette (avrebbe meritato, per le sue capacità di storico e di acuto osservatore dei fenomeni politici e sociali, cattedre universitarie e giornalistiche di alto spessore), e dalla quale, in cambio, ebbe poco. Nonostante la malattia lo avesse aggredito, è riuscito a completare quella che, tra le tante che portano la sua firma, si presenta come la maggiore e più importante fatica del lungo corso della sua vita di intellettuale fuori dagli schemi: la Questione Meridionale al tempo della diffamazione calcolata del Sud. Il tema da lui preferito, sul quale si è speso oltre ogni limite, ingaggiando battaglie memorabili con le armi del pensiero, della parola e dello scritto, e senza mai arrendersi. Continuerà a vivere col lustro delle sue opere, nella certezza che la Calabria, che tanto amò, non lo dimenticherà''.

    "Con Pasquino Crupi scompare una delle figure più importanti della cultura meridionalista. Uomo del Sud, per il Meridione si è sempre battuto dalla parte dei più deboli e dei più poveri, dando voce a quei senza voce che hanno sempre trovato spazio nella sua esistenza terrena". Lo afferma il segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, vicesegretario nazionale Fnsi.

    ''E' venuto a mancare Pasquino Crupi. I Democratici reggini rendono omaggio al protagonista intellettuale e politico meridionalista che ha dispiegato il suo instancabile ed appassionato impegno a favore del mezzogiorno e dei più deboli e per l'affermazione dei valori della giustizia sociale e di crescita civile della nostra terra''. E' quanto scritto in una nota del Pd di Reggio Calabria. ''I Democratici reggini, nell'esprimere il loro più profondo cordoglio - prosegue la nota - ai familiari del Prof. Pasquino Crupi, lo ricordano con commozione e tristezza''.

    ''Intellettuale tormentato, giornalista del suo tempo, 'compagno' nel senso più tradizionale e politico del termine. Pasquino Crupi aveva a cuore i problemi del Meridione e con una magica penna e l'impegno quotidiano lottava per il suo sviluppo a fianco dei suoi contadini-proletari. Ci mancherà''. Lo ha detto Pantaleone Sergi, giornalista e già docente di Storia del Giornalismo all'Unical, esprimendo alla famiglia dell'intellettuale scomparso il cordoglio personale e quello dell'Icsaic, l'Istituto calabrese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea al quale Crupi è stato vicino. ''Nel panorama non esaltante della cultura regionale - ha aggiunto Sergi - Pasquino è stato un'anomalia di riferimento per chi, come me, ha praticato un giornalismo etico come contributo alla costruzione di un discorso pubblico il più ampiamente condiviso. Lascia una lezione politica e culturale che sarà ancora e a lungo utile per l'emancipazione della nostra Calabria e del Sud. Cerchiamo di valorizzarla''.

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