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    Riapre il Museo di Reggio con mostra dipinti confiscati

     

     

    Riapre il Museo di Reggio con mostra dipinti confiscati

    03 ago 13 Il Museo della Magna Grecia di Reggio Calabria ha riaperto stasera i battenti, sia pure parzialmente, dopo i lavori di ristrutturazione iniziati quattro anni fa, ospitando la mostra inaugurata dal ministro dei Beni culturali Massimo Bray 'Arte torna Arte - un patrimonio restituito' allestita con tele di valore inestimabile firmate da artisti del valore di Dalì, De Chirico, Guttuso, Ligabue, Fontana, Sironi e Cascella. Tutte opere confiscate a Gioacchino Campolo, detto il 're dei videopoker', condannato a 18 anni di reclusione per estorsione aggravata dalle modalità mafiose, che grazie all'imposizione delle macchinette a bar e locali di tutto il reggino aveva accumulato una fortuna stimata in più di 300 milioni di euro grazie alla quale aveva trasformato la sua abitazione in un museo con alle pareti quadri degli artisti più famosi. ''Sono convinto - ha detto Bray - che con iniziative come questa noi ricreeremo quello spirito di comunità civile, di legalità, di un Mezzogiorno che vuole credere nel suo rilancio. La cultura sarà quel collante necessario per raggiungere questi obiettivi. Ringrazio il commissario, le autorità, ma soprattutto il personale del mio ministero che con tanta passione ha dato vita a questa bellissima mostra, ripristino di una struttura importante, che è segno che tutto ciò che appartiene al nostro passato deve essere valorizzato e può proiettare nel futuro tutti i segni di una civiltà che dobbiamo in tutti i modi difendere''. ''La legalità - ha aggiunto ancora Bray soffermandosi sul significato simbolico della mostra di quadri confiscati alla criminalità organizzata - è una parte importante della cultura, e la cultura farà molto per la legalità. Mi piacerebbe che l'iniziativa si replicasse perché il magistrato con cui ho parlato mi sembra che con coraggio abbia perseguito questa iniziativa, con lo spirito giusto che le istituzioni mettono al servizio dei cittadini''. Bray è stato accolto, nella piazza antistante il museo, dalla banda giovanile di Bagnara Calabra che ha suonato l'Inno Nazionale. Il ministro ha poi salutato uno ad uno i ragazzi. Per l'assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri quella di oggi è una ''giornata molto significativa per Reggio e la Calabria. La mala pianta della criminalità si sradica con il contrasto, lo sviluppo economico e con la cultura. E la Calabria è una terra ricca di tante opportunità. Lo ha dimostrato in questo 2013 dando importanti segnali per lo sviluppo della cultura, con la mostra su Mattia Preti a Taverna, in occasione dei 400/mo anniversario della nascita di questo grande artista e la partecipazione, come 'regione ospite d'onore' al Salone di Torino. Il 2014 dovrà essere ancora più importante, trasformando i nostri più grandi beni culturali, i Bronzi di Riace e gli scavi di Sibari, in due grandi occasioni di sviluppo per la Calabria e per l'Italia''. Tra le iniziative annunciate da Caligiuri, l'esposizione a Reggio, a partire da novembre, del primo libro a stampa della storia: la Bibbia in ebraico, realizzata a Reggio nel 1475. ''Una mostra che rappresenta il connubio tra legalità e cultura - ha affermato il presidente dell'Amministrazione provinciale Giuseppe Raffa - per il quale, lo Stato ha dimostrato di essere presente anche in questa città, con l'allestimento di una mostra che sarà affiancata da una serie di eventi che saranno l'emblema della cultura locale''.

    Ministro Bray: I bronzi a gennaio. ''L'occasione di oggi è importante perché dimostra che si può fare. Sono questi i segni forti che una collettività deve dare. Con la volontà e la condivisione di obiettivi qualificati. Quando tutti proviamo a fare sistema, ad abbandonare il nostro piccolo particolare e lavoriamo per la difesa del nostro Paese. Ecco perché vorrei mettere tutto il mio sforzo perché questo museo, riaperto ai cittadini ed ai visitatori, davvero possa riaccogliere nel mese di gennaio i Bronzi di Riace''. A dirlo è stato il ministro dei Beni culturali Massimo Bray, intervenendo stasera, a Reggio Calabria, all'inaugurazione di una mostra di dipinti confiscati allestita nel Museo della Magna Grecia, riaperto solo parzialmente in attesa dell'ultimazione dei lavori della sala che dovrà ospitare i Bronzi di Riace. ''Questo - ha aggiunto Bray - sarà un simbolo forte per il nostro Mezzogiorno. Ho grande fiducia nella Calabria. Sono fermamente convinto che questo nostro Mezzogiorno è il luogo da cui debba ripartire il Paese''. Sul ritorno dei Bronzi di Riace nel museo è intervenuta anche la soprintendente archeologica della Calabria Simonetta Bonomi che ha salutato con soddisfazione la ''prima volta'' di un ''suo'' ministro a Reggio durante il suo mandato. ''Presenza - ha aggiunto - che segna l'attenzione ed il lavoro che si sta mettendo in campo per la riapertura definitiva del Museo, nel gennaio 2014 con l'apertura della Sala Bronzi, e nella successiva primavera, con l'apertura completa''.

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