Legali Lampada "None siste alcuna cosca Lampada" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Legali Lampada "None siste alcuna cosca Lampada"

29 set 12 "La stampa, nel riportare la tragica notizia che attiene al tentato suicidio del giudice Giancarlo Giusti, insiste all'unisono con l'asserire che questi, reo di corruzione, avrebbe con la propria condotta agevolato la cosca Lampada". Ma ad oggi "questa sedicente Cosca Lampada sostanzia una mera ipotesi accusatoria che quantunque condivisa in modo più implicito che esplicito da due sentenze di primo grado del Tribunale di Milano, non coperte da giudicato, e per nulla condivisibili, risulta smentita dalla storia". E "mai, prima d'ora, nessun Lampada è stato inquisito o condannato per appartenenza o per vicinanza alla 'ndrangheta". Lo affermano in una nota gli avvocati Manlio Morcella e Giuseppe Nardo difensori di Francesco Lampada, che chiedono di non confondere un'ipotesi accusatoria con una "verità dogmatica". "Nessun Lampada - si legge nel comunicato - è stato coinvolto nelle inchieste che costituiscono pietre miliari della ricostruzione del fenomeno 'ndranghetista in Reggio Calabria (Olimpia 1, Olimpia 2, Olimpia 3, S. Barbara, ad esempio) o in Lombardia (Count Down e Wall Street, in tempi meno recenti, Infinito o Crimine, in tempi più attuali). Per queste ragioni sia la ottava sezione penale del Tribunale di Milano, innanzi alla quale si sta svolgendo il processo di diretto accertamento sulla esistenza di questa inesistente Associazione, sia i Giudici dell'appello che saranno investiti del compito di sindacare le due predette statuizioni che implicitamente hanno acclarato il contrario, non potranno non dichiarare la infondatezza della ipotesi dei Lampada - noti imprenditori nel campo delle slot machine - quali uomini 'ndranghetisti".