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    Agguato a Gioia Tauro, ucciso un uomo, l'obiettivo però era il fratello

     

     

    Agguato a Gioia Tauro, ucciso un uomo, l'obiettivo però era il fratello

    27 set 12 Un incensurato, Domenico Condoluci, di 46 anni, è stato ucciso la scorsa notte in un agguato a Gioia Tauro, nel Reggino. Condoluci, al momento dell'agguato, era al posto di guida della sua auto che aveva appena parcheggiato nel garage di casa. A sparare è stata una persona armata di fucile caricato a pallettoni. Sull'omicidio indaga il commissariato di Gioia Tauro della polizia di Stato che, riguardo al movente, non esclude alcuna ipotesi. Era forse il fratello di Domenico Condoluci l'obiettivo dei killer di Gioia Tauro. L'ipotesi che viene fatta dalla polizia trae, infatti, origine dal fatto che il fratello di Condoluci, Fabio, ha precedenti per tentato omicidio e altri reati ed ha avuto contrasti in passato con alcune persone per questioni d'interesse.

    Vittima scambiata per fratello. L'ipotesi è drammatica, anche se, francamente, poco verosimile perché quando si commette un omicidio in Calabria, soprattutto in certe zone, difficilmente si sbaglia persona. La polizia, comunque, prende in considerazione, tra le altre, anche l'ipotesi dell'errore di persona nelle indagini sull'omicidio di Domenico Condoluci, di 46 anni, incensurato, ucciso in un agguato a Gioia Tauro. Condoluci è stato assassinato nel garage della sua abitazione, dove aveva appena parcheggiato la sua Jaguar. A sparare è stata una persona che imbracciava un fucile caricato a pallettoni. Due colpi che hanno raggiunto Condoluci alla testa, non lasciandogli via di scampo. Un omicidio che, secondo la polizia, presenta alcune "stranezze" in ordine al movente che fanno pensare ad un possibile scambio di persona da parte degli assassini. L'ipotesi che viene fatta è che, in realtà, obiettivo di chi ha sparato fosse il fratello di Condoluci, Fabio, di 40 anni, che ha precedenti per tentato omicidio e altri reati ed ha avuto contrasti in passato con alcune persone per questioni d'interesse. Domenico Condoluci gestiva alcune attività imprenditoriali insieme al fratello a Ricadi. In particolare, era il titolare di un lido e di una discoteca molto frequentate nella località turistica del Vibonese. Le indagini condotte dal Commissariato di Gioia Tauro non hanno fatto emergere alcun tipo di contatto, da parte sua, con ambienti della criminalità. Diversa, invece, la situazione del fratello Fabio, che otto anni fa fu arrestato dai carabinieri a Tropea con l'accusa di avere tentato di uccidere Achille Comit, con il quale aveva avuto un litigio. Fabio Condoluci viene definito una "testa calda" dagli investigatori. Una caratteristica dimostrata anche dalle modalità del tentato omicidio: l'uomo a bordo della sua automobile si lanciò a forte velocità contro l' ingresso di un ristorante all'interno del quale si trovava Comit, seduto ad un tavolo insieme ad altre persone. Nel luglio del 2001, inoltre, Condoluci fu arrestato sempre per tentato omicidio ai danni di un giovane, anche in questo caso in seguito ad un litigio. L'ipotesi dello scambio di persona, in ogni caso, è tutta da verificare. L'assassinio di Domenico Condoluci, comunque, ha suscitato a Gioia Tauro notevole allarme del quale si è fatto interprete il sindaco, Renato Bellofiore, che ha chiesto al Ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, "interventi mirati e concreti che garantiscano massima vigilanza e sicurezza su tutto il territorio cittadino". Bellofiore, a proposito dell'omicidio di Condoluci, ha parlato di "gesto feroce e di manifestazione di violenza intollerabile, un segnale molto grave che, assieme ai fatti cronaca dei giorni scorsi, rischia di riportare a Gioia Tauro un clima di terrore"

    Sindaco Gioia "Intervenga Ministro". "Chiedo al Ministro dell'Interno interventi mirati e concreti che garantiscano massima vigilanza e sicurezza su tutto il territorio di Gioia Tauro". Lo afferma, in una dichiarazione, il sindaco di Gioia Tauro, Renato Bellofiore, facendo riferimento all'omicidio di una persona incensurata accaduto la scorsa notte nel centro del reggino. "Come ha ribadito recentemente lo stesso Ministro - ha aggiunto Bellofiore - è fondamentale che lo Stato faccia tutto il possibile per far sentire sicuri i cittadini. E' necessaria, in questo momento, una presa di posizione decisa da parte di tutte le istituzioni e anche delle forze politiche e sociali, perché testimonino con fatti concreti il disprezzo e il rifiuto irreversibile verso chi si macchia di tali atti di barbarie". Bellofiore parla di "gesto feroce e di manifestazione di violenza intollerabile, un segnale molto grave che, assieme ai fatti cronaca dei giorni scorsi, rischia di riportare a Gioia Tauro un clima di vero e proprio terrore".

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