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    Intimidazione a giornalista, tanta solidarietà

     

     

    Intimidazione a giornalista, tanta solidarietà

    25 set 12 "Esprimo a nome mio personale e del gruppo la più completa vicinanza e solidarietà al giornalista del Quotidiano della Calabria, Michele Inserra, vittima del terzo spregevole attentato intimidatorio; si tratta di segnali particolarmente allarmanti per una terra nella quale la contemporanea presenza di una politica che decide assumendosi le proprie responsabilità ed una stampa che vigila, fa le pulci e denuncia è un bene irrinunciabile". E' quanto afferma, in una nota, il capogruppo del Pdl alla Regione, Gianpaolo Chiappetta. "Esprimiamo solidarietà al Quotidiano della Calabria che, in molti anni, e sotto la direzione di Matteo Cosenza - prosegue Chiappetta - ha rappresentato una voce libera e lontana da condizionamenti, anche quelli subdoli, violenti ed anonimi di una 'ndrangheta che non si rassegna al fatto che la nostra Regione e' fatta di uomini liberi che avvertono per intero la responsabilità di opporsi alle logiche criminali. Il lavoro di un cronista è, lo ripetiamo, un bene prezioso anche quando dalla sua penna escono ritratti impietosi o ingenerosi; i giornali sono la voce di tutti, di quelli che hanno un ruolo e la cui voce è più udibile e di quelli che non avendo ruoli pubblici, se non quello di cittadini, si affidano al quotidiano lavoro di chi da loro voce. Lavoriamo per una Calabria diversa ed in questo il contributo di racconto,analisi e approfondimento degli organi di informazione è, lo ripetiamo, irrinunciabile ed intoccabile; ne siamo così convinti che ieri il Consiglio regionale avrebbe anche dovuto occuparsi dell'aberrante vicenda che ha per protagonista il direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, reo di omesso controllo su un commento che avrebbe diffamato un giudice tutelare, questa l'opinione della parte 'offesa' che ha dato vita ad un percorso giudiziario la cui conclusione potrebbe portare in carcere Sallusti. La stampa, lo ribadiamo, non va ne imprigionata, ne intimidita".

    "L'intimidazione subita dal caposervizio del Quotidiano della Calabria Michele Inserra, al quale ignoti hanno sfondato il vetro dell'auto e portato via una borsa nella quale erano custoditi documenti su un'inchiesta che il giornalista sta conducendo su 'ndrangheta e area grigia, e' un fatto grave e preoccupante e rappresenta un vero e proprio attacco alla libertà di stampa". E' quanto si afferma in una nota del Pd di Reggio. "Peraltro è la terza intimidazione - prosegue la nota a firma di Girolamo Demaria - che il giornalista subisce in poco tempo e ciò non può non destare ulteriore allarme. Nell'esprimere tutta la mia solidarietà a Michele Inserra per il vile gesto intimidatorio subito, auspico che gli organi inquirenti facciano luce su quanto accaduto ed assicurino i responsabili alla giustizia, restituendo la necessaria serenità al caposervizio del Quotidiano della Calabria affinché possa continuare a svolgere il proprio lavoro senza condizionamento alcuno. La libertà di stampa è un bene intangibile e va difesa ovunque ed in particolar modo a Reggio ed in Calabria dove ancora più forte si avverte la necessità di un'azione incisiva per l'affermazione della trasparenza, della regole e della verità".

    "Dopo aver appreso del vile gesto perpetrato nei confronti dell'amico giornalista Michele Inserra, l'Associazione 'Insieme si puo'' esprime la più totale ed incondizionata solidarietà al professionista il quale, interessandosi ai fatti di cronaca, persegue la pubblica denuncia e la verità, in piena osservanza dei principi di giornalista, di trasparenza e di correttezza deontologica". E' quanto si afferma in una nota del presidente dell'associazione "Insieme si puo" di Roccella Jonica, Francesco Minici. "Intendiamo protestare - prosegue la nota - di fronte a tali vili gesti, che non possono e non devono assolutamente scoraggiare chi sceglie di vivere nella legalità ed al servizio dei cittadini. Una testimonianza, questa, di vicinanza all'amico Michele ed a tutti i giornalisti, magistrati, Forze dell'ordine e cittadini che quotidianamente contribuiscono alla rinascita di questa meravigliosa terra. Non sarà certamente l'inettitudine di pochi a mettere in ombra la grande volontà dei calabresi. Dobbiamo essere tutti uniti sotto un'unica bandiera: quella del riscatto. Usciamo allo scoperto e prendiamo una posizione chiara e netta, invitando quei pochi i quali non hanno ancora chiara la visione della propria scelta, a condividere il percorso scelto dai molti"

    La nuova, gravissima intimidazione subita dal giornalista Michele Inserra, caposervizio della redazione reggina del Quotidiano della Calabria, pone interrogativi inquietanti e suscita forti preoccupazioni per una situazione che nella città sta precipitando sempre più in basso. Per questo, in primo luogo, desidero esprimere al dott. Inserra, a nome mio personale e dei Comunisti Italiani della Calabria, la piena e incondizionata solidarietà per l'intollerabile gesto intimidatorio. Questa ennesima intimidazione (la terza) nei confronti di Inserra non rappresenta solo un attacco inaudito alla libertà di stampa e all'esercizio della libera informazione. Il danneggiamento dell'autovettura di Inserra, con il furto della borsa contenente un computer e la documentazione relativa a una scottante inchiesta giornalistica sul rapporto tra "'ndrangheta e zona grigia'', è un segnale di estrema pericolosità. Ciò pone, innanzitutto e con urgenza, un serio problema di incolumita e sicurezza dello stesso professionista che va assolutamente tutelato e salvaguardato. Nonostante l'oggettiva difficolta del momento, invitiamo Michele Inserra a proseguire, senza sosta, nella sua attività professionale finalizzata ad informare la collettività in un territorio difficile e complicato come quello reggino e calabrese. l dott. Inserra non può essere lasciato solo ed è indispensabile manifestare nei suoi confronti una concreta e tangibile vicinanza. Nel condannare fermamente l'atto intimidatorio, auspico che la Magistratura e le forze dell'ordine indaghino a fondo su questo nuovo episodio e che le autorita decidano di tutelare, con ogni mezzo, il dott. Inserra. Lo afferma il segretario regionale del PdC della Calabria Michelamgello Tripodi

    Il coordinamento nazionale antimafia Riferimenti denuncia di temere che a proprio avviso, gli atti intimidatori nei confronti del giornalista del quotidiano della calabria Michele Inserra abbiano ben poco a che fare con la 'ndrangheta ruspante, celando ben altra matrice. Riferimenti crede che in questa storia la 'ndrangheta entri solo di traverso ,come manovalanza delinquenziale,ritenendo che inserra dia fastidio perché si è avvicinato troppo ai santuari ,rivelando verità scomode,dia fastidio perché appartiene ad una certa categoria di giornalismo e non a quella asservita al potere e connivente. La storia insegna che sono segnali questi ben poco rassicuranti. Nell'esprimere quindi ad inserra la propria solidarietà ,il coordinamento riferimenti chiede alle autorità inquirenti di attenzionare l'intera vicenda, ben valutando il rischio cui il giornalista è esposto.

    Italia dei Valori di Reggio Calabria, in una nota, esprime solidarietà al giornalista del Quotidiano della Calabria, Michele Inserra, e "condanna con fermezza lo spregevole e vile gesto subito che rappresenta l'ennesimo attacco, oltre che alla persona che ne è stata vittima, alla sua professione". "Bisogna tutelare sempre e comunque la libertà di stampa - aggiunge l'Idv di Reggio - poiché rappresenta uno dei cardini su cui si basa la democrazia. Siamo certi che la magistratura individuerà gli autori. Ad Inserra rivolgiamo un appello affinché non si lasci intimorire".

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