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    Undici dipendenti assenteisti del Comune arrestati dai CC a Pedace

     

     

    Facevano la spesa durante le ore di lavoro,11 dipendenti del Comune arrestati dai CC a Pedace

    25 set 12 Ci sono anche il capo dei vigili urbani e due ausiliari del traffico, tra gli 11 dipendenti comunali (di cui cinque donne), arrestati dai Carabinieri con l'accusa di assenteismo a Pedace, nel Cosentino. Tutte le persone coinvolte - e che sono state poste ai domiciliari, tra cui funzionari, impiegati a tempo indeterminato e tre lavoratori socialmente utili - dovranno rispondere di truffa pluriaggravata e continuata a ente pubblico: non solo il Comune ma anche la Regione e l'Inps per quanto riguarda i precari. L'indagine che ha portato all'emissione dei provvedimenti che hanno riguardato tra gli altri anche funzionari come la responsabile dell'ufficio finanziario, un'impiegata dell'ufficio servizi sociali e il custode del cimitero, è scaturita dalle lamentele dei cittadini del piccolo centro - poco più di duemila anime alle pendici del monte Stella - che manifestavano crescente malcontento per le lunghe e infruttuose attese e le pratiche inevase accatastatesi sulle scrivanie degli uffici comunali. I dipendenti assenteisti - hanno accertato i Carabinieri dopo avere raccolto le prime segnalazioni - risultavano in servizio ma, in realtà, erano in tutt'altre faccende affaccendati: chi è stato individuato, infatti, mentre andava ad acquistare l'automobile per il figlio e chi, invece, al mercato a fare la spesa. Altri ancora non si muovevano da casa. In qualche caso è stato perfino verificato l'utilizzo, per incombenze che con il lavoro non avevano nulla a che fare, anche dell'auto di servizio dell'ente. Nell'arco di due mesi i carabinieri hanno messo nero su bianco ben 120 violazioni, documentate attraverso filmati realizzati sia all'ingresso del palazzo comunale con una telecamera fissa sia con riprese e riscontri ottenuti a seguito di pedinamenti. Il sistema architettato dal gruppo era molto semplice: a turno uno di loro, all'ora stabilita, utilizzava i badge della macchinetta marcatempo, posti in una bacheca all'ingresso del municipio. E questo accadeva non solo per il normale orario di lavoro ma anche per gli straordinari. Le indagini proseguono per stabilire se, a livello amministrativo, ci fosse la percezione di quanto stava accadendo e per accertare eventuali ulteriori responsabilità in capo a chi avrebbe dovuto controllare e non l'ha fatto.

    Video Arresti COnferenza

    L'operazione stamattina. Si e' conlusa questa mattina l'operazione dei carabinieri della Compagnia di Rogliano, denominata Time Out, per l'esecuzione di 11 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di dipendenti del Comune di Pedace accusati di truffa aggravata perché assenteisti. Dalle indagini, iniziate a gennaio, è emerso che gli indagati, alcuni a tempo indeterminato e altri Lsu, uscivano dal lavoro per fare la spesa ed entravano in ufficio a orari a loro piacere perché uno timbrava per tutti. Le investigazioni hanno accertato la piena responsabilità di tutti gli undici indagati, tra cui 5 donne, i quali durante l’orario di servizio, regolarmente retribuito, anche con prestazioni extra di straordinario, con sistematicità ed abitualità, hanno posto in essere condotte di truffa in danno dell’amministrazione di appartenenza attraverso la falsificazione degli orari di presenza e di uscita.

    Ulteriori sviluppi. Gli indagati sono 18 mentre gli impiegati del Comune di Pedace sono 30. Al momento il Gip ha emesso solo 11 provvedimenti ma protrebbero esserci ulteriori sviluppi.

    La spesa e la macchina nuova. Ci sono anche delle immagini, realizzate con una telecamera dei carabinieri, che documentano il sistema messo in atto dagli 11 dipendenti del Comune di Pedace, tra cui cinque donne, arrestati e posti ai domiciliari dai carabinieri per assenteismo. A turno uno di loro, all'ora stabilita, utilizzava i badge della macchinetta marcatempo, posti in un ripiano, per conto degli altri colleghi. Addirittura esisteva una bacheca con i badge personali da utilizzare al momento. Nell'arco di un mese i carabinieri hanno monitorato l'attività dei componenti del gruppo che durante le ore di ufficio sbrigavano loro incombenze o più semplicemente rimanevano a casa. In più di una circostanza i militari hanno anche verificato le attività svolte dai dipendenti in ore di ufficio, in qualche occasione anche al di fuori del territorio comunale. Con la macchina di servizio si recavano a Csoenza per fare la spesa nei supermercati o ad acquistare prodotti. C'è chi, addirittura, durante le ore d'uffico è andato a comprarsi la macchina nuova.

    Operazione scattata dalle denunce dei cittadini. Sono state le lamentele e il malcontento crescente tra i cittadini a far scattare le indagini dei carabinieri che hanno portato all'arresto, a Pedace nel cosentino, di 11 dipendenti comunali tra cui cinque donne e alcuni lavoratori precari Lsu. In totale sono state accertate 120 violazioni nell'arco di due mesi alcune delle quali compiute anche con l'utilizzo della vettura di servizio dell'ente. Le persone arrestate, alle quali sono stati concessi i domiciliari, sono accusate di truffa pluriaggravata ai danni di ente pubblico: oltre al Comune anche la Regione e l'Inps per quanto riguarda le responsabilità dei precari. In particolare il gruppo, composto anche da funzionari dell'ente, aveva messo in piedi un sistema di copertura reciproca attraverso l'utilizzo dei badge per falsificare orari di ingresso e di uscita. I particolari dell'indagine sono stati illustrati a Cosenza dal comandante del reparto operativo dei carabinieri di Cosenza, Vincenzo Franzese e dal procuratore aggiunto della Repubblica di Cosenza Domenico Airoma. Oltre alle riprese di una telecamera piazzata all'ingresso degli uffici comunali, i militari hanno acquisito ulteriori immagini e riscontri. In particolare uno dei dipendenti è stato ripreso mentre si recava ad acquistare un automobile per il proprio figlio o altre sorprese al mercato a fare la spesa. In alcuni casi anche fuori dal territorio comunale. Non si escludono ulteriori sviluppi nelle indagini.

    Agli arresti sono finiti:
    Luigina Curcio, 50 anni di Pedace Responsabile Ufficio finanzuario
    Licia Dora Scarcello, 41 anni nata in Canada, Impiegata Ufficio Ragioneria
    Gianfranco Faraca, 58 anni di Pedace, Responsabile Polizia Municipale
    Vincenzo Greco, 49 anni di Cosenza, Ausiliario del traffico
    Mario Oliverio 58 anni di Pedace, Ausiliario del traffico
    Valentina Faraca, 62 anni di Pedace, Impiegata Servizi Sociali
    Liliana Talarico, 36 anni di Pedace, LSU
    Dino ALtomare, 43 anni di Pedace, LSU
    Gina Piraine, 48 anni di Pedace, LSU
    Costantino Basile, 53 anni di Rende, Operatore Ecologico
    Salvatore Manieri, 61 anni di Pedace, Custode cimitero

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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