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    Autunno caldo, tensione per i forestali in Regione, città bloccata a Cosenza

     

     

    Scatta l'autunno caldo, tensione per i forestali in Regione, città bloccata a Cosenza

    24 set 12 Momenti di tensione a Reggio Calabria davanti la sede del Consiglio regionale a causa della protesta dei lavoratori forestali. Un gruppo di operai è riuscito ad entrare nel parcheggio interno del palazzo e sta bloccando l'ingresso ai garage sotterranei, dove parcheggiano le loro auto i consiglieri regionali. Sul posto un cordone di poliziotti sta impedendo l'ingresso dei manifestanti nell'edificio. L'auto di un consigliere, a bordo della quale c'é solo un autista, è stata presa a pugni e calci impedendone l'ingresso nel garage. La vettura è stata poi costretta ad allontanarsi. I lavoratori hanno chiesto d'incontrare il presidente Scopelliti. Gli operai idraulico forestali stanno protestando numerosi davanti alla sede del Consiglio Regionale della Calabria per chiedere l'immediato ritiro del provvedimento di "controriforma" dell'AFOR. I partecipanti, che chiedono le dimissioni in blocco della Giunta Regionale della Calabria e il ritiro del provvedimento Trematerra. Lo scrive la Cgil in una nota stampa. Intanto sta per essere ricevuta dall'assessore regionale alla Forestazione, Michele Tremeterra, una delegazione dei lavoratori forestali. La protesta degli operai forestali, prosegue, con slogan contro la Giunta ed il presidente Scopelliti al fine di ottenere il ritiro del provvedimento di riforma dell'Afor all'esame della riunione odierna del Consiglio regionale.

    Protesta termina dopo bocciatura riforma. Un applauso dei lavoratori forestali che da stamani manifestano davanti la sede del Consiglio regionale ha accolto l'annuncio dato loro dai sindacalisti che la riforma dell'Afor non è passata. I manifestanti, preso atto del risultato del voto, hanno cominciato a defluire, lasciando il piazzale interno di Palazzo Campanella e le vie vicine dove sono stati in attesa per tutto il giorno. Nel corso della giornata non sono mancati momenti di tensione quando alcuni gruppi di manifestanti hanno cercato di forzare il cordone di polizia e carabinieri per entrare nel palazzo del Consiglio regionale. Tentativi respinti ogni volta dalle forze dell'ordine.

    Forestali tentano ingresso a Palazzo Campanella. Alcuni gruppi di lavoratori forestali che da stamani manifestando davanti la sede del Consiglio regionale che oggi dovrebbe discutere della riforma di Afor ed Arssa, hanno nuovamente provato ad entrare nell'edificio. I manifestanti sono stati contenuti da poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa che fino ad adesso sono riusciti a contenere i lavoratori. Verso le forze dell'ordine sono state anche lanciate alcune bottigliette di plastica. La tensione tra i manifestanti è salita dopo che l'incontro di una loro delegazione e dei sindacalisti con l'assessore regionale Michele Trematerra non ha dato esito.

    Incontro Trematerra, niente di fatto. Sale la tensione: Sindacati e Regione sono rimasti ognuno sulle proprie posizioni anche al termine dell'incontro tra una delegazione di lavoratori forestali e sindacalisti e l'assessore Michele Trematerra. Lo ha riferito lo stesso assessore al termine dell'incontro. "Abbiamo cercato di spiegare ai lavoratori, nonché ai rappresentanti sindacali - ha detto - quali sono le ragioni per cui abbiamo presentato questa proposta di legge. Ciascuno di noi é rimasto sulle proprie posizioni. Di questo sto per informare la Conferenza dei Capigruppo. Vediamo cosa deciderà". Assieme a Trematerra erano presenti il direttore generale del settore agricoltura Giuseppe Zimbalatti, ed il sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale Alberto Sarra, cui si è poi aggiunto il presidente della commissione Bilancio Candeloro Imbalzano. Il fallimento della trattativa ha scaldato ulteriormente gli animi dei lavoratori che stanno manifestando davanti alla sede del Consiglio regionale, alcuni dei quali hanno bloccato il traffico lungo via Cardinale Portanova. Altri avrebbero intenzione di raggiungere Villa San Giovanni e bloccare il transito sullo Stretto di Messina. "Il nostro lavoro - ha detto Trematerra ai lavoratori ed ai sindacalisti - rappresenta il modo migliore per tutelare i posti di lavoro, e non prevede nessuna trasformazione del vostro rapporto di lavoro. La natura giuridica del nuovo Ente non andrà assolutamente ad inficiare la possibilità per i lavoratori di mantenere il proprio posto di lavoro. Ho sempre difeso i lavoratori forestali della Calabria mettendoci la faccia anche rispetto alle valutazioni che sulla forestazione calabrese vengono fatte a livello nazionale". Spiegazioni che però non sono bastate per convincere i lavoratori che hanno chiesto una nuova sospensione dell'approvazione della legge. "Che fretta c'é di approvarla subito", hanno detto rispetto ai timori manifestati sulla congruità dei finanziamenti disponibili e sulla organizzazione del nuovo Ente.

    Cosenza bloccata: Stessa scena a Cosenza dove la protesta dei lavoratori in mobilità, organizzata dai sindacati davanti la sede dell'Inps, situata nella centralissima Piazza Loreto importante snodo del traffico cittadino, ha di fatto paralizzato la città. Traffico in tilt dopo le nove fino a mezzogirono con strade intasate e impossibilità di muoversi. La protesta è stata organizzata dai sindacati Cgil, Cisl e Uil con i lavoratori in mobilità in deroga che sono senza stipendio da 2 mesi e non vedono alcuna soluzione per il loro stato. Nonostante l'accordo con la Regione, i loro stipendi sono stati tagliati. Molti degli oeprai vivono con questo sussidio che in molti casi non raggiunge i 500 euro mensili.

    Presidio lavoratori Centrale Mercure. Un gruppo di lavoratori delle imprese appaltatrici dei lavori per la realizzazione della centrale Enel del Mercure stanno attuando un presidio a Catanzaro davanti la sede dell'assessorato regionale alle Attività produttive. La mobilitazione è stata decisa dai sindacati confederali del comparto energia in concomitanza con la Conferenza dei servizi, i cui lavori sono in corso, convocata dalla Regione per l'autorizzazione alla messa in esercizio dell'impianto. Alla conferenza partecipano rappresentanti della Regione, dei Comuni interessati alla realizzazione dell'impianto, del Parco del Pollino e dell'Enel.

    PdCI: Sacrosanta protesta forestali. "La protesta dei lavoratori forestali è legittima e sacrosanta. Il progetto della cosiddetta riforma dell'AFOR che la Giunta Scopelliti e il centrodestra vorrebbero imporre è un chiaro tentativo di privatizzazione del settore, che andrebbe a colpire pesantemente il diritto al lavoro e aprirebbe la strada al rischio di licenziamento di migliaia e migliaia di lavoratori. La Calabria conosce già una situazione di gravissima emergenza sociale ed occupazionale, con una disoccupazione dilagante, una povertà crescente, l'assenza di qualsiasi risposta per i precari e la mancanza di prospettive per migliaia e migliaia di giovani che non hanno alcuna speranza di futuro. Invece di assumere iniziative provocatorie come quella avviata contro i lavoratori forestali, Scopelliti e la sua Giunta dovrebbero preoccuparsi di questa condizione drammatica che condanna la nostra regione ad essere sempre più fanalino di coda che colleziona solo record negativi". Lo afferma il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi.

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