Adesione massiccia allo sciopero degli avvocati - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Adesione massiccia allo sciopero degli avvocati

20 set 12 E' "massiccia" l'adesione allo sciopero indetto dall'Organismo unitario dell'avvocatura e che proseguirà anche domani. "Una grande prova di forza e unità - dice il presidente Maurizio De Tilla - purtroppo siamo costretti a ricorrere ancora una volta a questa forte forma di protesta per denunciare le scelte sbagliate del Governo su giustizia e professione forense.Ora attendiamo un dialogo serio". Tanti i problemi sul tavolo da risolvere, fa notare l'Oua: "la chiusura di oltre 1000 uffici giudiziari, l'abolizione delle tariffe, la mediaconciliazione obbligatoria, la delegificazione dell'ordinamento forense, gli attacchi all'autonomia delle casse previdenziali, il filtro in appello (l'appello cassatorio), la rottamazione della giustizia civile". "Anche se non mancano elementi di contatto con l'Esecutivo, per esempio sul numero programmato nel corso di laurea in legge o la disponibilità a risolvere il nodo dell'arretrato, continueremo a far sentire la nostra voce con ulteriori e più decise iniziative - assicura De Tilla -. Venerdì ne discuteremo agli Stati Generali dell'Avvocatura". In particolare, la soppressione di mille uffici giudiziari "non porterà alcun beneficio economico, anzi contribuirà ad intasare ancor più la giustizia" lamenta l'Oua che pensa a ricorsi al Tar, alla Consulta, alla Corte dei diritti dell'uomo, e alla Corte dei Conti "per gli sprechi nella gestione dei fondi destinati alla giustizia (più di 8 miliardi di euro), e per la costruzione di nuovi Palazzi di Giustizia in sedi soppresse". Quanto alla mediaconciliazione obbligatoria, su cui a ottobre di pronuncerà la Corte costituzionale, "si è rivelata un fallimento. L'80 per cento dei tentativi di conciliazione non riescono. Il restante 20 per cento riguarda in gran parte controversie di modico valore". Senza dire degli "alti costi", "fino a 9.000 euro per procedimento". L'Oua sollecita il ripristino delle tariffe per gli avvocati, visto che si tratta di "uno strumento di valutazione dell'attività forense che garantisce la qualità e l'indipendenzàe l'approvazione della riforma forense. Mentre ribadisce il proprio no all'appello cassatorio e alla "rottamazione della giustizia civile".