A Reggio guerra dei manifesti "Città non è normale"

20 set 12 Dopo il manifesto "contro l'ingiusta campagna di diffamazione che criminalizza un'intera città", adesso a Reggio circola un contro-manifesto in cui si afferma che "Reggio oggi non 'e' una città normalé". "Noi - scrivono i firmatari - non ci identifichiamo come professionisti, imprenditori e classe dirigente. Noi siamo semplicemente cittadini. Siamo cittadini di una città che amiamo non perché 'e' bellà, ma perché è casa nostra. E' qui che viviamo, è qui che abbiamo le nostre famiglie, i nostri amici, il nostro lavoro. Siamo cittadini che non hanno mai avuto nulla a che fare con il 'modello Reggio'. Siamo cittadini di una città che oggi viene finalmente raccontata per come è, perché quello che è accaduto a Reggio negli ultimi anni ha del vergognoso, va oltre ogni immaginazione, e noi non vogliamo che si smetta di parlarne. Soprattutto non vogliamo che si smetta di imbarazzarsi. Questa epoca buia è ancora in atto e noi non vogliamo che si taccia. Non faremo il loro gioco"

In 500 aderiscono invece a "Manifesto contro Diffamazione". Hanno superato quota 500 le adesioni al "Manifesto per Reggio", promosso "contro l'ingiusta campagna di diffamazione che criminalizza un'intera città". Lo riferisce il Comitato promotore, che dà anche notizia dell'adesione all'iniziativa di Enzo Vitale, presidente della Fondazione Mediterranea. "Siamo estremamente soddisfatti - è detto in una nota del Comitato - del risultato sin qui ottenuto, segno che il manifesto, che riporta le spontanee riflessioni pervenute con ogni mezzo al 'Laboratorio di Teagene', suscita l'attenzione e l'approvazione di tanti cittadini orgogliosi e innamorati di Reggio e finalmente impegnati in prima persona a difenderne la nobile storia e l'immagine di fronte al mondo". "Tra le nuove email di sostegno - riferisce ancora il Comitato - quelle di Alma Manera, artista di fama nazionale, del Presidente dell'Ordine dei Consulenti del lavoro, Paolo Chirico di molti rappresentanti degli Ordini professionali cittadini, ma anche numerosi esponenti delle associazioni cittadine, del mondo imprenditoriale e delle libere professioni".