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    Delle Chiaie a Catanzaro, visita diventa polemica

     

     

    Delle Chiaie a Catanzaro, visita diventa polemica

    19 set 12 Anche il quotidiano nazionale Il Manifesto si occupa oggi della vicenda della presenza a Catanzaro di Stefano Delle Chiaie, fondatore di Avanguardia nazionale, che nel capoluogo calabrese ha presentato la scorsa settimana il suo ultimo libro nella sala consiliare della Provincia, presente il presidente Wanda Ferro. Un'iniziativa "finita quasi in rissa", scrive Il Manifesto, dando conto delle proteste dell'Associazione dei partigiani e della Cgil contro la presidente della Provincia Wanda Ferro ("Pdl, già missina"). "Delle Chiaie - scrive il giornale - è arrivato in Calabria per presentare il suo libro incentrato sugli anni di piombo visti con gli occhi di un protagonista: dalla strage di piazza Fontana a quella di Bologna passando per il golpe Borghese. Nel mirino dei contestatori finisce anche il direttore di Pubblico, autore della postfazione del libro. Il nome di Delle Chiaie, fondatore di Avanguardia nazionale oggi ottantenne, appare in tutte le vicende più controverse del Paese ma anche in attività paramilitari in Sudamerica. Aspetti che agli occhi dei partigiani hanno reso indegna l'ospitalità offerta dalla Ferro".

    "Stefano Delle Chiaie, che non ha bisogno di alcuna difesa d'ufficio, accusato gratuitamente dalla Cgil e Rifondazione Comunista, nella sua vita può essere considerato più una vittima che carnefice, così come testimoniano le sentenze e quindi i fatti". Lo sostiene, in una comunicato, Domenico Furgiuele, componente del direttivo provinciale de La Destra. "Il libro di delle Chiaie - aggiunge - è la descrizione di dinamiche che animarono gli anni di una gioventù che aveva valori ed ideali troppo socialmente validi, per essere lasciati liberi ed incontaminati dalla volontà oppressiva di uno stato che si apprestava ad attuare la "strategia della tensione". "Per noi De La Destra - dice ancora Furgiuele - non si è trattato della rivisitazione del fascismo e dei campi di concentramento, forse più rimpianti da coloro che a sinistra li nominano continuamente ed ossesivamente, ne tantomeno questa iniziativa ha infangato l'onorabilità di Palazzo Di Vetro, la cui rispettabilità è stata avvalorata dalla Presidente Wanda Ferro, che ha dimostrato coraggio nel partecipare ad una manifestazione intellettuale, dando voce a quanti provengono da una storia capace di svelare verità diverse da quelle 'improrogabilmente ufficiali'"

    Ferro "Accuse false e strumentali". "Accuse false e strumentali. Mai definita la storia della resistenza come manipolazione della verità. La sala consiliare della Provincia è di tutti, viene concessa per pubblici dibattiti senza censura sulle idee dei partecipanti". Lo sostiene, in una dichiarazione, il presidente della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro in merito alle polemiche sollevate dalla presenza di Stefano Delle Chiaie nella sede della Provincia per la presentazione del suo libro. "Concedendo l'utilizzo della sala all'associazione Furor per la presentazione del libro di Delle Chiaie - ha sostenuto Wanda Ferro - sapevo bene che non sarebbero tardate le critiche da parte di una certa sinistra alla continua ricerca di un pretesto per rispolverare un arrugginito armamentario ideologico e scagliarsi indignata contro i presunti ricostitutori di un fascismo lontanissimo dalla attuale realtà sociale e politica, ma che evidentemente rappresenta l'unica ragione di esistere per chi vorrebbe oggi combattere una guerra civile fuori tempo. La sala è un patrimonio dell'intera comunità, e quindi viene concessa a chiunque chieda di utilizzarla per iniziative di carattere culturale. La sala ha ospitato tantissime iniziative di sindacati, associazioni e movimenti di sinistra, senza che a qualcuno venisse in mente di praticare un controllo censorio sulle idee dei partecipanti. La presentazione del libro 'L'Aquila e il Condor' ha rappresentato un interessante momento di dibattito e di approfondimento rispetto ad alcune pagine poco conosciute della storia recente del nostro Paese, in particolare dei cosiddetti 'anni di piombo'. Per questo ho ritenuto, essendo stata invitata, di intervenire all'iniziativa, nel mio ruolo di rappresentante del Pdl, insieme ad altri relatori, tra cui l'artista Giorgio Alfieri, quale ex militante della formazione di estrema sinistra Lotta Continua. Dopotutto, lo stesso Luca Telese, giornalista dichiaratamente di sinistra, nella sua postfazione, rende un grande omaggio al libro e quasi invita i lettori al maggiore approfondimento possibile". "A lasciarmi davvero impressionata - ha sostenuto Wanda Ferro - sono la totale fantasiosità e l'assoluta disonestà intellettuale con cui alcuni rappresentanti della sinistra mi attribuiscono frasi mai pronunciate e riflessioni lontanissime dalle mie convinzioni. Vengo accusata di 'ricostruzioni revisioniste' e addirittura, con tanto di falsi virgolettati, di avere definito 'la storia della Resistenza, lotta di liberazione dal nazifascismo, una chiara manipolazione della verita''. Tutto falso. Nel convegno si è discusso degli anni di piombo, non del fascismo e della resistenza. Per dimostrare la falsità e la cattiva fede di chi mi accusa ritengo opportuno riportare la parte incriminata del mio intervento: 'La questione di fondo e' l'eterna contrapposizione tra verità storica e la storia come viene scritta e tramandata da studiosi e protagonisti. Il contenuto del racconto di Delle Chiaie, così come di tanti episodi controversi di quegli anni, comincia ad uscire dal limbo dell'attualità per entrare nella fissa dimora della storia. Così estremismo di destra e di sinistra, servizi segreti, logge, mafia e America Latina, stragi e golpe, la rivolta di Reggio, strategie della tensione e della conservazione, tutto finisce con l'appartenere ad un unico racconto di guerra, senza vincitori né vinti, per la quale, a seconda dei punti di vista, si possono ritenere tutti colpevoli o tutti innocenti, ovvero tutti contro il sistema e tutti all'interno dello stesso sistema. La storia che si va ad affermare non è come quella scritta nell'ultimo dopoguerra, quando si nascondevano le foibe e le vittime del triangolo rosso, perché ad una chiara manipolazione della verità storica si pone rimedio quando sopravviene il coraggio di testimoniare. Una storia invece controversa lascia sempre spazio alla fantasia delle tesi contrapposte, e pur se interpretata con la maggiore obiettività finisce sempre nell'alveo della generale confusione. 'L'Aquila e il Condor' è un contributo alla soluzione dell'intreccio di quei misteri, è una verità 'forse' di parte, ma che dobbiamo accettare e rispettare. Le verità di Delle Chiaie potranno spingere qualcuno a dire il contrario, e Delle Chiaie a replicare, ma ogni più piccolo particolare avvicina sempre di più quegli anni alla fissa dimora della storià. Ho concluso dicendo che 'sulla lettura della nostra storia non possono esserci fronti contrapposti'".

    PD: Ente Offeso. "La presenza a Catanzaro del neo fascista pluriinquisito e pluriindagato Stefano Delle Chiaie, accanto alla presidente della Provincia, Wanda Ferro, è un fatto grave, inqualificabile ed inopportuno che squalifica la presidenza della provincia ed offende tutta l'istituzione dell'Ente intermedio". Lo sostiene, in una nota, il gruppo Pd della Provincia di Catanzaro composto dei consiglieri Enzo Bruno, Pino Maida, Piero Amato, Cosimo Femia e Riccardo Bruno. Nel comunicato si esprime "forte contrarietà per tale inquietante presenza. La Presidente Ferro deve ricordare l'importanza ed la natura eminentemente democratica dell'ente da lei presieduto, che stride con il partecipare a qualsiasi manifestazione insieme al neo fascista Delle Chiaie. Come Pd siamo convinti che presiedere un'istituzione di così grande rilievo dovrebbe di per sé porre chiunque al riparo da pesanti nostalgie e da infauste predilezioni politiche del passato. Chiediamo che la Presidente Ferro spieghi al più presto quali siano stati i motivi per cui ha deciso in piena libertà di ospitare tale inquietante presenza. In tale scelta, infatti, non riusciamo a cogliere alcun motivo di carattere intellettuale, né di ordine culturale". "La presenza del neo fascista Stefano Delle Chiaie - conclude il gruppo provinciale del Pd - indigna tutti i sinceri democratici e basta. Chiediamo, al riguardo, che si convochi un'assemblea provinciale nella quale la presidente Wanda Ferro venga a riferire e a spiegare le ragioni di questa deplorevole scelta".

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