NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Catturato il boss Aquino, latitante da 2 anni. Si nascondeva ... a casa

     

     

    Catturato il boss Aquino, latitante da 2 anni. Si nascondeva ... a casa. Arrestati anche 2 fratelli

    14 set 12 Il boss latitante Domenico Aquino, di 47 anni, e' stato arrestato stamani dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria. L'uomo è stato bloccato nella sua abitazione a Marina di Gioiosa Ionica, dove gli Aquino hanno il loro predominio. Ricercato dal luglio 2010 dopo essere sfuggito all'arresto in occasione dell'operazione Crimine, Aquino, ritenuto il capo dell'omonima cosca, è accusato di associazione mafiosa. Nell'operazione Crimine sono stati arrestati anche i due fratelli di Domenico, Francesco e Rocco, quest'ultimo ritenuto dagli investigatori il capo della cosca. Dopo il suo arresto, per gli inquirenti Domenico aveva assunto le redini dell'organizzazione. Il latitante arrestato oggi è anche nipote del vecchio capocosca Salvatore, detto "Turi", uscito di carcere recentemente dopo avere scontato circa 15 anni di detenzione per associazione mafiosa.

    Boss individuato seguendo familiari. Non ha opposto resistenza ai carabinieri, Domenico Aquino, ultimo erede della famiglia di 'ndrangheta di Marina di Gioiosa Ionica, fondata dal vecchio boss Salvatore "Turi" Aquino. Prima di lui, erano finiti in carcere i fratelli Giuseppe e Rocco, coinvolti anche loro nell'inchiesta Crimine, sorpresi in bunker ricavati all'interno delle loro abitazioni. Domenico Aquino aveva scelto di vivere da latitante in contrada Cinuso vicino a Marina di Gioiosa, in un magazzino di proprietà del suocero dell'arrestato. "Un arresto non fortuito, né casuale - hanno spiegato i carabinieri del Comando provinciale diretti dal col. Lorenzo Falferi nel corso di una conferenza stampa - poiché da tempo avevamo stretto il cerchio ai possibili luoghi utilizzati dal latitante". Il latitante, secondo gli investigatori, aveva ereditato lo scettro di comando della potente cosca, indicata in diverse inchiesta come titolare di rapporti con elementi criminali di primo piano residenti in Canada ed in America latina, dediti soprattutto la traffico internazionale degli stupefacenti. "La nostra attenzione - ha sostento Falferi - si è focalizzata sul nucleo familiare ristretto del latitante del quale ha avuto bisogno non solo per il sostentamento, ma anche per mantenere inalterato il proprio potere e controllare lo svolgimento degli affari, il controllo dei lavori, degli appalti, degli esercizi pubblici". Aquino, detto "u biondo", era ricercato per un provvedimento restrittivo emesso al termine della prima fase dell'operazione "Il Crimine", del luglio 2010, coordinata dalle Dda di Reggio Calabria e Milano, che portò all'arresto di circa 300 persone per associazione mafiosa ed altro. Giudicato con il rito abbreviato nel marzo scorso, Aquino è stato condannato dal Gup di Reggio Calabria a tre anni di reclusione. Tra il 2010 ed il 2011, i carabinieri, sotto il coordinamento della procuratore aggiunto della Dda reggina Nicola Gratteri, aveva individuato e sequestrato quattro bunker risultati nella disponibilità del latitante nella sua abitazione ed in quelle di presunti fiancheggiatori. A febbraio ed agosto scorsi, i carabinieri hanno arrestato i fratelli di Domenico, Rocco, di 52 anni, già inserito nell'elenco dei latitanti pericolosi, e Giuseppe (50), elemento di spicco dell'omonima cosca.

    Il movimento antimafia 'Ammazzateci Tutti', in una nota, si congratula con lo squadrone eliportato 'Cacciatori di Calabria' e il Ros dei Carabinieri per l'ultima operazione che ha portato all'arresto del latitante Domenico Aquino. "Dall'inizio dell'anno l'attività investigativa del Ros e dello Squadrone Eliportato Cacciatori dei Carabinieri - afferma la responsabile Sicurezza, Lia Staropoli - sono stati assicurati alla giustizia ben sette latitanti, e nello specifico i tre fratelli Aquino reggenti dell'omonima 'ndrina, ed i boss Trimboli, Matalone, Arena e Polimeni. I falchi d'Aspromonte già nel 2010 avevano scoperto un bunker nella abitazione dell'ultimo degli Aquino, latitante dalla celebre operazione 'Crimine'. Spero che da questo arresto, effettuato proprio quando Aquino con spavalderia credeva di poter nascondersi addirittura in paese, tutti i calabresi capiranno finalmente che non conviene continuare a favorire la latitanza degli uomini della 'ndrangheta". "Oltre agli straordinari successi che sono sotto gli occhi di tutti - aggiunge Aldo Pecora, leader del movimento - spesso non si conoscono neanche i nomi e l'età degli uomini che rendono possibile il raggiungimento di numeri così importanti in termini di arresti e, consecutivamente, di sequestri e confische. Ebbene sono ragazzi tra i venti e i trent'anni, e quasi tutti meridionali, il che ci rende doppiamente fieri".

    I componenti della commissione straordinaria del Comune di Marina di Gioiosa Jonica, in una nota, esprimono all'arma dei Carabinieri un "plauso ed apprezzamento" per l'arresto del latitante Domenico Aquino. "In pochi mesi - è scritto nella nota - i Carabinieri hanno tratto in arresto, nelle loro case, uno dopo l'altro, i rappresentanti di spicco della famiglia Aquino: da Rocco, esponente apicale della cosca, a Giuseppe ed oggi Domenico. I risultati raggiunti dalle Forze di Polizia servono, senz'altro, a rafforzare la fiducia della popolazione di Marina di Gioiosa Jonica nelle Istituzioni e nella capacità dello Stato di contrastare fattivamente tutti i fenomeni di criminalità organizzata". "Il susseguirsi di queste operazioni dimostra che la Benemerita è un baluardo contro la criminalità a garanzia della sicurezza dei cittadini. Lo Stato c'è e si vede. Si sente. Marina di Gioiosa non è più un territorio franco alla mercè delle famiglie 'ndranghetiste''

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore