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    Arrestato a Piacenza papà gemelline crotonesi che viveano in auto

     

     

    Arrestato a Piacenza papà gemelline crotonesi che viveano in auto

    11 set 12 E' stato arrestato dai carabinieri di Piacenza con le accuse di estorsione, furto, sostituzione di persona e possesso di distintivi contraffatti il giovane crotonese padre delle due gemelline di tre mesi con le quali fino a pochi giorni fa viveva, assieme alla madre delle piccole, a bordo di un'auto nella città emiliana. La storia della famiglia era approdata anche in programmi tv nazionali; la mamma e le bambine erano state poi sistemate in una struttura protetta grazie all'intervento di Comune e Questura. Con il trentenne sono finiti in manette due piacentini di 29 e 42 anni. Lo hanno reso noto nel pomeriggio dai carabinieri di Piacenza. I tre sono accusati di essersi spacciati per carabinieri e di aver rapinato tre persone e di aver tentato di rapinarne altre due. Armati di pistole giocattolo, fedeli riproduzioni della Beretta in dotazione ai militari dell'Arma, hanno avvicinato - secondo le indagini - un uomo di Rottofreno, a pochi chilometri da Piacenza, e mostrando un finto distintivo e una finta paletta dei carabinieri, oltre alle pistole, hanno minacciato di arrestarlo. I tre, mostrando al malcapitato anche una roncola, sono riusciti a farsi consegnare da lui 400 euro. Sulla Caorsana hanno poi fermato due prostitute con i clienti, e minacciando di multare questi ultimi in base all'ordinanza comunale che vieta agli automobilisti di fermarsi con le 'lucciole' si sono fatti consegnare da uno dei due 500 euro, dall'altro 200. Hanno poi tentato di rapinare anche una coppietta che si era appartata alla periferia di Piacenza, sempre spacciandosi per Cc, ma la ragazza con il cellulare ha chiamato i veri carabinieri, mettendo in fuga i tre uomini. Il padre delle gemelline era stato fermato dai carabinieri in viale sant'Ambrogio per un normale controllo nei giorni scorsi, poiché il modello della sua auto corrispondeva a quello indicato dalle vittime delle rapine, e corrispondeva pure la sua descrizione. I carabinieri, insospettiti, lo hanno seguito fino ad una casa abbandonata in viale Abbondanza, dove hanno trovato le pistole finte nel passeggino delle gemelline, oltre ai falsi distintivi, alla paletta e a parte della refurtiva frutto di un furto in un appartamento. Per il padre delle bimbe e per i suoi complici sono scattate le manette. La vicenda della famigliola che viveva da meno di due settimane nell'abitacolo della vettura, una Fiat station wagon, a Piacenza era stata segnalata da alcuni cittadini alla Questura ed erano scattate le indagini. Si era così appurato che la coppia da anni viveva in giro per l'Italia senza fissa dimora e senza occupazione, utilizzando le mense Caritas e alloggiando in auto o in sistemazioni di fortuna. A maggio la donna aveva dato alla luce le gemelline. Il padre, artigiano con partita Iva che ogni tanto eseguiva piccoli lavori, era stato invitato nei giorni scorsi dagli agenti a trovare una sistemazione, mentre la Procura dei minori di Bologna ha aperto un'inchiesta.

    Era approdata anche in programmi tv nazionali la vicenda della famigliola - padre e madre crotonesi sui trent'anni, due gemelline di tre mesi - scoperta nelle scorse settimane a vivere in una vecchia auto station wagon a Piacenza. La mamma e le bambine erano state poi sistemate in una struttura protetta grazie all'intervento di Comune e Questura, mentre l'uomo era stato invitato a trovarsi una sistemazione. Ora l'uomo è stato invece arrestato dai carabinieri della città emiliana con le accuse di estorsione, furto, sostituzione di persona e possesso di distintivi contraffatti. Con lui sono finiti in manette due piacentini di 29 e 42 anni; lo hanno reso noto nel pomeriggio i carabinieri. I tre sono accusati di essersi spacciati per carabinieri e di aver rapinato tre persone e di aver tentato di rapinarne altre due. Armati di pistole giocattolo, fedeli riproduzioni della Beretta in dotazione ai militari dell'Arma, hanno avvicinato - secondo le indagini - un uomo di Rottofreno, a pochi chilometri da Piacenza, e mostrando un finto distintivo e una finta paletta dei carabinieri, oltre alle pistole, hanno minacciato di arrestarlo. I tre, mostrando al malcapitato anche una roncola, sono riusciti a farsi consegnare da lui 400 euro. Sulla Caorsana hanno poi fermato due prostitute con i clienti, e minacciando di multare questi ultimi in base all'ordinanza comunale che vieta agli automobilisti di fermarsi con le 'lucciole' si sono fatti consegnare da uno dei due 500 euro, dall'altro 200. Hanno poi tentato di rapinare anche una coppietta che si era appartata alla periferia di Piacenza, sempre spacciandosi per Cc, ma la ragazza con il cellulare ha chiamato i veri carabinieri, mettendo in fuga i tre uomini. Il padre delle gemelline era stato fermato dai carabinieri in viale sant'Ambrogio per un normale controllo nei giorni scorsi, poiché il modello della sua auto corrispondeva a quello indicato dalle vittime delle rapine, e corrispondeva pure la sua descrizione. I carabinieri, insospettiti, lo hanno seguito fino ad una casa abbandonata in viale Abbondanza, dove hanno trovato le pistole finte nel passeggino delle gemelline, oltre ai falsi distintivi, alla paletta e a parte della refurtiva frutto di un furto in un appartamento. Per il padre delle bimbe e per i suoi complici sono scattate le manette. La vicenda della famigliola che viveva da meno di due settimane nell'abitacolo della vettura, una Fiat station wagon, a Piacenza era stata segnalata da alcuni cittadini alla Questura ed erano scattate le indagini. Si era così appurato che la coppia da anni viveva in giro per l'Italia senza fissa dimora e senza occupazione, utilizzando le mense Caritas e alloggiando in auto o in sistemazioni di fortuna. A maggio la donna aveva dato alla luce le gemelline. Il padre, elettricista che ogni tanto eseguiva piccoli lavori, era stato invitato nei giorni scorsi dagli agenti a trovare una sistemazione, mentre la Procura dei minori di Bologna ha aperto un'inchiesta.

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